Mille Miglia 2017, ai bresciani Vesco – Guerini la novantesima edizione

Eravamo a Mantova ad assistere all'ultima giornata di gara

La "corsa più bella del Mondo" tra le meraviglie delle affascinanti vetture storiche e le scorribande di qualche partecipante alle manifestazioni di contorno alla gare principale

Mille Miglia 2017 – Ancora un successo di Andrea Vesco e Andrea Guerini, che per il secondo anno di fila si aggiudicano quella che Enzo Ferrari definì – a pieno titolo – “la Corsa più bella del mondo”. Alla guida di un’Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport, la stessa vettura che partecipò all’edizione del 1933, vinta dal mitico Tazio Nuvolari, Vesco – Guerini hanno regolato, faticando non poco, l’agguerrito equipaggio Patron – Casale su O.M. 665 Sport Superba 2000 del 1925, in testa dopo la prima giornata e sempre lì a contendere il primato, fino alle ultime prove.

Meritato terzo posto per l’equipaggio mantovano formato dall’affiatata coppia – nello sport e nella vita – composta da Giordano Mozzi e la moglie Stefania Biacca, già vincitori delle edizioni 2011 e 2014 della Mille Miglia, anch’essi su Alfa Romeo, una 6C 1500 GS Zagato.

Una giornata estiva ha accolto gli oltre 400 partecipanti alla gara, ed i mantovani hanno risposto numerosissimi al richiamo dei motori, disponendosi già dalla prima mattina ai bordi del tracciato che quest’anno ha visto sfilare le vetture per le vie del centro, prima di arrivare e sostare in Piazza Sordello.

Tanto l’entusiasmo, la curiosità e, per i meno giovani, anche il ricordo di quando “la correva Nuvolari”, quando la 1000 Miglia era una gara di velocità ed il “mantovano volante” non si risparmiava ed entusiasmava gli spettatori che si assiepavano ai bordi della strada per vederlo sfrecciare, si narra anche “al buio”, per cogliere di sorpresa gli avversari.

Ormai la 1000 Miglia si è trasformata in evento mondano, da anni non è più una gara di velocità, ma di regolarità ed il suo fascino richiama personaggi dello sport, dello spettacolo e non solo, da tutto il Mondo, un bel biglietto da visita per l’Italia non solo motoristica.

Unica “nota stonata”, la stupidità – ci sia concesso il termine – di alcuni equipaggi partecipanti alle manifestazioni di contorno o al seguito della gara, che hanno scambiato le strade aperte al traffico per circuiti, incuranti di limiti di velocità, traffico, semafori e di tutto il resto.

Non ce l’hanno raccontato, li abbiamo visti con i nostri occhi, “andare” a velocità assurde per le stradine spesso di campagna, tra scuola bus, mezzi agricoli, ciclisti. Non commentiamo l’incidente di Ravenna (qui il nostro articolo) perché non eravamo presenti, ma giusto oggi, proprio alle porte di Mantova, si è sfiorata la tragedia: una vettura con equipaggio inglese al seguito della gara, procedendo evidentemente a velocità sostenuta, è “decollata” superando lo scalino formato dai binari di un passaggio a livello cittadino, finendo quasi capovolta nel fossato antistante: solo per caso, nella sua corsa, non ha travolto nessuno ed in ospedale son finiti i due occupanti. Chi scrive attraversa quotidianamente quei binari, qualche volta anche a velocità superiore ai limiti consentiti, ma mai ha rischiato di decollare. Forse, se si riducesse il numero di tutti questi “partecipanti a contorno”, fatti del genere non succederebbero.

Oltre alla galleria fotografica qui sotto, ne trovate una seconda con scatti di giovedì 18 maggio a questo link

Foto ed articolo a cura di Pierangelo Gatto

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