Nissan Micra 1.2 N-Tec, citycar glamour dall’alto contenuto [PROVA SU STRADA]

Ancora più personale, lo sterzo è una delizia in città

Nissan Micra 1.2 N-Tec - La quarta generazione della simpatica citycar prima di cambiare completamente veste si presenta con un'ultima versione, definita N-Tec, con diversi arricchimenti per quanto riguarda la linea e gli interni. Il nuovo sistema NissanConnect offre il massimo per quanto riguarda la connessione, mentre il motore da 80 cavalli ha un buon piglio nella guida cittadina.

Che simpatica la K11 uscita nel 1992 e rimasta in scena per altri 10 anni! Ebbene sì, il nome della seconda serie della Nissan Micra era chiamata anche così e resta un bel ricordo per chiunque l’abbia guidata – ma anche no – perché era simpaticamente rotondotta, ma non per questo ingombrate o goffa d’aspetto. Non per niente venne premiata nel 1993 come Car of The Year, un premio ancor più prestigioso se consideriamo che fu la prima autovettura dell’intero continente asiatico a ricevere tale premio! Ma veniamo al presente: la Micra dei nostri giorni è cambiata, si è fatta più elegante ma conserva molti geni dell’antenata, inoltre con l’ultimo pacchetto lanciato da Nissan è difficile chiedere qualcosa in più a bordo.

Design e Interni: [xrr rating=3.5/5]

Conserva la sua linea tondeggiante e personale 

La versione K11 che abbiamo ricordato all’inizio era lunga 3,72 metri e poteva tranquillamente scorrazzare per qualsiasi centro cittadino con grande facilità. Lo stesso si può dire per la Micra della nostra prova (chiamata K13, per completezza), che aggiunge soli 10 centimetri in più (382 in totale quindi), la larghezza è di 1,66 metri e l’altezza (piuttosto buona) è di 1,52 metri. Il frontale presenta diversi elementi cromati che prendono il sopravvento sull’occhio – senza per questo togliere nulla alla vettura, anzi – come la “U” che incornicia il logo e quella più in basso per la calandra. Con il pacchetto N-Tec però gli elementi di pregio non terminano qui: anche i fendinebbia presentano finiture cromate, mentre gli specchietti e le maniglie hanno una tinta diversa da quella della carrozzeria di tipo silver satin. Rappresentano un bel punto di stacco e danno più armonia alla vettura, che completa il kit con i cerchi in lega diamantati da 16” a razze sdoppiate, molto eleganti secondo noi. I vetri posteriori ed il lunotto sono oscurati e le donano un qualcosa di sbarazzino, i sensori di parcheggio davanti e dietro sono in tinta con la vernice Blu Ocean (di serie), che enfatizza ancora di più il volto glamour della Micra. Ma ci sono anche elementi meno visibili o addirittura “nascosti” finché non la si guida: ad esempio il piccolo spoiler sulla coda le dona un tocco sbarazzino, l’effetto “sasso nello stagno” sul tetto si nota solo ricercando questo particolare (ha anche funzione aerodinamica), i fari sono automatici e riconoscono da soli la condizione climatica esterna impostando il fascio opportuno, i tergicristalli a loro volta impostano la velocità migliore grazie agli appositi sensori. Dietro presenta gruppi ottici verticali con il solito motivo tondo che si propaga verso l’esterno, l’apertura del bagagliaio è piuttosto ampia e non troppo alta da terra. Insomma, la Micra vuole che si pensi solo a lei per la linea glamour ed al contempo desidera semplificare la vita quotidiana del suo conducente.

Interni dalla dotazione completa ma privi di estro

Il pacchetto che caratterizza questa edizione della Micra porta anche dentro diversi elementi: i rivestimenti dei sedili e di una porzione delle portiere anteriori sono in tessuto blu/nero con cuciture blu, mentre la consolle centrale presenta una finitura lucida nera contornata da dettagli cromati. Qui trova posto l’infotainment NissanConnect di 2° generazione, che grazie ad uno schermo touch da 5,8” permette di passare tra diverse impostazioni come la radio, il lettore CD ed il navigatore satellitare. Quest’ultimo può essere visualizzato sia in 2D che in 3D, è di facile utilizzo nonché di lettura ed è veloce nel trovare la strada più opportuna una volta impostata la destinazione, ma non è aggiornatissimo per quanto riguarda alcune strade (nel caso di sensi unici o strade chiuse abbiamo riscontrato due errori da parte del sistema). Grazie alle prese AUX e USB è possibile connettere i propri smartphone non solo per ascoltare la musica, ma anche interfacciarli al sistema ed accedere a diversi servizi quali Google e Tripadvisor (davvero molto utile se siete in giro e cercate un boccone al volo). La connessione Bluetooth permette anche di fare e ricevere chiamare sfruttando l’impianto audio della vettura (discreto, vi è molta distorsione già di default) gestendo il tutto tramite i comodi comandi al volante. La scelta di metterne pochi ma in modo saggio e quasi come fossero un Joystick è sicuramente ottima, alta la loro fruibilità. Il volante è in pelle con cuciture blu e presenta la sola regolazione in altezza, con la leva di sblocco davvero troppo dura e di plastica un po’ povera. Il quadro strumenti è ben leggibile per quanto riguarda le info analogiche di velocità e numero giri, mentre quelle digitali meriterebbero più spazio. Buona la seduta davanti (il conducente può avvalersi di un comodo bracciolo e del sedile regolabile in altezza) ed anche dietro, dove grazie al tetto bombato si possono sedere comodamente persone alte. Sempre nella parte posteriore si sente l’assenza di portaoggetti mentre davanti sono abbondanti, ma il cassetto dal lato del passeggero non è illuminato e non ha la discesa assistita. Le plastiche piacciono perché sono quasi tutte lisce al tatto e trasmettono solidità, così come il montaggio che non presenta “scalini” tra le parti, tuttavia la Micra meriterebbe anche dentro una linea più glamour e personale, magari partendo dall’elemento tondeggiante che è il “clima” automatico (anche questo di serie). Il bagagliaio da 265 litri è davvero molto ampio e ben rifinito, bisogna prestare però attenzione allo scalino iniziale perché la vernice rischia di andare via dopo pochi contatti con oggetti in fase di carico/scarico. Se poi si considera la capienza totale di 1132 litri a sedili abbattuti, potreste considerare l’opzione di sfruttare la Micra come auto da traslochi per la città. Giusto per rendere l’idea, s’intende.

Comportamento su strada: [xrr rating=4/5]

È fatta per la città e lo fa capire

Quasi ovvio ma non comunque scontato, il nostro percorso quotidiano è stato quello della giungla cittadina. La prima cosa che naturalmente proviamo è lo sterzo e lasciatecelo dire, la Micra ha molto da insegnare in questo campo, giocandosela alla pari con il sistema “City” di Fiat: per effettuare una sterzata di 180 gradi bastano 9,3 metri di diametro ed il volante risulta sempre preciso anche in fase di ritorno, dopo aver compiuto diversi giri su se stesso. Nelle curve strette la Micra N-Tec sgattaiola come poche e trasmette la sensazione di avere tutto sotto controllo, anche quando ci si trova ad affrontare il pavé o asfalti un po’ dissestati. Il gruppo MacPherson all’anteriore e la barra di torsione al posteriore garantiscono un ottimo assorbimento dei colpi e la vettura non pare scomporsi mai. In fase di parcheggio i sensori di parcheggio aiutano ma quanto viene riportato sul piccolo schermo LCD monocromo del quadrante non fa capire effettivamente la distanza che ci separa dall’ostacolo, il lunotto posteriore offre una visibilità accettabile ad ogni modo. Durante le soste però il motore fa vibrare il cruscotto e si sente la mancanza dello Start&Stop. La leva del cambio ha il collo lungo e si impugna agilmente, le cambiate risultano fluide se non si ha una guida aggressiva. Pecca per il pedale del freno alle basse velocità: bisogna premerlo un po’ per sentirne gli effetti ed una volta raggiunto il punto diventa poco modulabile. Fuori città non è certamente un fulmine e la sua altezza si fa sentire nelle lunghe curve, che vanno prese a debita velocità, ciononostante se la sa cavare qualora la si scelga per una tranquilla escursione domenicale anche grazie alle gomme da 185/55. L’uso in autostrada invece è consigliato sporadicamente: in quinta marcia a 110 km/h il piccolo 1.2 spinge oltre i 3000 giri/min e diviene rumoroso, sommandosi ai frusci esterni che incontrano il parabrezza. Le funzioni di cruise control e di limitatore della velocità sono risultate assai comode in tutte e tre le tipologie di percorsi da noi intrapresi, davvero utili se non si vuole sgarrare mai sui limiti.

Motore e prestazioni: [xrr rating=3/5]

Lavora bene ai bassi regimi, non chiedetegli sprint

Sono 1198 i cm3 del propulsore EURO 6 aspirato ad iniezione diretta che spinge la Nissan Micra N-Tec, dotato di 3 cilindri ed un’erogazione ottimale se il suo utilizzo comprende soprattuto la città. Esprime una potenza massima di 80 CV a 6000 giri/min ed una coppia di 110 Nm a 4000 giri/min, nella sua fascia di utilizzo normale ha un’erogazione puntuale ed omogenea e rilasciata la frizione non ci ha mai dato quella sensazione di strappo, nemmeno quando abbiamo chiesto un po’ più di scatto alle ripartenze. Sia ben inteso, è una buona base se si desidera una vettura tranquilla nella risposta e sempre sotto controllo, anche quando le condizioni atmosferiche non sono ottimali. Il cambio a 5 marce a cui è abbinato ha le cambiate abbastanza corte (la cambiata avviene poco sotto i 2000 giri e ce lo consiglia una minuscola spia che riproduce la leva) e già a 50 chilometri l’ora è possibile trovarci in quinta marce, con pochissimo rumore proveniente dai cilindri. Le prestazioni sono di 170 km/h per la velocità massima e di uno 0-100 km/h in 13,7 secondi, che per essere raggiunte richiedono un lungo slancio. Se si vuole qualcosa di più è possibile puntare sul 1.2 con compressore volumetrico: ha 98 CV e fa scattare la Micra N-Tec in 11,3 secondi con una velocità di punta pari a 180 km/h. Ed in più può vantare il sistema Start&Stop che la vettura del nostro test non può avere.

Consumi e costi: [xrr rating=4.5/5]

A quasi 14mila euro difficile trovare altre con così tanto

I consumi che abbiamo verificato sono di 7,3 l/100 km nella guida urbana, ovvero 13,7 chilometri con un litro di benzina contro i 6,1 litri dichiarati dalla casa. Nelle lunghe code che abbiamo incontrato negli orari di punta sarebbe stato molto difficile fare meglio di così, ad ogni modo pensiamo che la Micra N-Tec nel suo habitat ideale non sia troppo assetata e ce lo dimostra quando decidiamo di prendere percorsi extraurbani: segniamo un eccellente 18,9 chilometri con un litro (5,3 litri per 100 km) e se possiamo prenderci almeno un po’ del merito per la guida regolare, il resto lo fanno il propulsore ed il peso piuma di 980 chilogrammi. Con metà serbatoio ci siamo trovati a percorrere quindi oltre 350 chilometri prima di raggiungere il limite, per cui la capacità complessiva di 41 litri è molto buona. A 13.915 euro è difficile chiedere di più a questa vettura, peccato davvero per l’assenza dello Start&Stop per la città, ma per tutto il resto la Micra N-Tec si è rivelata una grande compagna per divincolarsi tra gli ostacoli che si affrontano ogni giorno per andare a lavoro, accompagnare i figli a scuole ed andare a fare la spesa. Senza per questo dover completamente rinunciare a qualche piccolo viaggio grazie ai diversi sistemi di navigazione e guida. È comunque in arrivo il nuovo modello al Salone di Parigi, ma se non sentite la necessità del brand new  questa è l’auto adatta a tali esigenze.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
linea, sistemi tecnologici, sterzo.vibrazioni, assenza S&S, linea interna.

Nissan Micra 1.2 N-Tec: la Pagella di Motorionline

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