Nuova DS 3 Cabrio MY 2017: la decappottabile che viene da lontano [VIDEO TEST DRIVE]

È sempre lei, ma col fascino del tetto apribile

La storia di DS nasce nel 1958, quando Henri Chapron decise di prendere la coupé che tanto successo ebbe pochi anni prima al Salone di Parigi e la creò come serie esclusiva per i suoi clienti, sempre con l’appoggio di Citroën. Da allora tanti anni sono passati, ma l’eredità di quelle prestigiose ed esclusive vetture vuole ancora rivivere nelle DS 3 di ultima produzione

La prima auto DS venne presentata il 6 ottobre del 1955 al Salone dell’auto di Parigi. Era, ovviamente, una serie speciale di Citroën e il suo successo fu tanto immediato quanto diffuso, al punto che le vetture DS vennero da allora associate alla massima espressione del lusso da parte del marchio del Double Chevron. Pochi sanno, però, che nel frattempo sui stava già pensando ad una versione ancora più esclusiva. Una cabriolet attesissima e destinata a rimanere nell’immaginario collettivo per generazioni. Una vettura del genere, però, era davvero complicata da fare mantenendola anche economicamente sostenibile, per cui fu solo l’intervento di Henri Chapron, un carrozziere francese che decise di farsi da solo una DS in versione decappottabile. Gli riuscì talmente bene che non solo i suoi clienti gliene chiesero ancora (si parla di più di un migliaio in dieci anni, niente male se si considera che costava il doppio della berlina), ma Citroën lo appoggio dal punto di vista tecnico, rendendo quindi le sue vetture esclusive, ma comunque ufficiali.

La produzione della DS 21 cabriolet terminò nel 1971 e ora le vetture ben conservate hanno prezzi da supercar. Molto meno invece costa la nuova DS 3 Cabrio, che esattamente come la sua controparte berlina si vede ora completamente rinnovata abbandonando il Double Chevron di Citroën. È difficile giudicare questa vettura senza essere ripetitivi, in quanto si tratta di fatto di una DS 3 in tutto e per tutto. Ciò, comunque, non è sicuramente un male, visto il successo che questa compatta francese ha avuto nel corso degli anni. Una versione con il tetto apribile ne aumenta il fascino, soprattutto ora che è arrivata la bella stagione.

Le caratteristiche salienti della nuova DS 3 Cabrio sono ben note e immediatamente riconoscibili, partendo proprio dalla “firma luminosa” creata dai nuovi gruppi ottici DS LED Vision, che completano l’impatto della nuova calandra composta dalla griglia diamantata caricata dal logo DS. Un look che la casa francese chiama in maniera significativa DS Wings. L’unica vera grande novità di questa versione, che ricordiamo è a sua volta disponibile con lo speciale pacchetto sportivo DS Performance Line che vedete anche nella nostra prova video, è un nuovo colore della carrozzeria: l’originale Marrone Topazio.
All’interno ancora una volta troviamo la classe e lo stile che da sempre caratterizzano le vetture DS. Sedili a braccetto d’orologio, materiali di alta qualità e cuciture a vista. Lo stile francese puro viene poi completato da un compartimento tecnologico di valore, coronato soprattutto dal display da 7 pollici del sistema di infotainment, con tecnologia touchscreen e compatibilità con i sistemi di collegamento con i nostri smartphone Mirror Link ed Apple CarPlay. Non mancano poi gli aiuti alla guida, come la videocamera per la retromarcia, la frenata d’emergenza Active City Brake, cruise control e via aumentando a seconda dell’allestimento scelto.
Ottima la dotazione di motori, tra i quali ovviamente brilla il benzina PureTech, fresco vincitore del premio di Motore dell’Anno della sua categoria, terza volta consecutiva. Questo 1.200 è disponibile sulla DS 3 Cabrio in due varianti diverse: la base da 110 Cv di potenza (disponibile solo con il cambio automatico EAT6) e la più potente da 130 Cv (questa disponibile anche con il cambio manuale a sei rapporti). Alzando il tiro troviamo anche il THP con una potenza massima da 165 Cv, ma naturalmente la regina sarà sempre la DS 3 Cabrio Performance, che è dotata di un motore benzina da 208 Cv di potenza, una coppia da 300 Nm e del differenziale Torsen, per un’esperienza di guida da semi-sportiva (come facciamo notare nel video, poi, anche la Performance Line non se la cava male come feeling sportivo). Chiudiamo con i diesel BlueTech, disponibili in due versioni da 100 e da 120 Cv di potenza.

Il tutto, naturalmente, con un prezzo di base da non sottovalutare. Si parte da una base di 23.000 €, per poi arrivare ad un top di gamma da 28.050 € per la Performance Line con motore BlueTech da 120 Cv.

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