Nuova Skoda Octavia: il modo di spostarsi è una scoperta al pari del viaggio [TEST DRIVE]

Gamma arricchita da un nuovo 1.0 TSI e cambio DSG

Nuova Skoda Octavia – Aspetto rinnovato e tecnologia evoluta per la nuova berlina della casa ceca, più generosa nelle dimensioni e rivista anche all'interno

Il noto scrittore portoghese Fernando Pessoa ha indicato che: “I viaggi sono i viaggiatori. Quello che vediamo non è quello che vediamo, ma quello che siamo.” Calcando le strade che da Porto conducono verso Sud, a Ílhavo, nel distretto di Aveiro; è proprio il dinamismo della nuova Skoda Octavia ha costituire l’idea di viaggio di cui si è parte.

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Le dimensioni della nuova berlina boema di segmento C sono leggermente cresciute, tra i 20 e 30 millimetri in larghezza nella zona posteriore, in base al motore presente sotto il cofano, nel complesso 1.814 millimetri (non compresi gli specchi laterali) e di pochi millimetri in lunghezza (rispettivamente 4.670 per la berlina e 4.667 per la versione Combi), se paragonata al precedente modello. L’altezza ammonta a 1.495 mm. La differenza nelle forme è soprattutto ricalcata dal ridefinito frontale. Il design può attrarre o meno, considerando l’aspetto spigoloso dei gruppi ottici sdoppiati. In ogni caso il motivo LED luminoso, disponibile anche full LED, è altamente distintivo e inconfondibile nel buio. Fari che possono essere anche di tipo adattivo, disponibili tra le opzioni studiate per questa gamma. Parlando con il responsabile del design esterno, Marko Jevtic, gli interventi nella zona anteriore, e in particolare la nuova forma dei fari divisi, differenti per forma e dimensioni, risulta funzionale ad accrescere l’impronta su strada della macchina. Nello specifico quelli associati alla griglia frontale, che donano una prospettiva più ampia della stessa. Lo stesso Jevtic ha apprezzato la nostra osservazione a proposito di quelli legati alla griglia. Interpellato se ci si sia ispirati a una freccia divisa a metà, ricordando il simbolo della casa, il responsabile ha sorriso. Pur apprezzando la suggestione, la nostra osservazione non ha trovato una reale conferma. Nonostante tutto, l’obiettivo di rendere più riconoscibile e donare di una certa personalità la nuova berlina, risulta centrato.
Gli interventi estetici sul frontale hanno accresciuto dinamismo e grinta della vettura, così come nella parte posteriore, impostata sempre seguendo le scelte estetiche visibili su frontale e fianchi attraverso tagli secchi che donano un effetto scolpito e la presenza di nuovi gruppi ottici distinguibili sempre da un motivo LED peculiare.

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L’abitacolo, rivisto per essere sempre più funzionale ora presenta soluzioni di vario tipo per amplificare l’esperienza di viaggio, partendo da capacità di carico rilevanti da 590 litri sino a 1.580 nel caso della berlina e da 610 a 1.740 litri passando alla wagon. Valori che si riducono se si propende per un modello a metano, considerando il necessario spazio per la doppia alimentazione. Da soluzioni come tavolini pieghevoli per chi siede in seconda fila, alle nuove luci ambientali, ai portabottiglie che permettono anche di aprirle comodamente o il numero più ampio di porte USB, senza dimenticare la pratica torcia LED prelevabile ad esempio dal bagagliaio della versione Combi. Ma è soprattutto il nuovo sistema al vertice di gamma, il Columbus, tra i quattro disponibili assieme a Swing, Bolero, Amudsen, a rappresentare un opzionale centro nevralgico di interazione. Un sistema gestibile tramite un ampio schermo touch capacitivo da 9,2 pollici e associato a una connessione semplificata dal SmartGate e alla connettività permessa dal sistema Skoda Connect, un hotspot Wi-Fi con modulo LTE, sistemi MirrorLink, Apple CarPlay e Android Auto. Tra gli aspetti disponibili, in base alle scelte del potenziale cliente, sono segnalati anche comandi personalizzati e volante riscaldato. L’alternanza di rivestimenti di varia consistenza ed elementi di vario genere, offre un colpo d’occhio d’eleganza che cattura lo sguardo, sebbene l’assemblaggio in alcuni punti, in particolare all’altezza delle maniglie porta, non risulta preciso.

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Sotto il cofano delle versioni proposte sul mercato italiano figura ora un nuovo propulsore 1.0 TSI da 115 cavalli e 200 Nm di coppia, collocato alla base di gamma. Motore associabile sia a una trasmissione manuale sei rapporti, sia a un automatico DSG sette marce, altra novità della rinnovata Octavia. Stessa possibilità proposta anche per l’interessante alternativa a metano G-TEC, legata a un propulsore di cubatura 1.4 da 110 cavalli e sempre 200 Nm di coppia massima. Una delle due versioni provate nell’occasione assieme a un modello di vertice nella proposta, ovvero una versione 2.0 TDI DSG 4×4 Combi.
Il 2.0 litri TDI da 150 cavalli e 340 Nm di coppia, legato o meno a una sistema di trazione integrale e trasmissione DSG è una delle possibilità sul versante Diesel assieme a un più compatto 1.6 TDI da 90 cavalli e 230 Nm di coppia o da 115 cavalli e 250 Nm di coppia. Un delle unità che potrebbe registrare più interesse, assieme al citato motore alimentato anche da metano. Tornando al 2.0 TDI, invece, oltre alla trazione 4×4 è possibile implementare su richiesta una soluzione di regolazione adattiva d’assetto, meglio nota con l’acronimo DCC (Dynamic Chassis Control). Soluzione che rende ancora più raffinata la risposta in marcia dell’auto, come abbiamo avuto modo di valutare durante un percorso accidentato nei pressi di Ílhavo.

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Il dinamismo tra la vettura dotata della motorizzazione benzina/metano e la più prestante Diesel cambia notevolmente, soprattutto nella risposta alle sollecitazioni in manovra. Meno diretta e piuttosto lenta quella della prima, valutando anche che si tratta di una berlina da oltre quattro metri e mezzo e dotata della sola trazione anteriore, caratterizzata anche da uno smorzamento delle asperità abbastanza elastico. Più incisiva e convincente la seconda, una versione Combi, assecondata dalla trazione posteriore, da una maggior coppia e dall’assetto adattivo opzionale. La visibilità è apparsa piuttosto buona su entrambi i modelli, se si considera l’assistenza dei sistemi presenti, in particolare nella manovre in retromarcia. Lo spessore dei montanti posteriori incide un po’ sul lunotto, ma in misura non eccessiva. L’insonorizzazione interna è adeguata, qualche fruscio alle alte velocità si avverte su entrambe i modelli, ma non risulta fastidioso. Il ritmo di marcia che è emerge è fluido. Più moderato sulla prima, che palesa però una certa discontinuità in fase di ripresa dai 1.500 giri/minuto, progressiva e più vulcanica la spinta del Diesel, sostenuta da una coppia giusta e corposa già in prossimità dei 2000 giri/ minuto, per una vettura di massa complessiva superiore alle due tonnellate.
In base ai dati della casa, la versione dotata di motorizzazione G-TEC riesce a coprire uno scatto da 0 a 100 km/h in 11,1 secondi, toccando i 193 km di velocità massima. La casa segnala una media dei consumi sul ciclo combinato da 5,6 m³/100 km ed emissioni sull’ordine dei 99 g/km. Durante la nostra prova, rispettando i limiti e con un ritmo piuttosto regolare anche se condizionato in parte da un po di traffico, abbiamo riscontrato dal display centrale del quadro strumenti un dato medio di 3.6 kg/100 Km. Un valore che in rapporto è più o meno in linea con quanto indicato, a sostegno di un’efficenza marcata e costante.
Efficienza che riguarda anche la motorizzazione Diesel. L’unità 1.6 TDI, considerando la minor potenza e il minor peso, risulta più indicato sotto questo aspetto. In ogni modo, il più corposo 2.0 TDI da 150 cavalli associato a trazione 4×4 e cambio DSG sette velocità, secondo quanto riportato sul quadro strumenti, si è destreggiato su un percorso misto di 60 km facendo registrare un dato di 8.1 kg/100 Km, a fronte di 4.9 litri/100 km dichiarati ed emissioni da 129 g/km. Tutto sommato un dato di rilievo. La velocità massima evidenziata ammonta a 210 km/h, mentre lo scatto sino a 100 km/h è coperto in 8,4 secondi.

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La panoramica di Octavia è costituita da quattro allestimenti: Active, Ambition, Executive e Style, la cui prevendita in Italia è già scattata, mentre le consegne sono pianificate a marzo, a partire da 20.100,00 Euro o 21.150,00 Euro per la variante Combi, dotate di unità 1.0 TSI 115 cavalli.
Oltre ai modelli tradizionali, la casa della Feccia Alata ha ridefinito anche la Octavia RS, la più sportiva della gamma contraddistinta da un’estetica più ruggente grazie alla griglia frontale oscura, prese più generose, un assetto ribassato di 15 millimetri, cerchi in lega voluminosi varianti tra i 17 e 19 pollici, terminali più voluminosi, uno spoiler dedicato e un abitacolo firmato RS con sedili sportivi rivestiti in Alcantara o pelle e tessuto. Sportiva che abbiamo ammirato per qualche istante proprio durante l’evento. La potenza è offerta da un 2.0 litri TSI da 230 cavalli che la proietta da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi e le fa toccare i 250 km/h o in alternativa un generoso diesel sempre 2.0 litri TDI da 184 cavalli.

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In sintesi: la berlina boema esterna una praticità e una versatilità abitativa votata alle famiglie e a coloro che cercano una vettura polifunzionale. Basata sullo stesso pianale della Golf, il progetto appare robusto e concreto, confermando quella vocazione a un dinamismo più utile e concreto, che empatico.

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