Nuova Toyota GR Supra 2019: la sportiva che non perdona [VIDEO TEST DRIVE]
Divertente su strada, ma in pista tira fuori una belva che deve essere domata
Finalmente la nuova Toyota GR Supra 2019 è arrivata. Ancora non nei concessionari, presso i quali farà il suo grande esordio in estate, ma almeno nelle nostre mani. Da quando venne presentato il prototipo FT-1 al Salone di Detroit nel 2014 abbiamo iniziato a sognare come avrebbe potuto essere la vera quinta generazione della sportiva asiatica, che mancava dal mercato ormai da 17 lunghi anni (l’ultima generazione uscì di produzione nel 2002, per una serie di ragioni troppo lunga da affrontare in questa sede). Ora che è in mezzo a noi, possiamo dirlo: non chiamatela “ri-edizione”. L’eredità della Supra passata c’è e si sente, ma questo model year 2019 riesce ad essere molto di più. Sviluppato sulla medesima piattaforma della BMW Z4, ne prende in prestito diversi elementi, mantenendo però uno stile e un look completamente suo, che rimanda la memoria ad auto iconiche quali la 2000GT e, al tempo stesso, riesce ad essere unico ed esclusivo (non rispetto alla FT-1, magari, ma questa concept era appunto la prima idea della nuova Supra).
La nuova Toyota GR Supra deriva da FT-1 e BMW Z4, ma è anche unica
I designer della Toyota GR Supra 2019 hanno fatto un lavoro decisamente di alto livello. Sono infatti riusciti a sviluppare sulla base della BMW Z4 un’auto che nasce concettualmente dalla concept FT-1, ma che poi declina il suo stile in modo unico, lasciando solamente qualche tributo alla 2000GT e alla quarta generazione della stessa. Questo è evidente soprattutto per la lunghezza del cofano e sul tetto, sotto al quale però troviamo una Supra fedele alla tradizione, ma al tempo stesso moderna e accattivante. Dalla FT-1 deriva ad esempio il frontale, allungato e incurvato verso la tripla griglia inferiore, che crea uno sguardo immediatamente riconoscibile. Accanto ai gruppi ottici e sul cofano troviamo anche un paio di piccole prese d’aria, che però purtroppo hanno funzione solamente estetica. L’eredità delle forme della concept si nota soprattutto sulle linee e sugli sviluppi della fiancata. Il suo stile è decisamente pulito, muscoloso e filante, e verso l’assale posteriore troviamo uno speciale profilo verticale che vogliono ricordare le torrette delle auto da corsa vere e proprie. Sul posteriore troviamo una coppia molto affascinante di gruppi ottici a LED con luce di frenata e retromarcia centrale, ai lati della quale vediamo il doppio terminale di scarico. Lo spoiler superiore è il tocco finale che dona ancora più sportività al progetto.
L’abitacolo della nuova Toyota GR Supra 2019 è degno di una monoposto
La sportività della Toyota GR Supra 2019 è evidente anche nell’abitacolo interno. Nonostante il cruscotto sia a sviluppo orizzontale, è evidente una netta separazione tra la zona dedicata al guidatore e quella pensata per il passeggero. Si sente anche qui un po’ la parentela con la Z4. In Italia verrà commercializzata solamente la versione con allestimento Premium, per cui quella più ricca e raffinata, fornita direttamente con il sistema di infotainment dotato di display da 8,8 pollici e diversi aiuti alla guida. In generale l’abitacolo della nuova Supra punta tantissimo sulla tecnologia, mantenendo comunque un ambiente molto confortevole su cui viaggiare anche per lunghe tratte. Non si tratta di una sportiva dalla quale scenderete con la schiena a pezzi, per intenderci. Decisamente belli sono i sedili sportivi, personalizzabili in 14 diverse posizioni, e coperti da pelle di alta qualità. Non mancano sul cruscotto diversi elementi in fibra di carbonio, che su una sportiva sono praticamente d’obbligo. Il bagagliaio non è certo uno dei punti focali di questo genere di vetture, ma riportiamo i suoi 290 litri di capienza per completezza d’informazione.
Per la Toyota GR Supra c’è un motore degno della storia della gamma
Sulla nuova Toyota GR Supra 2019 non potevamo non trovare un motore degno del suo nome (anche per onorare la sigla GR, ovvero “Gazoo Racing”). Persino dal punto di vista della tradizione, dato che sotto al cofano troviamo ancora un sei cilindri in linea, con una cubatura da 3.000 cc. La potenza massima è di 340 Cv, mentre la coppia arriva a 500 Nm disponibili però incredibilmente presto, ovvero già ad un regime di 1.600 giri al minuto. Un simile cuore promette prestazioni da urlo: vi basti sapere che la Supra è più veloce, seppur di poco, della Z4 dalla quale in parte deriva e che monta lo stesso motore con potenza aumentata (382 Cv): da 0 a 100 in 4,3 secondi contro i 4,5 della tedesca. Di importanza più marginale, seppur non certo trascurabile, il lavoro fatto su emissioni e consumi. Nel ciclo combinato NEDC la Supra consuma 7,5 litri ogni 100 km. Anche la CO2 emessa ha fatto registrare un risultato notevole con i suoi 170 g/km, i quali però purtroppo in Italia non le faranno evitare il malus dell’Ecotassa. Per poter dribblare questo problema, così come il Superbollo, dovremo aspettare i futuri motori benzina quattro cilindri, la cui commercializzazione però al momento è prevista solo in Giappone. Ci è stato confermato che per ora non sono previsti da noi, ma magari delle future richieste potrebbero far cambiare idea alla casa.
La nuova Toyota GR Supra è divertente su strada, ma diventa una belva su pista
La coppia disponibile ai bassi regimi della nuova Toyota GR Supra 2019, insieme al cambio automatico ZF a otto rapporti, la rendono spaventosamente veloce praticamente da subito. Tra la prima e la terza marcia la potenza viene erogata in maniera massiccia e la distribuzione perfetta 50:50 del peso insieme alle sospensioni (MacPherson sull’anteriore e Multi Link sul posteriore) contribuiscono a rendere incredibilmente piacevole l’esperienza di guida senza per questo perdere in alcun modo il controllo. Grip e manovrabilità sono il prodotto finale dell’eccellente lavoro del differenziale elettronico, delle pinze Brembo incredibilmente efficaci e di un volante molto sensibile e concepito per assicurare una presa salda e sicura. La frenata indipendente torna molto utile sui percorsi misti, con il sovrasterzo ridotto al minimo anche nelle curve più impegnative. Se poi dalla modalità normale passiamo alla Sport, allora ecco che la Supra inizia a mostrare i muscoli: più risposta della coppia, maggiore rigità delle sospensioni e volante più duro. Se già prima ci si divertiva, ecco che allora la Supra diventa in un attimo una predatrice delle curve. Merito anche del passo da 247 cm, mentre gli pneumatici di primo equipaggiamento Michelin Pilot Super Sport rappresentano la ciliegina sulla torta.
Noi, però, sappiamo quel che vi state chiedendo: quando la portate su pista? Toyota ci ha accontentato, permettendoci di provare la nuova Supra sulle curve della pista di Jarama, proprio quella dove Gilles Villeneuve nel 1981 portò a compimento una delle sue gare più epiche. Eccoci quindi sulle stesse curve, ansiosi di tirare al limite la nuova Supra. La modalità di guida “Track” è l’ultimo passo verso la vetta e dopo qualche giro lo possiamo dire: la nuova Toyota GR Supra è un’auto maledettamente divertente da guidare. È anche però difficile, perché per poterne saggiare il vero potenziale occorre andare veloci. Suona più facile di quanto non sia: in modalità pista la Supra non perdona nulla e l’unico modo per provarne il vero potenziale è guidare in maniera pulita e senza sbavature. Questo non significa che un semplice appassionato non possa goderne durante un Track Day, anzi. Il suo vero potenziale, però, viene fuori solo affrontando cordoli e chicane con la massima attenzione. La modalità di guida provvede ad aumentare la portanza, irrigidire il volante e far entrare in gioco le sospensioni adattive. Abbiamo apprezzato moltissimo anche i freni Brembo con i loro dischi da 13,7 pollici, comodi e morbidi da usare a inizio corsa, ma subito più decisi ed efficaci nel momento in cui su pista occorra “pestare” con decisione. Anche loro necessitano di un po’ di pratica per poter essere domati.
Sicuramente Toyota finirà per vendere molti esemplari già solo per l’effetto nostalgia del nametag, ma questo non significa affatto che la Supra non sia un’auto meritevole. Anzi, se anche avesse avuto un altro nome, sarebbe comunque risultata una delle auto più divertenti da guidare della sua categoria. Il tutto ad un prezzo che in Italia partirà da 67.900 €. Meritati in ogni loro singolo centesimo.
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