Nuovo Ponte di Genova: Conte ad Aspi “Proposta vantaggiosa o revoca”
Proseguono le polemiche e c'è l'affondo del Premier
Il nuovo ponte di Genova è sempre più un caso. Ieri il ministro alle Infrastrutture e Trasporti ha confermato la gestione di Autostrade per l’Italia, ma resta sempre pronta una revoca della concessione. È stato direttamente il premier Giuseppe Conte a parlare di questa ipotesi, ora tornata in primo piano per il Governo, dopo i mesi di ‘pausa’ per la gestione della drammatica emergenza sanitaria.
L’ultimatum di Conte ad Aspi
Il capo del Governo ha lanciato un vero e proprio ultimatum ad Aspi, dopo il parere della Consulta: “O arriva una proposta della controparte che è vantaggiosa per lo Stato – attacca dalle colonne de ‘La Stampa’ – oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche”. Ed i tempi sono strettissimi: la proposta deve arrivare “entro questo fine settimana”.
Il motivo? “Il caso Autostrade per l’Italia si trascina da troppo tempo. Ma la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati”. Passando alla questione direttamente legata al nuovo ponte di Genova, Conte ritiene la polemica senza senso “perché fino a quando non viene revocata la concessione è automatico l’affidamento ad Aspi”.
De Micheli: “Gestione ad Aspi, ma c’è ancora ipotesi di revoca”
I 1.067 metri del nuovo viadotto, disegnato da Renzo Piano, non possono infatti essere “messi fuori” dal resto della tratta (la A10 Genova-Savona di cui è concessionaria Autostrade) e affidati ad altri soggetti.
Il governo affida dunque ad Aspi, società della famiglia Benetton e attuale concessionario, la gestione in questa fase, anche se le prospettive rimangono incerte visto che l’ipotesi di revoca della concessione è ancora in piedi. Dopo averlo comunicato in una lettera al commissario per la ricostruzione, nonché sindaco di Genoa, Marco Bucci nell’iter che porta al passaggio di consegne del nuovo ponte e alle procedure di collaudo, il ministro De Micheli in un’intervista radiofonica a Radio 24, e poi ribadito con un tweet, ha affermato: “Confermo che il nuove Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade. La gestione va al concessionario, che oggi è Aspi, ma sulla vicenda c’è ancora l’ipotesi di revoca”.
Ho scritto al Commissario Marco Bucci per comunicare che la gestione del Ponte di Genova andrà al concessionario. Ci sarà sempre un concessionario a gestire quel tratto. In questa fase il concessionario è Aspi che è soggetto all’ultima fase del percorso di revoca @24Mattino
— Paola De Micheli (@paola_demicheli) July 8, 2020
Si accende il caso politico
Tuttavia la titolare del Mit puntualizza che attualmente il concessionario del tratto è Aspi, che però è soggetto all’ultima fase del percorso di revoca. Precisazione che però non ha evitato che si alzasse un’immediato polverone, aprendo un caso politico, con i duri attacchi social del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e del leader della Lega, Matteo Salvini. Un caso questo destinato a essere al centro del dibattito almeno finché non si arriverà alla decisione definitiva sulla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.
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