Opel Astra, la nuova generazione sarà prodotta in Gran Bretagna e in Polonia

A rischio chiusura lo stabilimento di Bochum, in Germania

General Motors, proprietaria dell'azienda del Fulmine, sta organizzando un rimpasto delle attività produttive di quest'ultima, al fine di ridurre i costi e di produrre utili
Opel Astra, la nuova generazione sarà prodotta in Gran Bretagna e in Polonia

General Motors aveva promesso un rimpasto dell’attività produttiva della controllata Opel, per ridurre i costi dell’azienda tedesca e per arginarne le perdite, ed ecco arrivare le prime indicazioni sul futuro del Fulmine: la nuova generazione di Opel Astra, pronta approssimativamente intorno all’anno 2015 (durante il 2012 arriverà sul mercato il restyling dell’attuale generazione, che rimarrà in gamma poi per trentasei mesi circa), sarà prodotta non più nell’impianto di Bochum in Germania, bensì in quello inglese di Ellesmere Port e in quello polacco di Gliwice.

La società di Detroit ha deciso di investire 156 milioni di euro per adattare l’impianto di Ellesmere Port alla produzione della hatchback di segmento C, il secondo modello più venduto della casa automobilistica dietro ad Opel Corsa, e altri 144 milioni di euro in Polonia per sistemare nell’impianto di Gliwice la linea produttiva della prossima generazione di Opel Astra. Secondo le prime indicazioni, nello stabilimento britannico (il primo dei due) verranno creati 700 nuovi posti di lavoro; in entrambi i siti produttivi, secondo le chiacchiere, l’azienda ha già siglato accordi con i lavoratori.

Sembra non incluso in questo rimpasto, per il momento, l’impianto di Russelsheim, dove si trova anche il quartier generale di Opel, che dovrebbe rimanere attivo anche dopo questi cambiamenti. Meno limpida e meno felice la sorte dello stabilimento di Bochum, che rischia di essere chiuso dopo lo spostamento della produzione della prossima generazione di Opel Astra.

Queste decisioni fanno parte – come anticipato qualche riga fa – di un progetto ben più ampio ed articolato di General Motors: la società americana prevede anche la nascita di importanti nuovi modelli nella gamma Opel, così come lo sviluppo di nuove tecnologie e di nuove componentistiche. La meta a cui si guarda? L’incremento dei volumi di vendita, che, unito alla riduzione dei costi di produzione e di progettazione, dovrebbe portare finalmente Opel, dopo anni, a guadagnare profitti.

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