Osamu Suzuki andrà in pensione a giugno, dopo 63 anni in azienda
È presidente dell'azienda dal 1978
Osamu Suzuki lascerà l’omonima casa automobilistica il prossimo mese di giugno. All’età di 91 anni, infatti, il presidente di Suzuki lascerà l’incarico e chiuderà la sua esperienza in azienda, dove era entrato nel 1958, ben 63 anni fa. La notizia è stata ufficializzata con un comunicato del marchio, rimarrà comunque come ‘Senior Advisor’.
Una carriera in Suzuki
Nato nel 1930 a Gero, con il nome di Osamu Matsuda, ha preso il cognome Suzuki quando si è sposato con la nipote (Shoko) del fondatore dell’azienda Michio Suzuki. È entrato nella società nel 1958, come dicevamo, per poi diventarne presidente nel 1978. Ha ricoperto anche l’incarico di amministratore delegato, dal quale è stato costretto a dimettersi, a seguito di alcune irregolarità nei test sui consumi ed emissioni dei veicoli.
Sono stati numerosi i successi da quando è entrato in Suzuki: dall’apertura del primo stabilimento all’estero nel 1967, allo sbarco in tutto il mondo. Ha stretto numerose ed efficaci alleanze, come quella ancora attuale con Toyota, ed ha fatto sempre molta attenzione alle spese ed agli sprechi, riuscendo a tenere il gruppo sempre in salute.
L’alleanza con Toyota
Proprio questa alleanza con il costruttore giapponese sarà una delle basi per il prossimo futuro, con lo sviluppo congiunto delle nuove tecnologie, in particolare quelle legate all’elettrificazione ed alla guida autonoma. Due campi chiave per il mondo dell’automotive previsto per i prossimi anni.
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