Rolls-Royce Phantom, la versione elettrica non verrà prodotta

Feedback negativi dai clienti della maison britannica

Le paure e le perplessità dei clienti dell'azienda di Goodwood nei confronti di una possibile limousine elettrica hanno portato (pare) il management della casa automobilistica a bocciare temporaneamente il progetto, nonostante fosse già stata concepita una concept car
Rolls-Royce Phantom, la versione elettrica non verrà prodotta

Produrre una versione elettrica della super-berlina Rolls-Royce Phantom? Impossibile, per il momento. Nonostante il costruttore britannico abbia tentato di praticare questa strada, plasmando la concept car Rolls-Royce 102EX per raccogliere i feedback della clientela e del mondo automobilistico, e quindi nonostante il marchio abbia speso parte delle proprie energie per tentare di dare una risposta personale eco-sostenibile alle problematiche della mobilità futura, il progetto non partirà. Non a breve, almeno: il costruttore di Goodwood, infatti, ha deciso di ascoltare la volontà del proprio ristretto ma esclusivo bacino d’utenza, che si è dimostrato freddo, critico e indifferente nei confronti di questa possibilità ecologica.

Dopotutto, per un brand che vive di storia, di tradizioni, di valori ben definiti e torniti negli anni, di fedeltà, di radici solide e profonde, ascoltare i propri acquirenti è un imperativo categorico. Rolls-Royce si deve quindi piegare ai desideri dei clienti che, attualmente, non sono interessati a berline super-lussuose a zero o a basse emissioni. Il risparmio energetico, forse, è cosa per altri segmenti di mercato e per altre tasche.

Secondo quanto raccontato da alcune indiscrezioni, il bacino d’utenza di Rolls-Royce ha espresso preoccupazione per l’autonomia di una possibile limousine elettrica e timore per la perdita (probabile, ma non certa) dell’esclusività di un marchio che sulle proprie caratteristiche elitarie ha costruito un mito ed un largo successo planetario. Ad infastidire i clienti di Rolls-Royce ci sarebbe poi la “problematica” della ricarica: gli chauffeur dovrebbero calcolare il tragitto in base alla disponibilità di colonnine per ricaricare le batterie della meccanica elettrica e dovrebbero fermare temporaneamente (per ore, anche) il viaggio per fare il pieno di energia.

Queste ed altre motivazioni pare abbiano spinto il management di Rolls-Royce a stoppare il progetto, in attesa di tempi diversi e soprattutto di una cultura diversa.

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