Skoda Rapid Spaceback 1.6 TDI, prova su strada

Cambia il lato B, ma resta compatta e spaziosa

Skoda Rapid Spaceback - Perde la coda e guadagna un bel tetto panoramico, diventando di fatto bicolore. 430 centimetri ed un’abitabilità da record per il segmento di appartenenza. Oltre a questo la nuova Skoda Rapid Spaceback, che debutta nel 2014, è un’auto con standard di qualità eccellenti, in linea con i marchi migliori del gruppo Audi-Volkswagen, ma con un prezzo contenuto. Con la motorizzazione dell’esemplare provato i consumi sono davvero irrisori

SB, una sigla che in famiglia ricorda la versione allungata ed a 5 porte della Audi A3, la Sportback appunto. La Rapid però arriva a questa versione “razionale” con un processo inverso, anziché aggiungere centimetri, taglia la coda della tre volumi, e adotta un portellone posizionato a metà strada tra quello di una hatchback e di una station wagon. Il risultato è un’auto ben proporzionata e dalla forte personalità, soprattutto in abbinamento al tetto panoramico.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Perdendo la coda ed adottando il tetto panoramico, il look guadagna parecchi punti
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I designer ed il gusto italiano hanno portato all’affermazione delle moderne station wagon ed alla sostanziale scomparsa delle berline dal nostro mercato. Non può quindi che essere vista positivamente la perdita del terzo volume per la Rapid Spaceback. Oltre a questo è la presenza del tetto panoramico l’altro elemento che maggiormente caratterizza la nuova arrivata in casa Skoda, rendendola oltretutto sostanzialmente bicolore, come le auto più trendy degli ultimi anni. La vettura esteticamente si caratterizza poi per la pulizia delle linee, spigolose e tese, ma prive di fronzoli come profili o vistose appendici aerodinamiche con cui conquistare gli sguardi. La scelta è quella di un look più minimale di altre concorrenti, senza però diventare fredda ed insipida, ma anzi piacevole e piuttosto sportiva. Il tetto ed il lunotto posteriore scuri costituiscono un unico elemento cromatico, creando un piacevole contrasto con il colore delle fiancate, scolpite da nervature, con quella principale che corre dal parafango anteriore fino a congiungersi con il taglio del faro posteriore. Le medesime nervature sono presenti sul cofano anteriore, con la coppia più stretta che nasce intorno al logo Skoda, quasi a metterlo con fierezza in evidenza, e la coppia più esterna che fa proseguire il taglio dei fari anteriori e della calandra fino ai montanti del parabrezza. Molto pratica la carenatura in plastica trasparente dei fendinebbia frontali, che da un lato pulisce aerodinamicamente la porzione interessata, ma soprattutto protegge i proiettori da danni causati dai sassi a dai piccoli urti da parcheggio. Nel complesso l’unico elemento che stona sulla vettura in prova sono i cerchi da 16”, troppo piccoli rispetto agli standard attuali, con i 17 offerti come optional è decisamente un’auto più piacevole.

Interni: Qualità quasi da premium, altro che marchio low cost!
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Il riposizionamento verso l’alto del marchio ceco è in essere ormai da anni. I preconcetti sono però lontani dall’essere sorpassati, così ogni volta che abbiamo fatto salire qualcuno sulla Rapid Spaceback, i primi commenti erano sempre del medesimo tono. Tutti stupiti dalla ottima qualità negli interni, quasi fosse una low cost. In realtà il livello di finiture, materiali ed assemblaggio sono ottimi in assoluto, quasi da vettura premium. La qualità delle auto del gruppo tedesco, che in molti indicano come la migliore in molti casi, traspare anche a bordo della Rapid. L’unica piccola nota negativa si potrebbe sollevare per il cruscotto, più piacevole allo sguardo che al tatto, visto che è piuttosto rigido nella parte superiore. Resta una sensazione generale di gran qualità, la medesima di tutte le auto del gruppo Audi – VW, ma anche un po’ di freddezza, soprattutto per le scelte cromatiche degli interni. Fa eccezione solo il piacevole profilo sulla plancia, che simula l’effetto dell’alluminio, anche se è in realtà in materiale plastico. Per il resto non appare per nulla un’auto economica, come alcuni potrebbero attendersi. Solo la scelta dei tasti dei gli alzacristalli va in questa direzione, con l’automatismo disponibile esclusivamente sulla discesa del vetro lato guidatore. A bordo per il resto non manca nulla. La seduta risulta piuttosto alta e rigida, ma dopo qualche chilometro si fa apprezzare perché finisce per essere ottima anche per lunghi viaggi. Tanto lo spazio a bordo, con la panca posteriore in grado di ospitare molto comodamente due passeggeri, all’occorrenza anche tre, a cui sono concessi ben 64 cm per le gambe, e 98 da sedile a cielo della vettura, valori quasi da record. Anche il bagagliaio risente poco del taglio della coda (ben 18 cm di lunghezza in meno), con una capienza compresa da 415 a 1380 litri, quasi come una vera station wagon, anche se l’auto è lunga solo 430 cm.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Ottimamente bilanciata, lascia spazio anche a un po’ di divertimento
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Dopo averne apprezzato il look esterno riuscito e la qualità degli interni, guidarla è stata forse la miglior sorpresa. Merito dell’abbinata di un buon propulsore a gasolio e di un telaio ottimamente bilanciato, con un assetto comodo per l’uso cittadino, ma che non concede troppo a rollio e beccheggio. I cerchi da 16” hanno il pregio di assorbire ottimamente le imperfezioni e le piccole buche, ma tutto sommato non sono male nemmeno in curva, con un buon compromesso tra precisione di guida e reazioni meno brusche di una gommatura ribassata. Lo sterzo non è dei migliori, è fin troppo leggero anche ad andature sostenute, ma offre comunque buoni feedback e consente anche di forzare un po’ l’andatura, senza sorprese. L’ESP entra raramente in gioco, anche nei rapidi cambi di direzione e spostamenti di carico è infatti difficile mettere in crisi l’assetto, a meno che non si esageri volutamente. La Rapid Spaceback non è certo un’auto sportiva, e ne abbiamo quindi maggiormente apprezzato la capacità di farci divertire un po’, perché non era nelle aspettative. Nella guida più turistica si fa ben volere per un comfort di ottimo livello, ed in questo le giova la silenziosità. Si fa sentire solo qualche piccolo fruscio aerodinamico a velocità autostradali, per il resto notare la rumorosità di rotolamento degli pneumatici è sintomatico di una buona insonorizzazione del cofano motore e della vettura. I freni sono all’altezza, con i due dischi anteriori in grado di consentire spazi di arresto ridotti, malgrado la presenza di freni a tamburo sulle due ruote posteriori.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Certamente il best seller tra quelli disponibili, offre buone prestazioni e bassi consumi
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La Rapid SB è disponibile con tre motorizzazioni benzina, e due step di potenza per il 1.600 a gasolio, con 90 e 105 CV. Si parte dal 1.200 TSI da 86 o 105 CV. A questi si affianca l’unità più potente, con i 122 CV del 1.4 TSI. Il miglior compromesso tra prezzo, prestazioni e consumi è proprio il diesel da 105 CV che equipaggia la Rapid in prova, è in grado di far accelerare la vettura da 0 a 100 km/h in 10,3 con una velocità di punta di 190 km/h. Per ora è abbinato esclusivamente con cambio manuale a 5 rapporti, buono per precisione negli innesti, e con una ottima frizione, che richiede uno sforzo ridotto facendosi apprezzare molto nella guida cittadina. Si fa apprezzare per una buona silenziosità ed una coppia, di 250 Nm ad appena 1.500 giri, sufficiente a dare il giusto brio alla Rapid Spaceback. In abitacolo si fa sentire solo in alcuni passaggi ai medi regimi, come avevamo avuto modo di constatare anche su altre vetture del gruppo equipaggiate con questa unità. Per il resto si tratta di un propulsore certamente all’altezza, con una erogazione fluida e privo di grossi difetti. Peccato non sia stato abbinato con cambio a sei marce, che gli avrebbe concesso di fare qualcosina di meglio.

Consumi e Costi: [xrr rating=4.5/5]

Ottimi i consumi, buono il prezzo
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Il prezzo è contenuto, soprattutto alla luce della qualità e della dotazione di serie. Resta però il dubbio che la differenza con vetture dai marchi più blasonati, all’interno dello stesso gruppo VW Audi, sia troppo limitata per convincere la clientela italiana, da sempre molto sensibile anche ad aspetti emozionali, oltre che alla sostanza. La vettura da noi provata era in allestimento top di gamma, lo Styleplus, con un prezzo di listino di 22.400 euro, oltre 3.000 euro in più della Active con il medesimo propulsore. Il prezzo di attacco è di 16.260 euro, per la Rapid Spaceback 1.2 TSI da 86 cavalli, sempre in allestimento Active. Il consumo del millesei a gasolio è ridottissimo, abbiamo rilevato come valore massimo 15 Km/l in città, ma con punte di 20 Km/l sia su percorsi extraurbani che in autostrada a 130 km/h. Il valore medio indicato alla fine del nostro test di circa 350 km si è attestato intorno a 19 chilometri con un litro di gasolio, lusinghiero rispetto all’utilizzo che abbiamo fatto dell’auto.

In conclusione
Se abbinate il marchio Skoda a vetture low cost vi sbagliate di grosso. La Rapid ha standard qualitativi molto vicini a quelli che potete trovare su una Golf o su una A3 Sportback, ma l’essere meno trendy le consente di limitare il suo prezzo di listino. Se badate più alla sostanza che al marchio blasonato, è un’ottima scelta. Rispetto alla tre volumi conserva gran parte della capacità di carico e dell’abitabilità interna, con un look esterno molto più accattivante.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Consumi ridotti, qualità sugli standard del gruppo a cui appartiene. Look riuscito con il taglio della codaPlastiche un po’ digide al tatto. Il prezzo è contenuto, ma non troppo lontano dalle sorelle più blasonate

Skoda Rapid Spaceback 1.6 TDI 77kW StylePlus: la Pagella di Motorionline

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2 commenti

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  • Giulio ha detto:

    Spiacente verificare che questa auto non l’avete provata. Ho guidato la Rapid 1.6 tdi dsg per qualche migliaio di km in quanto vettura sostitutiva; se concordo sul buon assorbimento delle sospensioni e sulle qualità generali, il motore è eccezionalmente rumoroso; al minimo è insopportabile e comporta anche fortissime vibrazioni (dopo pochi km ho aperto il cofano per verificare se era il tre cilindri!) mentre a regimi superiori ai 2000 giri la rumorosità diventa solo sopportabile ma comunque sempre presente. A velocità autostradali bisogna essere volonterosi ed accettare il baccano che viene dal cofano. E pensare che è un’auto che io acquisterei globalmente. Però quando voi ne affermate la silenziosità dimostrate di non averla nemmeno accesa!

  • Christian ha detto:

    Caro Giulio… scusa ma sei tu a dimostrare di aver scritto un commento al solo scopo di denigrare, tipico atteggiamento diitaliano noi italiani medi. Io la Rapid la posseggo da 10 mesi con su più di 13.000 Km e ancora non ho trovato un difetto, oltre a non riscontrare minimamente il problema che dici tu… anzi proprio uno dei suoi punti di forza è la silenziosità generale… fai un po’ te…
    È un’auto dal livello premium che paga solo il fatto di avere un’immagine di marca inferiore rispetto alle sorelle Golf, A3 e Leon. Mio cognato ha una Golf e al prossimo cambio salterà su Skoda… un mio collega ha una A3 ma ammette che la Rapid restituisce lo stesso feeling (anche se ammette che rimarrà sempre su Audi, ma almeno lo dice…). Ci sono infinite videorecensioni su Youtube e ti sfido a trovare il difetto che dici tu, dato che i video sono provvisti anche di SONORO. O qantomeno trovami un recensore che ne faccia menzione. Dici che era un’auto sostitutiva… non ti viene da pensare (presupponendo che sia vero quello che dici) che sia passata sotto innumerevoli guidatori irrispettosi che l’avranno conciata per benino?

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