Smart Fortwo Twinamic: primo contatto

Arriva un "signor" cambio automatico, per essere ancora più "Smart"

La grossa novità, per la prima volta da quando è nata, è l'adozione di un cambio automatico "come si deve", che rende la nuova Smart ancora di più l'auto perfetta per la mobilità cittadina di ogni giorno, ma non solo: la Fortwo è infatti diventata molto più matura, insomma, molto più "macchina", anche nella guidabilità. I vecchi elettroattuati sono soltanto un ricordo.

Addio musi lunghi e nasi storti. L’arrivo della nuova e terza generazione della Smart, con il solo cambio manuale, è stato uno shock da coma irreversibile per i fedelissimi della citycar per eccellenza, che da quando è nata ha costruito una storia di successo fatta da 1,5 milioni di esemplari, di cui ben 440.000 venduti in Italia (quasi un terzo del totale). Non a caso il bel paese è da sempre stato il mercato di riferimento per la piccola tedesca,
storicamente disponibile solo e soltanto con cambio automatico. Automatico che, diciamolo chiaramente, non è mai stato un esempio di rapidità di cambiata e reattività, tanto da essere uno degli aspetti maggiormente criticati delle precedenti generazioni. Ma adesso cambia tutto, nel vero senso della parola. L’attesa di qualche mese ha senza dubbio pagato: sulla terza generazione della Fortwo, infatti, esordisce un’altra prima assoluta: il modernissimo cambio “Twinamic”, un doppia frizione sviluppato da Getrag, partente dell’altro doppia frizione che viene invece montato niente meno che sulla supercar Mercedes Sls. Addio, quindi, passaggi da una marcia all’altra tra i quali c’era tempo di bersi un caffè, e kick-down in ritardo come i tram in un giorno di sciopero sindacale.

Ripassiamo insieme la nuova Smart: cambia tutto, ma in fondo è sempre lei
Smart_Fortwo_Twinamic_test_drive_05

La nuova forma, con il muso decisamente più pronunciato rispetto al passato, potrebbe trarre in inganno. La Fortwo sembra più grossa rispetto al passato, ma la lunghezza è sempre quella: quei 269 cm che le regalano una parcheggiabilità ineguagliabile. All’esterno, però, la terza generazione fa cambiamenti abbastanza evidenti, diventando più “macchina”, pur rimanendo sempre, manco a dirlo, originale e modaiola. E poi, grazie alla larghezza aumentata di 10 centimetri, può ora permettersi delle ruotone belle “cicciotte”, che le regalano una presenza su strada prima sconosciuta. Dal punto di vista tecnico, invece, ritroviamo la tipica cellula di sicurezza Tridion, ben visibile anche all’esterno, ed ovviamente il motore e la trazione posteriori. La gamma si articola su tre diverse unità propulsive, da 61,71 e 90cv, quest’ultima dotata di turbocompressore. Tutti quanti i propulsori sono tre cilindri e rispettano la normativa Euro 6. La versione provata, nello specifico, è la 71cv, che sarà anche quella più richiesta dal mercato. Il 999 cc consente alla Fortwo una velocità di punta di 150km/h, ed un accelerazione da 0 a 100km/h in circa 15 secondi. Ottime notizie dal fronte consumi: appena 4.1 litri/100km il dichiarato nel ciclo combinato. La gamma, rispetto al passato, risulta articolata in 5 allestimenti. Si parte dalla Youngster, che può già vantare una dotazione di tutto rispetto con clima, cerchi in lega e radio con connettività per smartphone. Step successivo è la Sport Edition #1, con una forte caratterizzazione sportiva, grazie ad assetto e cerchi neri da 16”, terminale di scarico in vista, volante e pomello in pelle, tetto panoramico e paddle al volante. A quest’ultima si affianca la Passion, versione dedicata al pubblico femminile, con dettagli e caratterizzazione glamour. Uno step successivo è rappresentato dalla Proxy, che alla dotazione della Sport Edition #1 aggiunge interni in eco-pelle ed il lane keeping assist nonché cerchi da 16” con finitura bicolore. Infine, al top di gamma, troviamo la piccola ammiraglia, la Prime, che alle dotazioni degli allestimenti inferiori aggiunge anche il radar anteriore anticollisione, gli interni in pelle, fari led e sensori di parcheggio. I prezzi, comprensivi del cambio Twinamic, partono dai 13.780€ della versione entry-level. L’automatico, rispetto al manuale, dunque, incide sul prezzo di listino per 1030€, una cifra indubbiamente contenuta.

Come va su strada?
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Ma veniamo adesso alla parte più importante, le impressioni di guida. Personalmente non avevo ancora avuto modo di guidare questa nuova generazione. Ma da ex proprietario di Smart Fortwto prima serie, e dopo aver guidato svariate volte la seconda serie, non appena saliti a bordo risulta immediatamente chiaro che il salto in avanti è stato davvero notevole. Se tra prima e seconda generazione era stata mantenuta una certa continuità, adesso l’abitacolo cambia radicalmente, diventando molto più gradevole ed estremamente originale. Come al solito ci si accomoda sugli immancabili sedili con poggiatesta integrato, e basta davvero poco per apprezzare la grande sensazione di spaziosità che riesce a regalare l’abitacolo: a dispetto delle dimensioni esterne, infatti, la Smart non ha mai dato la sensazione di avere un abitacolo angusto, ma questa nuova generazione, grazie anche ai 10 centimetri in più in larghezza, riesce davvero a stupire. Tra i due sedili, adesso, lo spazio diventa praticamente da auto normale, e non bisogna più viaggiare gomito a gomito con il passeggero. Sulla vettura in prova, al centro della plancia, troviamo il grande schermo touch del sistema di infotainment, ma la soluzione che sarà maggiormente richiesta dal mercato, probabilmente, sarà quella che include il supporto per lo smartphone, sul quale installare un’apposita app che consentirà di comandarlo direttamente dalla vettura, garantendo una perfetta integrazione tra auto e telefonino, Android o ios che sia. Tale soluzione, tra l’altro, è offerta di serie praticamene su tutti gli allestimenti, consentendo un risparmio non da poco rispetto al sistema di navigazione integrato. Molto bello anche l’accostamento di colori della vettura in prova, con il bel contrasto tra il celeste ed il bianco di sedili e plancia, che rende l’abitacolo molto vivace, tanto da mettere allegria. Girando la chiave, che dal tunnel centrale per la prima volta si trasferisce sul piantone, il tre cilindri da 70cv della vettura scelta per la nostra prova si avvia in maniera assolutamente silenziosa, tanto da restare praticamente inavvertibile a minimo. Quasi sparite anche le vibrazioni. Agiamo a questo punto sulla leva dell’esordiente doppia frizione, che peraltro consente anche la selezione manuale dei rapporti, sia tramite la leva stessa che per mezzo dei paddle al volante. Come sulle Mercedes più grandi, poi, sono disponibili le due modalità di funzionamento: Eco e Sport. Bastano pochi chilometri per capire che adesso è tutt’altra vita: nella guida rilassata i passaggi di marcia avvengono finalmente in maniera solerte, ma si mantengono allo stesso tempo praticamente inavvertibili. Quelle fastidiose interruzioni di spinta delle prime generazioni di Fortwo restano soltanto un ricordo. Oltre ad essere comodo, però, il doppia frizione “Twinmatic” riesce anche ad essere decisamente rapido nei tempi di cambiata: prova ne è il fatto che lo 0-100km/h dichiarato per la versione automatica è inferiore rispetto a quello della manuale. Insomma, il nuovo cambio regala alla vettura una versatilità ancora maggiore, risultando praticamene adatto ad ogni circostanza di guida, dal traffico più intenso alle partenze sprint al semaforo in stie Lewis Hamilton .Certo che, con un cambietto così rapido, la 90cv e la futura versione Brabus devono essere davvero dei bei peperini.
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Grazie all’incredibile raggio di sterzata record di appena 8.65 metri, la leggendaria agilità nel traffico risulta ancora maggiore, tanto che la nuova Fortwo sembra praticamente in grado di girare su se stessa, tipo un passeggino o un carrello della spesa. E poi, con un angolo di sterzo del genere, non c’è parcheggio che non si possa fare. Ma non solo, perché i miglioramenti si apprezzano anche fuoriporta: grazie ai 10 cm in più in larghezza, la nuova Fortwo adesso si guida praticamente come un’auto “normale”. La maggiore larghezza ha consentito di adottare un assetto più morbido, facendo quindi venir meno quella rigidità eccessiva che spesso veniva rimproverata alle vecchie generazioni. Rigidità che era dettata da esigenze tecniche, dovute al passo corto ed all’altezza da terra del corpo vettura. Capisci che la Smart adesso è più “macchina” anche dal minor affidamento che deve fare sull’elettronica. Se con le vecchie generazioni bastava prendere una rotonda un filino più allegra per sentire intervenire pesantemente l’Esp, adesso il comportamento risulta decisamente più neutro e meno sottosterzante, con l’anteriore che mantiene sempre una buona direzionalità. Ma non solo: in autostrada, anche a 130/km orari, impugnando il bel volantino, non si ha più quella sensazione di vaghezza e di leggerezza. Adesso c’è un bel carico ed una discreta prontezza, che non non fanno più sentire a disagio la piccola citycar e chi la guida: se con le vecchie generazioni viaggiare a velocità di codice sembrava quasi un’avventura, adesso si può fare in totale naturalezza, come su vetture di dimensioni ben superiori. Si gode peraltro di un comfort quasi inaspettato, dato che il rumore del motore si disperde alle spalle, lasciando prevalere soltanto qualche fruscio aerodinamico. Insomma, sarà cambiata radicalmente, migliorata praticamene in tutto, ma alla fine la Fortwo è rimasta sempre lei: quel fantastico anello di congiunzione tra scooter e auto, ineguagliabile per circolare nelle nostre trafficatissime città, tanto che, di norma, chi ne ha una e si abitua alla sua praticità spesso dice di non poterne più fare a meno.

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2 commenti

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  • kato ha detto:

    Dopo il FLOP totale di vendite del cambio manuale, questo doppia frizione è sicuramente il cambio giusto per la smart.

    Se non fosse per l’aggiunta di prezzo per averlo, che porta il totale fuori da ogni logica.

    15″sec. 0-100 non mi pare un lavoro eccellente per una macchinetta che pesa così poco. Qualcosa non torna.

  • Michele Pillitteri ha detto:

    per quanto ne dite:non dite la verita e molto rumoroso il motore, il cupo rollio delle gomme esagerato dopo un po ti porta via la testa sto pensando di venderla. i tecnici mercedes dicono che non possono fare niente.naturalmente cosa devono dire?

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