Speciale Renault Sport: tutti i segreti di Twingo GT, Clio RS e Megane GT [VIDEO e FOTO]

Tutti i dettagli, dall’estetica alle nuove meccaniche

Renault Sport ha ufficialmente presentato all’Autodromo di Modena la sua nuova collezione di vetture sportive, basate come sempre sulle apprezzate Twingo, Clio e Megane. I modelli per il 2017 si presentano promettenti, alcuni semplicemente più aggressivi e rifiniti, altri davvero preparati per pensare ad un track day

L’aggettivo “sportivo” ormai è quasi abusato in campo automotive. Praticamente tutti i costruttori in un modo o nell’altro arrivano a rendere più aggressive e sportiveggianti le proprie vetture, nella speranza di riuscire a renderle più appetibili per il grande pubblico. Per poter trovare però qualcosa di davvero sportivo è necessario però rivolgersi a marchi che abbiano effettivamente una tradizione nel mondo motorsport. Innegabile come Renault sia una di queste case e per questo motivo l’ultimo aggiornamento delle rinomate serie GT e RS delle gamme Twingo, Megane e Clio non poteva essere semplicemente un piccolo restyling e basta
Siamo chiari, non sono state rivoluzionate. Al di là del nuovo colore della Twingo GT, le differenze con la versione stradale standard non sono moltissime. Nel momento in cui si mette in moto, però, ci si rende conto che qualcosa di diverso c’è e questo vale per alcuni modelli in particolare. All’Autodromo di Modena, dove si è tenuta la presentazione alla stampa della nuova collezione, c’eravamo ovviamente anche noi di Motorionline e abbiamo potuto avere un primo assaggio, seppur velocissimo, di queste tre vetture. Andiamo a scoprirne le novità peculiari.

Renault Twingo GT
Partiamo prima di tutto dalla piccola city car della Losanga. La Twingo GT è forse la vettura delle tre che si riconosce con maggiore facilità. Per questa variante, infatti, è stato lanciato un nuovo colore arancione Spicy Orange, arricchito da una banda centrale nera che continua poi sul tetto per aumentare ancora di più l’effetto motorsport. L’impatto della vettura è ulteriormente sottolineato dagli speciali badge GT posizionati sia sul lato che sul retro della macchina e, infine, dal doppio terminale cromato posteriore.

Come avevamo anticipato, però, le differenze tra la Twingo e la Twingo GT non si trovano nell’aspetto estetico. In questo senso parliamo di un restyling, apprezzabile ma limitato. È quando andiamo ad analizzare l’anima della vettura che ci rendiamo conto che qualcosa è cambiato per davvero. La Twingo GT è infatti dotata di un motore a benzina TCe da 898 cc e una potenza da 110 CV, unita ad una coppia da 170 Nm raggiungibile a partire da un regime di 2.000 giri al minuto. I più “sgamati” avranno probabilmente già iniziato ad intuire di cosa stiamo parlando: la Twingo presenta un peso generale al di sotto della tonnellata e questo significa che con questo motore è capace di raggiungere un rapporto peso-potenza di 8,5 kg/CV. Qualcuno alla presentazione ha ricordato la R5 Turbo e non è di certo un caso. La Losanga ha una lunga tradizione nelle sportive, non necessariamente supercar da milionari. Le modifiche alla meccanica, comunque, non si fermano qui, per quanto la potenza parla già da sola. Su un motore aspirato sarebbe necessaria una cubatura di almeno 1.600 cc. Qui invece sono state trovate diverse soluzioni per aumentare del 23% la capacità di aspirazione di aria fresca all’interno del vano motore (che ricordiamo, nel caso della Twingo, è posteriore, non anteriore). Il tutto proprio sopra al già citato sistema di scarico a doppio terminale, che aiuta non di poco il sound. L’auto è equipaggiata con uno speciale cambio manuale a cinque marce (l’automatico EDC è previsto per la metà dell’anno) con rapporti interni più ravvicinati, mantenendo però il medesimo rapporto con il ponte.
L’assetto della Twingo GT è ribassato di 20 mm rispetto alla sua sorella di serie. Le molle sono più basse, ma anche più rigide, con degli ammortizzatori induriti del 40%. I pneumatici sono montati su cerchioni da 17 pollici e sono differenziati tra assale anteriore e posteriore, una scelta che magari in sede di cambio gomme causerà qualche grattacapo, ma che aiuta in maniera decisiva la dinamicità dell’auto. Chiudono il quadro l’ESP e l’ASR a intervento ritardato, mentre lo sterzo, che già vanta un raggio di 4,3 metri (best in class), è montato su una cremagliera a rapporto variabile, che permette un controllo più confortevole sulle sterzate leggere e più deciso invece su quelle pronunciate.
La nuova Renault Twingo GT è proposta sul mercato a partire da un prezzo di 15.700 €.

Renault Megane e Megane Sporter GT
Anche la Megane può godere di una versione GT capace di emozionare e, per la gioia di chi magari sta mettendo già su famiglia, è disponibile anche sulla carrozzeria Sporter, alla faccia di chi crede che una station wagon non possa essere sportiva.

Anche in questo caso occorre fare una distinzione ben precisa tra estetica e meccanica. Come per la Twingo GT, le differenze visive non sono moltissime, pur essendo ben presenti. Troviamo ad esempio un paraurti anteriore specifico per il modello GT, con una griglia a nido d’ape, due nuove prese d’aria laterali e un diffusore sviluppato ad hoc. Già più distintivo è l’abitacolo, decisamente “racing”, completato dai sempre emozionanti sedili dal design sportivo. Inoltre troviamo i paddle al volante, che completano l’impatto grazie anche al logo GT stampato sulle razze.
Tutto molto bello, ma è solo un assaggio di quello che è la vera Megane GT. Prima di tutto parliamo dei motori: ne sono disponibili due, uno a benzina e l’altro diesel. Il primo è un TCe da 205 CV, mentre il secondo è un dCi da 165 CV. Entrambi presentano una tecnologia sviluppata anche grazie ai test del team di Formula 1 e fanno ampio uso di tecnologie pensate appositamente per aumentare al massimo le prestazioni. Partendo dal diesel dCi, abbiamo a che fare con un 1.600 da 4 cilindri, particolare in quanto si tratta di una meccanica quadra, ovvero con alesaggio e corsa praticamente coincidenti se non per pochi mm di differenza. Questo rende prima di tutto la coppia, da 380 Nm, più veloce e reattiva, con ripercussioni ovvie sul piacere di guida. La potenza specifica è di 103 CV/litro, mentre tra le innovazioni più interessanti sono da segnalare la doppia sovralimentazione, il common rail da 1.800 Bar e il raffreddamento trasversale (anche quest’ultimo è un’idea derivata direttamente dalla Formula 1). Il TCe benzina presenta sotto molti punti di vista le medesime caratteristiche, anche se vi sono delle differenze a livello di componenti. Abbiamo ad esempio un sistema di raffreddamento più classico. La potenza, ricordiamolo, è di 205 CV, mentre la coppia arriva a 280 Nm ad un regime di 2.400 giri. Le sue prestazioni sono aiutate in numerosi modi, tra cui un nuovo volano e delle valvole a Ciclo Miller, ovvero queste si trovano leggermente aperte durante la fase di spinta del pistone. Il cambio è sempre automatico, un EDC a doppia frizione in bagno d’olio, con sette rapporti per il motore TCe e sei per il dCi.
Ultimo, ma non per questo meno importante, il sistema 4Control. Si tratta, di fatto, del nome della trazione a quattro ruote sterzanti della casa francese, in grado di far girare le due ruote posteriori fino a ben 3,5° a seconda della velocità. Al di sotto dei 60 km/h lavorano in controfase e in modalità Sport persistono fino agli 80 km/h, garantendo in questo modo, grazie anche all’integrazione con l’ESP, una manovrabilità di eccellente livello anche con le curve più strette.
La Renault Megane GT sarà in vendita a partire da 30.650 € per la versione berlina e da 31.650 € per la Sporter.

Renault Clio RS e RS Trophy
Chiudiamo questo trio di versione speciali con la variante più aggressiva di quella che, di fatto, è l’auto straniera più venduta nel nostro Paese. Stiamo parlando ovviamente della Renault Clio, che non si limita ad essere semplicemente GT, ma diventa RS e RS Trophy. Si tratta del top dell’aggressività per quanto riguarda questa gamma e presenta una serie di innovazioni e aggiunte che faranno felici i più corsaioli.

Il look urla “esplicitamente” il suo essere sportivo. Basti pensare ai fari RS Vision, posizionati direttamente sul fascione frontale che, oltre a rappresentare un aiuto visivo per i gruppi ottici principali, mostrano un accattivante design a “bandiera a scacchi”. Non è, però, l’unica aggiunta sportiva fatta all’auto, che può anche vantare un nuovo diffusore, cerchioni dedicati e un aggressivo spoiler sportivo. È cambiato anche il deviatore di flusso insieme all’estrattore posteriore. Per quanto riguarda il sistema di scarico, invece, la Clio RS può essere equipaggiata con lo speciale sistema Akrapovic, realizzato in acciaio con terminali in fibra di carbonio, per un sound e un’erogazione da competizione. Costa 1.500 € oltre il prezzo di listino, ma per chi conosce le potenzialità del sistema vale ogni singolo centesimo.
L’unica differenza che passa tra Clio RS e Clio RS Trophy sta nel motore. La RS “normale”, se così la possiamo definire, monta un TCe a benzina da 200 CV di potenza e coppia da 220 Nm ad un regime di 1.500 giri, equipaggiata sempre con il cambio automatico EDC a doppia frizione. La versione Trophy, invece, aumenta la potenza della medesima unità fino a 220 CV e tocca con la coppia l’apice di 260 Nm a 2.000 giri al minuto. Già questi dati rappresentano una bella iniezione di adrenalina per la piccola vettura della Losanga, ma il tocco finale lo da lo speciale Launch Control. Il sistema è in grado di passare da 0 a 2.500 giri in posizione statica, con speciali avvisi acustici e ottici per avvisare il pilota, passando poi da 0 a 100 in appena 6,7 secondi. Certo, nulla che potrete usare al semaforo nella vita di tutti i giorni, ma che farà girare molte teste durante qualsiasi track day su circuito. Il sistema Multichange Down, infine, che permette di scalare verso il basso le marce semplicemente tenendo premuto il paddle, permette di tenere una guida fluida e divertente senza eccessive distrazioni per mantenere il controllo.
Una scarica di adrenalina notevole, che costa 24.550 € nella versione RS e 26.650 € nella RS Trophy.

Renault Megane e Clio GT Line
Prima di chiudere questa panoramica sulle rinnovate gamme sportive di Renault, merita un accenno la collezione GT Line. Si tratta di un pacchetto puramente estetico, senza modifiche particolari alle prestazioni, dedicato a Clio e Megane, anche nella versione Sporter.

La Clio GT Line presenta numerosi dettagli in blu metallizzato e neri, con uno speciale volante esclusivo dedicato alla serie e un terminale di scarico rettangolare. In generale il look è più sportivo e aggressivo, con design dei cerchioni dedicato e le speciali sellerie con cuciture a vista.
La Megane GT Line porta sui fari la caratteristica firma luminosa a “C”, mentre ai lati si notano subito i nuovi vetri oscurati. All’interno troviamo diverse personalizzazioni sportive come il volante in pelle e gli inserti blue iron, così come le impunture.
La Renault Clio GT Line parte da 18.750 € e il pacchetto è disponibile anche sulla Sporter da 19.550 €. Sulla Megane, invece, si parte da 25.450 €, con la Sporter prezzata da 26.450 €.

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