SsangYong Super Rexton, restyling per la seconda generazione del SUV coreano

Il clima di burrasca, all’interno di SsangYong Motor, sembra essere solo un brutto ricordo all’orizzonte: dopo un duemilanove passato a tentare di salvare il rapporto con i propri dipendenti, in rotta di collisione, e il proprio rapporto con l’economia mondiale, decisamente e concretamente non florido, oggi, nel duemiladieci, SsangYong vuol dar conferma di quanto tutto ciò sia rimasto indietro: la casa automobilistica sudcoreana parteciperà al Salone di Parigi, laddove presenterà, oltre al nuovo SsangYong Korando C, anche il nuovo SsangYong Super Rexton.

La seconda generazione del SUV di taglia grande di casa viene sottoposto, cioè, ad un lifting estetico leggero, dopo quello già ricevuto nel 2006, per prolungare la vita automobilistica di questo fuoristrada: unitamente alle discrete modifiche cosmetiche, esso ottiene il nuovo nome: SsangYong Super Rexton.

Dal 2 al 17 ottobre dell’anno corrente, dunque, sarà possibile toccare con mano, al padiglione del costruttore orientale, questa nuova rielaborazione del SUV di 472 centimetri di lunghezza: il nuovo SsangYong Super Rexton ottiene una mascherina più generosa nelle dimensioni, campeggiante al centro della parte frontale, pulita, lineare e veloce da comprendere, recante al cuore di essa stessa lo stemma della casa automobilistica.

Null’altro di rilevante si sottolinea: il nuovo SsangYong Super Rexton riceve pneumatici in lega dal disegno inedito e – pare – una coppia di gruppi ottici posteriori dalla cromia rivisitata. Le fonti narrano anche dell’inserimento, da parte del costruttore, di nuovi materiali e nuovi accostamenti all’interno della vettura, luogo che non ci è possibile vedere.

L’apparato di propulsione non verrà modificato e le scelte rimarranno le medesime: il fronte diesel sarà, dunque, nuovamente composto dall’unità 2,7 litri, proveniente dagli scaffali Mercedes, che eroga 165 cavalli e 186 cavalli, in base alla versione scelta in fase d’acquisto: si sarebbe potuto, nell’era del ridimensionamento, prendere in prestito nuovi propulsori, anche al fine di ottenere maggiore e migliore apprezzamento da parte della clientela europea (ad esempio, il nuovo 2,2 litri diesel della stessa Stella di Stoccarda).

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