Stellantis: ecco il progetto Atlante, la risposta ai costruttori tedeschi sulle rete di ricarica veloce

Previste 9.000 stazioni entro il 2030 nel Sud Europa

Stellantis: ecco il progetto Atlante, la risposta ai costruttori tedeschi sulle rete di ricarica veloce

Stellantis presenta Atlante, il progetto per realizzare una rete di infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. Atlante rappresenta dunque la risposta di Stellantis al consorzio Ionity, la rete di ricarica fast promossa in prima linea dai principali costruttori tedeschi (BMW, Daimler e Volkswagen) e sostenuta anche da Ford, Hyundai e Kia.

NHOA partner di Stellantis

Il progetto Atlante, che punta prevalentemente al Sud Europa ambendo a realizzare la più ampia rete di ricarica rapida in quest’area, è stato sviluppato da Stellantis in collaborazione con NHOA, società quotata in Borsa a Parigi e specializzata nel settore dell’energia pulita e della mobilità sostenibile. La rete di Atlante, che coinvolgerà inizialmente quattro Paesi, vale a dire Italia, Francia, Spagna e Portogallo, offrirà un accesso privilegiato ai clienti del gruppo Stellantis, ma sarà aperto a tutti. 

9.000 stazioni e 35.000 punti di ricarica entro il 2030, investimento da un miliardo di euro

Stellantis ha definito la road map della realizzazione della rete di ricarica, con le prime 1.500 stazioni di servizio, per circa 5.000 punti di ricarica, che saranno installate entro il 2025. Si proseguirà poi per arrivare circa 9.000 stazioni, per 35.000 punti di rifornimento, entro il 2030. L’obiettivo del costruttore è di costruire almeno una stazione ogni 100 chilometri in autostrada per la ricarica elettrica e di un impianto di rifornimento per l’idrogeno ogni 150 chilometri. Il progetto Atlante prevede un impegno economico notevole, stimato in almeno un miliardo di euro, considerando che ogni stazione di ricarica ha un costo compreso tra 100.000 e 140.000 euro, ai quali si aggiungono i costi, ancora più elevati, relativi alla realizzazione della rete di rifornimento per l’idrogeno. 

Joint venture quasi paritaria

A livello societario, il progetto Atlante passa attraverso la realizzazione di una joint venture quasi paritaria con il 50,1% delle quote in mano Free2Move eSolutions, controllata da Stellantis, ed il restante 49,9% detenuta dal partner NHOA. Roberto Di Stefano, amministratore delegato di Free2Move eSolutions, ha affermato: “Atlante sta aprendo una nuova era in cui la transizione energetica e la mobilità a zero emissioni diventeranno la normalità nella nostra vita, permettendo un pianeta migliore per le generazioni future”.

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