Tavares e la transizione elettrica: “I costi produttivi delle auto sono un problema”

L'ad di Stellantis torna a sottolineare gli effetti industriali del passaggio all'elettrico

Tavares e la transizione elettrica: “I costi produttivi delle auto sono un problema”

Costo dell’elettrificazione come l’elefante nella stanza che rischia di distruggere tutto. È questa la metafora scelta da Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, per tornare a ribadire, ancora un volta, le pesanti conseguenze economiche e finanziarie della mobilità elettrica sulle attività industriali del colosso automobilistico. Effetti ai quali si aggiunge l’enorme difficoltà ad assorbire l’importante incremento dei costi produttivi dell’auto elettrica: fino al 50% in più rispetto ad un’auto con motore endotermico.

Necessità di azioni compensative

Non è la prima volta che il CEO di Stellantis si esprime in questi toni sull’imposizione della transizione elettrica e sulle sue implicazioni produttive per le Casa auto. Tavares ancora una volta sottolinea la necessità di azioni compensative per far fronte all’aumento dei costi delle auto elettriche che non possono essere totalmente riversati sul listino prezzi: “Non c’è modo – afferma l’ad di Stellantis – per trasferire dal 40 al 50% del costo totale di produzione aggiuntivo sul cliente perché se lo facciamo perderemo la classe media e la nostra base di clienti si ridurrà. Allo stesso tempo, con questi costi, non possiamo mantenere gli attuali livelli dei prezzi perché andremo in perdita e saremo costretti a ristrutturare l’intera azienda”.

“Quindi l’unico modo – prosegue Tavares – per andare avanti è assorbire quel 50% di costi aggiuntivi. Se dobbiamo farlo nei prossimi anni, significa all’incirca un aumento del 10% della produttività all’anno per i prossimi cinque anni in un settore che di solito registra un miglioramento del 2-3%. Quindi come si passa dal 2-3% l’anno al 10%? Non ci sono molti modi diversi per arrivarci”.

Intervenire su distribuzione e forniture

Sollevando ancora una volta una problematica nota nell’industria automotive, il dirigente di Stellantis ha proposto alcune soluzioni per cercare di compensare l’aumento del costo di produzione dell’auto elettrica. Tra queste c’è ad esempio la riduzione dei “costi di distribuzione”, che prevede un nuovo modello di business e di rapporto tra Casa auto e concessionari.

Altro ambito nel quale secondo Tavares è possibile intervenire è quello delle forniture di componentistica, che hanno un peso pari all’85% del totale del costo di produzione di un’auto. L’ad di Stellantis afferma che per assorbire i costi aggiuntivi derivanti dall’elettrificazione è necessario che anche “i fornitori contribuiscano in modo significativo al miglioramento della produttività. Devono contribuire e alcuni lo stanno già facendo in modo molto efficiente e orientato alla collaborazione”, ha proseguito Tavares. Tuttavia, a suo avviso, la “trasformazione dell’industria non riguarda solo i costruttori, ma anche la base dei fornitori: è in corso un periodo di transizione darwiniana per i nostri fornitori tanto quanto lo è per i costruttori. Siamo sulla stessa barca”.

Per Tavares ridurre i costi e mantenere i prezzi accessibili alla classe media sono le due grandi sfide che le Case auto dovranno cercare di vincere nei prossimi anni: “Penso che sia molto importante, non solo per le aziende automobilistiche, ma anche per la stabilità sociale delle società occidentali in cui operiamo. Penso che sia molto importante tutelare la libertà di movimento delle classi medie”.

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