Tata Nano, le vendite della citycar indiana in forte crisi
Ma non doveva essere la vettura che avrebbe motorizzato l’India, come da noi aveva fatto, cinquant’anni indietro, Fiat 500? E il mercato del Paese non era in forte crescita, non rappresentava, forse, uno dei bacini più interessanti per il mercato automobilistico? A lamentare una tendenza negativa, questa volta, è un costruttore indiano, che ha segnalato che le vendite di Tata Nano, l’utilitaria low-cost della gamma, sono calate di circa l’85%, questo novembre, rispetto a quello dell’anno passato.
Secondo alcuni analisti, il drastico calo di vendite è da imputare – non solo, ma anche – alla cattiva pubblicità che la stessa Nano s’è fatta, nel mercato: l’utilitaria di Tata è stata soggetto di alcuni incendi spontanei (risolti, poi, con una serie di interventi gratuiti, spacciati come un aggiornamento e mai definiti richiamo: la casa automobilistica indiana, ad ogni modo, non ha ammesso responsabilità) e ad un aumento di prezzo.
Lo stesso costruttore Tata ha, però, rilevato la difficoltà, per i clienti del mercato dell’India, di accendere un finanziamento con qualche istituto di credito, al fine di acquistare Tata Nano. La casa automobilistica orientale ha commercializzato, dal primo giorno di novembre all’ultimo, 54.622 veicoli, con un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno passato di circa l’1%. Di queste automobili, soltanto 509 sono unità di Tata Nano. La piccola citycar è stata introdotta nel mercato durante lo scorso aprile 2009, ad un prezzo che, nell’equivalenza, si trova tra 1.600 e 1.700 euro.
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