Toyota al Salone di Francoforte 2013 punta sull’ibrido
Grande attesa per Yaris Hybrid-R Concept
L’ibrido e l’elettrico rappresentano le frontiere del futuro per quel che riguarda l’alimentazione delle prossime automobile. I costruttori puntano a sviluppare nuove concept e innovazioni rivolte a rendere sempre più efficaci ed efficienti i propulsori “puliti”. Il Salone di Francoforte, che apre le porte alla stampa domani per poi accogliere i visitatori dal 12 settembre, è una delle occasioni più interessanti per conoscere i progressi e le novità delle Case automobilistiche in relazione alla mobilità sostenibile.
Toyota ha compiuto notevoli passi avanti in tal senso e si prepara per la kermesse di Francoforte puntando in maniera decisa sull’ibrido e lo farà concretamente svelando per la prima volta la Toyota Yaris Hybrid-R Concept, una delle novità più attese non solo del marchio giapponese ma dell’intero evento automobilistico.
Prima i teaser, poi le prime immagini ufficiali e le caratteristiche tecniche, così Toyota ha fatto conoscere gradualmente la sua nuova creatura. Al di là degli elementi estetici di carrozzeria e abitacolo che rendono distintiva la Yaris Hybrid-R Concept l’aspetto più interessante e innovativo di queste prototipo non può che racchiudersi nella tecnologia del sistema di alimentazione ibrido che la vettura nasconde sotto il cofano.
Ispirandosi alla TS030 Hybrid la nuova concept car di Toyota è equipaggiata con un sistema ibrido che ha poco a che vedere con quelli a cui siamo stati abituati finora. La Yaris Hybrid-R monta tre unità, di cui uno a benzina e due elettrici. Al benzina 1.6 litri da 300 CV sono affiancati due motori elettrici da 60 CV ciascuno, il primo muove le ruote anteriori, mentre i secondi agiscono sull’asse delle ruote posteriori. La potenza complessiva del sistema ibrido arriva dunque a 420 CV. A ricaricare i due motori elettrici non ci sono le batterie ma un terzo motore elettrico che fa da generatore che conserva l’energia (recuperandola anche in frenata) in un condensatore.
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