Toyota Aygo MY 2014, primo contatto

Giovanile, efficiente e sempre più personalizzabile

Toyota Aygo MY 2014 - Metteteci una X sopra. E avrete la nuova city car del marchio giapponese, che conferma (e migliora) il motore, circondandolo con una struttura pensata per seguire la filosofia J-Playful, ovvero il mondo giovanile nipponico

Quando la vedemmo per la prima volta al Salone di Ginevra dello scorso marzo, ci colpì immediatamente per il suo design. La piccola Toyota Aygo, che nel 2005 fu primo vero esperimento del marchio giapponese nel sempre più competitivo segmento A, si era letteralmente rifatta il look, azzardando un’estetica che, come spesso capita in questo settore, si trovava a dir poco a metà tra la scommessa e il salto nel vuoto. Staremo a vedere come il mercato risponderà a questa seconda generazione, ma una cosa è già certa: se Toyota voleva creare una vettura che potesse risaltare in mezzo all’anonimato del traffico, allora questo obiettivo si può definire completato sin da oggi. Ci siamo messi alla guida della nuova Aygo sulle strade che da Amsterdam (casualmente proprio una città il cui simbolo sono tre “X” in sequenza) portano a Rotterdam, cercando di capire cosa può offrire questa vettura ad un primo approccio. Vi possiamo garantire che ci sono diversi argomenti di cui parlare.

Cominciamo a parlare prima di tutto dell’estetica, sicuramente uno degli aspetti che maggiormente sono cambiati rispetto al passato, consegnandoci una vettura originale e mai vista prima. L’elemento caratterizzante del muso e del design in senso generale è proprio la “X” frontale, che in misura più sottile arriverà anche sulla prossima Yaris. Lo stile ha voluto seguire la filosofia “J-Playful”, ovvero tutto ciò che gira intorno alla cultura dei giovani giapponesi, come colori, moda, stile e manga (i famosi fumetti del Sol Levante tanto apprezzati anche da noi). La Aygo, infatti, vuole nuovamente rivolgersi ad un pubblico molto giovane, che desidera un’auto distintiva e particolare sia fuori che dentro. La stessa X, le cui prosecuzioni finiscono per abbracciare l’intera carrozzeria, insieme a numerosi altri particolari, è personalizzabile a seconda del gusto dell’acquirente. Rispetto ad altre concorrenti, però, Toyota ha preferito limitare il numero di personalizzazioni offerte, puntando piuttosto verso dei pacchetti in modo da non creare troppa confusione con l’imbarazzo della scelta. La versione che abbiamo guidato noi, come potete vedere anche nel video, è l’arancione con inserti neri, ma è possibile passare anche per numerose altre personalizzazioni. In generale la nuova Aygo si presenta come una vettura estremamente compatta e con un bel design. Il tutto ha consentito di diminuire il peso complessivo della vettura e di migliorarne l’aerodinamica. Il coefficiente, infatti, passa dallo 0.30 della prima versione allo 0.29 della nuova (addirittura 0.28 se si preferisce la versione con sistema Start&Stop). Tutto ciò è stato possibile abbassando sensibilmente l’altezza dell’auto (-5 mm) e aumentandone invece la lunghezza (+25 mm). Il look, come confermato dallo stesso Chief Designer del progetto, Nobuo Nakamura, è frutto dell’unione tra una superficie squadrata e pratica con una più rotonda e aerodinamica. Unendo queste due realtà in fase di progettazione, è stata creata la particolare X del muso. Gli stessi gruppi ottici, dalla forma molto sottile e slanciata rispetto al passato, si integrano alla perfezione in questa struttura.

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Anche l’abitacolo è stato sensibilmente ritoccato, così da inserire gli elementi di personalizzazione di cui stavamo parlando in precedenza. Diversi pannelli, infatti, possono essere inseriti per rendere unica e personale la propria Aygo. Sono particolarmente da apprezzare sia la qualità delle plastiche utilizzate a bordo che la loro costruzione. Sono infatti quasi assenti scricchiolii di qualsiasi genere, il che aumenta in maniera sensibile la silenziosità dell’abitacolo in generale. Ovviamente non ci dobbiamo aspettare coperture di livello premium, ma dobbiamo dire che l’intero ambiente appare davvero di buona qualità, consentendo alla Aygo di mantenersi su livelli di accessibilità molto buoni. Protagonista, comunque, del cruscotto è senza dubbio lo schermo Full Color da 7 pollici del sistema di infotainment, ribattezzato x-touch. Durante la nostra prova, purtroppo, non abbiamo potuto saggiarne completamente le potenzialità, in quanto il software si trova ancora in versione beta in attesa del lancio a settembre. Le potenzialità, però, sono davvero notevoli. Al di là delle funzioni “standard” del sistema, come radio, musica e navigatore satellitare, è da citare la compatibilità con il formato Mirror Link, che consente di replicare sullo schermo ciò che avviene sul proprio smartphone. Questo consente prima di tutto di usare qualsiasi navigatore satellitare si desideri e inoltre permette di avere sempre a disposizione le funzionalità del proprio piccolo “computer da tasca”, con sempre più app compatibili. Lo spazio, soprattutto per chi siede sulla fila del guidatore, è piuttosto abbondante. Qualcosa di più risicato sulla fila posteriore, dove la natura da city car della Aygo inizia a farsi sentire e i passeggeri più meno “smilzi” potrebbero non stare proprio comodissimi. Leggermente migliorato il bagagliaio, che aumenta di 29 litri rispetto al passato e tocca un apice di 168. Come potete vedere dal video, più che sufficienti per caricare la spesa, i bagagli quotidiani o anche un paio di trolley.

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Insomma, una vettura che compie un grande balzo in avanti dal punto di vista estetico e che anche come funzionalità ed abitabilità promette davvero bene. Il volante, orientabile in verticale con un gioco di 15 mm, è in linea con gli standard di Toyota e presenta anche un numero di pulsanti decente per le funzioni più immediate del sistema di infotainment. Sono presenti pure i tablet se si sceglie la speciale trasmissione con cambio automatico x-shift, che utilizza un sistema computerizzato per sincronizzare il funzionamento del motore, della frizione e del differenziale.

A questo punto non possiamo più esimerci dal parlare delle componenti meccaniche della nuova Aygo. Qui Toyota ha deciso di confermare la meccanica già usata sul precedente modello, andandone però a migliorare le componenti, ridurre il peso ed aumentare le prestazioni. Abbiamo così a che fare con un riveduto e corretto 1.000 benzina tre cilindri VVT-i a ciclo Atkinson, arricchito da alcune buone idee come il sistema di ricircolo dei gas di scarico e un’efficienza termica del 37% secondo i dati ufficiali. La potenza massima arriva a 69 CV, mentre la coppia di punta si assesta sui 95 Nm, disponibili ad un regime di 4.300 giri al minuto. I risultati in termini di prestazioni si vedono soprattutto quando si parla di consumi e di impatto ambientale: secondo i dati ufficiali della casa, la nuova Aygo nel ciclo combinato europeo è in grado di toccare consumi medi di appena 3,8 litri/100 km grazie al sistema Start&Stop, mentre le emissioni arriverebbero appena a 88 g/km. La velocità massima è di 160 km/h, mentre lo scatto da 0 a 100 viene completato in 14,3 secondi.

Una vettura efficace e piacevole da guidare, quindi. Elementi che non abbiamo potuto fare a meno di notare durante la nostra guida. Certo, non è una vettura che si può consigliare di acquistare se si vuole sentire il “ruggito” del motore, ma è di sicuro un modello ideale per il suo scopo: la circolazione urbana. Il suo design frontale la rende molto particolare e moderna, mentre quello posteriore consente di parcheggiare la vettura senza particolari problemi di spazio. In questo senso il portellone del bagagliaio, molto sottile e ben disegnato, permette di caricare senza difficoltà l’auto anche se qualcuno si è letteralmente parcheggiato addosso a voi (dovrebbe proprio essere un SUV enorme tipo Range Rover per creare davvero problemi). Dal punto di vista della guida, i chilometri che abbiamo percorso sono scivolati via in maniera molto piacevole e anche i tratti nella strada più trafficata (credeteci, Amsterdam sa essere molto complicata in questo senso) non hanno richiesto sforzi fisici. Il volante risponde abbastanza bene ed è sufficientemente preciso per districarsi senza difficoltà (la casa stessa parla di un miglioramento del 14%). Grazie alla sua struttura, in comune con quella delle “cuginette” Peugeot 108 e Citroën C1, l’Aygo permette di avere una buona visibilità dell’ambiente circostante.

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Parliamo ora di prezzi e allestimenti. La versione di base sarà la x-cool a tre porte, proposta ad un prezzo di listino di 11.350 €. Questa variante di ingresso comprenderà i cerchioni da 15 pollici, i fari proiettori con lightguide, le luci diurne a LED, specchietti elettrici e riscaldati, volante in pelle, radio a 4 altoparlanti con connettività Bluetooth e USB, alzacristalli anteriori elettrici e chiusura centralizzata con telecomando. La versione veramente “divertente”, però, sarà la x-play, che sarà anche la variante oggetto della speciale offerta di lancio. Con questo allestimento e la carrozzeria a tre porte si avranno, oltre alle dotazioni di base di cui sopra, diffusore posteriore in colore piano black, il clima automatico e, soprattutto, il sistema di infotainment x-touch con telecamera posteriore per la manovra e sensore crepuscolare. Al momento del lancio la x-play sarà offerta allo stesso prezzo della x-cool, con in più un ulteriore sconto di 1.100 €, per un prezzo complessivo di 10.250 €. Il prezzo di listino senza offerta di lancio, invece, parte da 12.100 €. La x-play sarà ovviamente personalizzabile con speciali cerchi, stickers (ad esempio quello per cambiare colore al tetto, e varie altre aggiunte. È prevista anche la commercializzazione di speciali pacchetti come la x-cite (colore metallizzato pop orange, X con finiture piano black, cerchi da 15”, fendinebbia e finiture interne esclusive) e la x-clusive (vernice metallizzata midnight black, x con trattamento silver, e smart entry, oltre a ciò che è già fornito con la x-cite.

Insomma, in definitiva la nuova Toyota Aygo si presenta come un’auto piacevole da guidare e facile da gestire, con dei colori e delle personalizzazioni che “tradiscono” la sua volontà di essere un’auto giovane per i giovani. L’inizio della commercializzazione è prevista per il prossimo settembre.

Non perdetevi domani (13 giugno) il primo contatto della sua piccola “cugina”, la nuova Citroën C1. In attesa della prossima settimana (19 giugno), quando saliremo a bordo anche della Peugeot 108.

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