Toyota Yaris GRMN, 212 CV e tanto olio di gomito [VIDEO PROVA SU STRADA]

Yaris GRMN deriva dall’esperienza Toyota nel Motorsport

Dal WRC passando per il Nürburgring sino alle nostre strade, la Toyota Yaris GRMN è un concentrato di passione e ricerca delle prestazioni

Dobbiamo ammetterlo: vedere un colosso come Toyota tornare con un forte impegno nel Motorsport è sempre un piacere. Anche perché di storia alle sue spalle ne ha da vendere, mentre altra ne sta scrivendo in tempi odierni. Kiichiro Toyoda, fondatore della Casa, una volta affermò: «Il settore sportivo è fondamentale per le innovazioni nella fabbricazione delle auto e per l’intera industria automobilistica». E se sono riusciti a sfornare un prodotto come la Toyota Yaris GRMN, allora vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta. Ed è un percorso veloce e pieno di curve divertentissime.

Design e Interni: [xrr rating=5/5]

Si differenzia piuttosto bene dal resto del gruppo

Come vettura la Yaris nasce per soddisfare le esigenze di chi si sposta prevalentemente in città. Le dimensioni rimangono pertanto compatte anche nel caso della GRMN: 3,95 metri di lunghezza, 1,70 di larghezza ed 1,51 di altezza. Fin qui dati che rientrano senza stranezze nelle segmento B, ma quando poi si vanno a svelare gli accorgimenti aerodinamici è tutta un’altra storia. A colpire la livrea: il bianco viene a fondersi con il nero dell’ampia calandra a nido d’ape, del tetto, delle calotte degli specchietti laterali, del possente alettone e del nuovo impianto di estrazione al posteriore, più le strip nere laterali. Quest’ultime sono alternate al rosso. Il richiamo è del tutto voluto al GAZOO Racing, il settore sportivo di Toyota da cui derivano le prime due lettere della sigla GRMN. Rimanendo concentrati sulla fiancata un ulteriore tocco di nero e sportività è dato dai cerchi in lega forgiati BBS da 17 pollici che, sulla bilancia, consentono di risparmiare oltre 6 chilogrammi in confronto a quelli di serie. Se alla visione in ogni momento ci pensano i fari a led davanti e dietro, a farsi sentire c’è l’impianto di scarico dedicato. Trapezoidale e posizionato al centro, attorno a lui è stato appositamente progettato il diffusore, cui compito è quello di mantenere la Yaris GRMN ben piantata a terra. Cromato e sempre in bella vista, il terminale va perfettamente a braccetto con l’alettone e la shark-fin sul tetto che serve da antenna radio. Non si tratta dunque di ricopiare in apparenza l’estrema Yaris WRC, ma di prenderne il meglio e di trasferirlo sulla versione stradale con tutte i benefici raccolti da migliaia di chilometri in giro per il mondo.

Alcantara, alluminio e nuovi sedili

Gli interni sono stati rivisitati nell’ottica di offrire massimo comfort alle alte velocità, ma i tecnici non hanno reso la Toyota Yaris GRMN scarna. Anzi, vi è stata un’ottimizzazione tra gli elementi sportivi e quelli adatti all’uso quotidiano. A cominciare dai sedili in Alcantara, completamente nuovi e sagomati per “far cascare” guidatore ed occupante in una posizione altamente contenitiva e che, grazie alla regolazione dell’altezza, consente di mettersi a proprio agio – nonostante si avverta la natura da citycar. Il volante offre anch’esso le dovute regolazioni ed è stato prelevato dalla GT86. L’impugnatura è eccellente e dil materiale scelto è la pelle (con cuciture a contrasto). Presenta in basso il logo ‘GR’ ed in alto la striscia rossa, presente su ogni sportiva che si rispetti. Altri aspetti racing sono la pedaliera in alluminio, così come dello stesso materiale la nuova leva del cambio. Il quadro strumenti si serve in parte di strumentazione analogica (velocità, numero di giri) ed in parte di uno schermo a colori di 4,2 pollici, il quale visualizza informazioni di bordo che possono andare dai consumi alla stazione radio selezionata. Il sistema multimediale Toyota Touch2 è invece presente al centro del cruscotto con uno schermo touch da 7”, che gestisce la lettura dei dispositivi tramite USB o Bluetooth, la radio, la navigazione ed i dati relativi allo stato del veicolo. Non è tra i più recenti sul mercato, ma fa quanto basta dal momento che sulla Yaris GRMN il divertimento è la guida. Il climatizzatore automatico bizona è rimasto invariato. Lo spazio complessivo non è variato e dietro c’è spazio per tre persone, anche neonati grazie agli attacchi ISOFIX per il seggiolino. Le finiture sono in plastica soft touch, mentre il soffitto è in rivestimento nero. Qualità ed assemblaggio sono piuttosto buoni nel complesso e consentono di concentrarsi appieno sul percorso: anche di notte le luci interne, che potrebbero arrecare disturbo, sono state minimizzate.

Comportamento su Strada: [xrr rating=5/5]

Nata e progetta sul Nürburgring: ama le curve

La Toyota Yaris GRMN condivide con la sorella ibrida solo la veste esteriore. Sì insomma, un lupo travestito da agnello. E che ama bazzicare nella Foresta Nera tedesca, dove risiede il leggendario circuito del Nürburgring Nordschleife. Da qui derivano le altre due lettere “MN”, che stanno per Meister of Nürburgring. Sull’Inferno Verde questa Yaris ha svolto intensi test con piloti ufficiali, che uniti ai dati dal mondo dei rally l’hanno resa una piccola bomba stradale. E si trova bene su qualunque asfalto, eccetto quello urbano. Le buche vanno schivate con attenzione ed i dossi affrontati con estrema calma: l’altezza da terra di 11,1 centimetri rende facile grattare paraurti e fondo. Anche lo sterzo, con i suoi 10,2 metri di diametro, non è proprio da parcheggi in centro, in quanto pensato per svolgere al meglio la sua funzione in altre ottiche. Per il resto c’è la telecamera posteriore che riporta sullo schermo principale le immagini e la distanza dall’oggetto più vicino. Nell’extraurbano, più precisamente nel misto-veloce, è dove può liberare ogni sua caratteristica sportiva. Qui lo sterzo ha una risposta incredibilmente veloce e consente anche la minima correzione. Per una vettura di questo segmento l’unico aggettivo che gli si può affibbiare è: eccezionale. L’impianto frenante sempre pronto non sembra affaticarsi all’anteriore, dove si trovano pinze a quattro pistoncini e dischi autoventilati da 275 millimetri. Dietro invece sono da 278 millimetri per 9 millimetri di spessore, poco più di un terzo dei due davanti. Gli pneumatici montati sono dei Bridgestone da 205/45 che offrono ottima tenuta, coadiuvati da un’elettronica minima e poco invasiva. Avendo tutta la potenza da gestire sulle sole due ruote anteriori ci si potrebbe aspettare un sottosterzo piuttosto evidente, ma l’adozione di un differenziale Torsen antislittamento elimina parecchi difetti. La rigidità torsionale è stata poi aumentata attraverso delle barre stabilizzatrici nella parte inferiore del veicolo, e con l’aggiunta di una barra duomi nella parte anteriore. Per la pista è possibile poi disattivare il controllo di stabilità e giocare con i circa 1100 chilogrammi della Toyota Yaris GRMN, specialmente su tracciati che richiedono ripresa più che velocità e abilità nel “saperla mettere sul punto di corda giusto” per sfidarne il limite. Tutt’altro fuorché semplice da trovare. In tutto ciò abbiamo anche apprezzato come gli ingegneri GAZOO non abbiano optato per pulsantini magici, selettori di guida e così via. La si guida per come è stata pensata, ed è la cosa più giusta: concentrati solo sulla strada davanti ai propri occhi.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=5/5]

Il compressore volumetrico sa la sua

Il cuore pulsante (e leggermente fischiante, con un po’ di romanticismo da anni ’90) è un inedito quattro cilindri e 16 valvole 1.8 Dual VVT-i a benzina con compressore volumetrico Magnuson Eaton, sviluppato in collaborazione con la casa inglese Lotus. In tal modo i 1798 centimetri cubi, azionando tramite cinghia la seconda unità, offrono un picco di 212 CV a 6800 giri/min e 249 Nm a 5000 giri/min. Il rapporto peso/potenza dichiarato è di 5,35 kg/CV e le prestazioni sono più vicine alle segmento C: 230 km/h di velocità massima ed uno 0-100 coperto in 6,5 secondi. Alla guida questi numeri si traducono in emozioni forti. L’adozione del Magnuson Eaton consente di avere una spinta costante già dai bassissimi giri e soprattutto viene eliminato il “vuoto” delle turbine, notoriamente conosciuto come turbo-lag. Superando i 3500 giri la spinta diventa più brutale e soprattutto in seconda marcia – piuttosto lunga per consentire ottime riprese – occorre un po’ di polso per tenere la Yaris GRMN completamente dritta. Il cambio manuale a 6 marce è tarato perfettamente per divertirsi ma anche a 130 chilometri orari, negli spostamenti autostradali, non fa sentire troppo il rumore del 4 cilindri nell’abitacolo. La domanda è quasi automatica: ma un compressore è meglio di un turbo dunque? Rispondere non è così semplice, perché in questo caso gli uomini GAZOO Racing si sono basati sia sull’esperienza nel WRC che sul resto del corpo vettura. I vantaggi riguardano il range di potenza più ampio ed una temperatura di funzionamento minore, ma i costi (soprattutto di gestione) potrebbero lievitare in base al tipo d’utilizzo. Quello che ci piace sicuramente? Che per una volta tanto non si sia optato per il down-sizing!

Consumi e Costi: [xrr rating=2.5/5]

A circa 30mila euro… se la trovate

Le due stelle e mezzo che diamo soprattutto alla voce costi sono giustificate dal fatto che la Yaris GRMN è stata prodotta in soli circa 350 pezzi per il mercato europeo. Ed i più svelti ne han fatto man bassa, rendendola già un pezzo da collezione, con valutazioni già in forte aumento. Il prezzo di listino del resto non è certamente da sportiva segmento B entry-level: 29.900 euro. Ma in rapporto alla qualità delle soluzioni adottate li vale tutti. In ottica consumi Toyota dichiara 7,5 l/100 km (13,3 km/l) nel ciclo combinato, un dato che ha ben corrisposto ai nostri test effettuati. Certo, peccato che il serbatoio sia solo di 42 litri, perché una volta a bordo è piuttosto difficile scendervi. Parlando infine di emissioni, il 1.8 benzina rispetta le normative Euro 6b ed emette 170 g/km di anidride carbonica. In conclusione la Toyota Yaris GRMN è una vettura nata e concepita per essere sportiva, con un know-how derivato direttamente dalle corse (asfaltate e sterrate) che ribadisce come, nonostante la tecnologia sia sempre più pervasiva nella guida, il pilota possa sentirsi ancora al centro di tutto. Emozionalmente, soprattutto con il piede e le mani. È come se gli anni ’90 si fossero ripresentati alla porta con qualche upgrade meccanico, ma senza convertire il valore delle automobili. E sul mercato non c’è niente di così naturalmente divertente come la Yaris GRMN.

Crediti Immagini Articolo: @lucabaragiotta (Instagram) per Motorionline.com

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