Tutor in autostrada: bocciato il ricorso, vanno spenti
Ed è già scattato l'allarme per l'esodo estivo
Ora è ufficiale: i Tutor in autostrada vanno spenti. La Corte d’Appello di Roma, infatti, ha bocciato il ricorso della Società Autostrade e reso operativa la sentenza dello scorso 10 aprile, in cui era stata riconosciuta la violazione del brevetto, la cui titolarità è della Craft, una piccola azienda fiorentina. La maggior parte dei rilevatori di velocità è già spenta, gli altri dovranno seguirli a ruota nei prossimi giorni: le nostre autostrade, così, non avranno più questo strumento attivo ed è già scattato l’allarme per l’esodo estivo, per quanto riguarda la sicurezza stradale.
“Auspichiamo che prevalga il buon senso fra gli automobilisti per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento delle velocità e il prevalere dell’arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti – viene detto dall’Asaps, associazione amici polizia stradale – Intanto dobbiamo prendere atto che nell’ultimo fine settimana, il quarto di maggio, si sono contate 27 vittime sulle strade (record del 2018), sulla base solamente dei rilievi della Polizia Stradale e dei Carabinieri”.
Ed ora? Alla società delle Autostrade non resta che il ricorso alla Cassazione o la definizione di un accordo con l’azienda che rivendica i diritti sul brevetto, per tornare a far funzionare i dispositivi. Oppure riuscire a mettere in regola il sistema, senza avere problemi sul brevetto. Ma per le multe già sanzionate con i tutor non cambia nulla: la violazione del brevetto di cui si è resa responsabile Autostrade per l’Italia non tocca la legittimità degli atti di accertamento. Dunque, sono regolari e dovranno essere pagate, pena ulteriori sanzioni per l’automobilista che ha commesso l’infrazione.
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Bravi ora ci saranno più pazzi per la strada,era stato censito che con i tutor erano diminuiti i morti per incidenti,grazie per aver contribuito alla nostra sicurezza,si poteva risolvere la questione in altro modo.W L’ITALIA