Volkswagen: in UK dovranno essere modificate 400 mila vetture

Mentre in Italia partono le prime richieste di risarcimento

Volkswagen - Standard&Poor's taglia il rating da A ad A-, in Cina e UK vengono ritirati migliaia di veicoli, a Singapore si femano le vendite, mentre in Italia qualcuno inzia a chiedere i danni per il software pirata che truccava le emissioni. Il dieselgate continua ad investire il gruppo Volkswagen
Volkswagen: in UK dovranno essere modificate 400 mila vetture

Sono 400 mila le auto in Gran Bretagna del gruppo Volkswagen che devono essere modificate meccanicamente dopo che è emerso lo scandalo delle emissioni truccate. I modelli hanno i motori e il software finiti al centro del cosiddetto dieselgate. Paul Willis, top manager del gruppo tedesco nel Regno Unito, lo ha confessato di fronte alla commissione Trasporti della Camera dei Comuni, dove ha ribadito le scuse “sincere e senza riserve” del marchio ai suoi clienti. In tutto nel Regno Unito sono state coinvolte nello scandalo 1,2 milioni di automobili ma in gran parte hanno solo bisogno di una modifica del software installato a bordo. Questi 400 mila veicoli seguono i 2 milioni della Cina.

Standard&Poor’s ha tagliato il rating di Volkswagen da A ad A-, con la possibilità di ulteriori downgrade, a causa delle “importanti deficienze nel management, nella governance e nella cornice generale della gestione dei rischi”. Mentre il Gruppo tedesco sospende le vendite dei diesel a Singapore e si prepara ad una massiccia campagna di richiami in Cina ed in UK, in Italia partono le prime richieste di risarcimento nei confronti della casa di Wolfsburg. A chiedere i danni per il software pirata che truccava le emissioni è una coppia cuneese, proprietaria di una Audi A3 Tdi. Tra due settimane, per la prima volta in Italia, i rappresentanti dell’azienda si incontreranno in tribunale, a Cuneo, con gli avvocati degli studi Ambrosio e Commodo e Bona e Oliva e associati. Si tratta di un tentativo di mediazione, prima della causa vera e propria. “Questo procedimento ci servirà a capire come il gruppo tedesco intende muoversi nei confronti della propria clientela“, dicono i legali, che hanno comunque pronto anche l’atto di class action. In Europa, intanto, si continua a discutere sui nuovi test su strada. Giovedì è in programma a Bruxelles una riunione con le autorità di omologazione dei Paesi Ue. L’obiettivo della commissaria Elzbieta Bienkwowska è di arrivare già il 28 al voto delle nuove misure.

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