Volkswagen spiega come si riparano le batterie delle auto elettriche
Formazione specializzata per prolungare la vita degli accumulatori
Con una crescente diffusione delle auto elettriche sempre più spesso ci si trova a fare i conti con problematiche che possono interessare le batterie.
Per i costruttori di auto diventa dunque fondamentale formare degli specialisti in grado di intervenire sugli accumulatori che presentano dei problemi, come fa Volkswagen con i suoi centri di formazione che insegnano i tecnici come evitare che le batterie, anche se con problemi e alla fine del proprio ciclo di vita, finiscano per essere esclusivamente un rifiuto.
Nei centri di formazione Volkswagen i collaboratori dei service partner del marchio imparano ad intervenire sugli accumulatori. In caso di danneggiamento, la struttura modulare degli accumulatori consente una diagnosi accurata e riparazioni parziali, che rappresentano una soluzione più economica rispetto alla sostituzione dell’intera batteria.
Formazione e assistenza
Sono attualmente due i centri di formazione Volkswagen, a Erfurt e Wolfsburg, dedicati alla riparazione delle batterie, con un altro che aprirà a breve a Nurtingen. Quando un’officina autorizzata prende in carico un veicolo elettrico Volkswagen con un possibile guasto alla batteria, effettua subito la diagnosi di routine: una procedura che consente di verificare lo stato di salute della batteria, cioè la sua capacità residua. Considerando che in generale gli accumulatori lavorano al meglio delle loro possibilità quando il livello di carica è compreso tra il 30 e il 70%, è chiaro che mantenendo la batteria in questo intervallo di ricarica se ne riduce l’usura. Per questo i veicoli elettrici Volkswagen hanno una funzione software che consente di impostare un limite per il livello di ricarica.
I primi controlli
Qualora dal primo esame emerga un problema, il veicolo Volkswagen viene preso in carico da un centro assistenza, dove gli specialisti vanno a caccia della causa del malfunzionamento, che potrebbe essere nell’unità di controllo o in un cella. Se l’auto è stata coinvolte in un incidente l’esame di verifica coinvolge anche l’involucro della batteria. In caso di rilevamento di un potenziale rischio, l’auto viene isola e monitorata nella cosiddetta zona di quarantena. Va comunque precisato che un’ammaccatura, dalla quale le batterie della gamma ID. sono protette grazie a protezione sottoscocca e sistema di raffreddamento, non corrisponde per forza a un problema tecnico.
Le celle
Il guasto di singole celle che compongono un modulo della batteria è facilmente diagnosticabile. Se una cella si guasta o è difettosa viene sostituito l’intero modulo, perché la singola cella non è sostituibile. I veicoli Volkswagen su piattaforma MEB hanno una batteria composta da un minimo di sette a un massimo di dodici moduli, a seconda delle dimensioni. Se una batteria danneggiata ha ancora almeno il 70% di capacità residua, a livello di costi, spiega Volkswagen, conviene sostituire uno e due moduli.
Seconda vita
Attraverso la riparazione Volkswagen prolunga la vita utile della batteria sul veicolo e in ogni caso, quando questa termina, inizia la loro seconda vita, con un’applicazione differente come ad esempio unità di accumulo di energia stazionaria oppure mobile. Le batterie, progettate per durare quanto il veicolo, possono essere riciclate per il 95% della loro composizione, a tal fine Volkswagen ha attivato, a Salzgitter, il proprio impianto specifico per le attività di riciclo.
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