Zona gialla: come cambiano le regole e le regioni a rischio
La Sicilia si 'salva', tutta l'Italia resta in zona bianca
Da un paio di mesi tutta l’Italia è in zona bianca e non ci sono particolari restrizioni, se non quelle legate all’utilizzo del Green Pass dallo scorso 6 agosto ed al rispetto di distanziamento e mascherine al chiuso. Tuttavia, i dati stanno peggiorando in alcune regioni, ma nessuna regione tornerà comunque in zona gialla la prossima settimana.
Le regioni a rischio
La regione più a rischio resta la Sicilia. Ha un’incidenza ampiamente superiore ai 50 casi su 100mila abitanti, ma sono stati aumentati i posti letto, rimasti di poco sotto la soglia del 10% in terapia intensiva. Così sarà in bianco anche nella prossima settimana. Molto vicina alle soglie ospedaliere anche la Sardegna, ma comunque sotto, così come un altro paio di regioni (Calabria e Toscana su tutte) per ora non ancora a rischio.
Cosa cambia
Non sono comunque molte le restrizioni in più, nella zona gialla. Non ce ne sono sugli spostamenti, visto che il coprifuoco è stato eliminato lo scorso 21 giugno su tutto il territorio nazionale e ci si può muovere senza alcun problema o necessità di autocertificazione dentro e fuori dalla regione.
Per il resto, torna l’obbligo della mascherina all’aperto (esclusi i bambini fino a 6 anni) ed i ristoranti e bar, comunque sempre aperti a pranzo e a cena, non potranno accogliere più di quattro persone allo stesso tavolo, se non conviventi, anche se all’aperto. Infine, cambia la capienza per gli impianti sportivi: massimo 2.500 spettatori all’aperto e 1.000 al coperto. Comunque non oltre il 25% della capienza complessiva.
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