ACI, italiani esperti di velocità, ma in Europa conta la sicurezza

ACI, italiani esperti di velocità, ma in Europa conta la sicurezza

In Italia siamo dei veri esperti di velocità. Non perché abbiamo case come Ferrari e Lamborghini, ma secondo una ricerca condotta dall’ACI e dagli altri Automibile Club internazionali, chiamata eSafety Challenge. I risultati dello studio sono stati presentati davanti agli occhi di uno che di velocità se ne intende: Sebastian Vettel.

Secondo eSafety Challenge, in Italia, rispetto al resto degli automobilisti europei, siamo maggiormente a conoscenza solamente di un sistema: l’avviso di superamento dei limiti di velocità, presente in tantissimi sistemi GPS. Gli altri apparecchi per la nostra sicurezza, invece, acquisiscono più importanza se usciamo dai nostri confini, almeno dal punto di vista del guidatore: dalla frenata di emergenza al monitor per i punti ciechi, senza scordare l’avviso di deviazione corsia e i fari adattivi. Solo con l’ESP riusciamo ad essere al passo del resto d’Europa. L’avviso di superamento di velocità, invece, è un dispositivo conosciuto dal 66% dei guidatori, contro il 64 dell’Europa.

«Rispetto alla prima edizione di eSafety Challenge organizzata da noi a Roma nel 2009 – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi – la consapevolezza degli automobilisti sull’utilità di questi dispositivi è cresciuta del 10%. L’80% dei conducenti dichiara di aver affrontato almeno una volta una situazione di grave pericolo al volante, ma solo la metà di questi è disposto a spendere di più per dotare la auto dei più avanzati sistemi per la sicurezza stradale. Ciò evidenzia quanto c’è ancora da fare sul piano della formazione, con l’aiuto anche delle Case automobilistiche. Uno sforzo è infatti richiesto ai costruttori e ai concessionari: i primi rendano subito disponibili queste tecnologie su tutti i nuovi modelli di auto, non soltanto in quelli di alta gamma; gli addetti alle vendite, invece, promuovano con più incisività i dispositivi utili ad evitare gli incidenti. Gli automobilisti non devono però sopravvalutare le capacità dell’elettronica: su strada serve sempre un comportamento responsabile e prudente.»

«Ogni volta che si saliamo a bordo di un’auto corriamo il rischio di rimanere coinvolti in un incidente stradale – ha affermato il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt – e perciò abbiamo bisogno di tutto l’aiuto che la tecnologia è in grado di offrirci per compensare i nostri errori al volante. È fondamentale che gli automobilisti, soprattutto i neopatentati, siano consapevoli dell’importanza dei dispositivi in grado di prevenire gli incidenti.»

Foto: Flickr

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