Alfa Romeo, una piattaforma a trazione posteriore sviluppata con Chrysler?

Potrebbe essere usata anche per la nuova Barracuda/Challenger

Secondo alcune chiacchiere, sta per arrivare un pianale a trazione posteriore di medie dimensioni, pensato per la gamma Alfa Romeo ma anche per il Gruppo Chrysler ed in particolare per la sportiva che sostituirà Dodge Challenger (che oggi usa il pianale di Chrysler 300)
Alfa Romeo, una piattaforma a trazione posteriore sviluppata con Chrysler?

Da tempo gli appassionati del Biscione chiedono a gran voce la nascita di modelli a trazione posteriore, caratteristica meccanica gradualmente scomparsa dalla gamma Alfa Romeo ma rimasta impressa nel cuore di tanti e nella tradizione del brand. Secondo alcune indiscrezioni, l’arrivo di un pianale spinto dagli pneumatici posteriori non è così distante: pare che Fiat S.p.A. stiano mettendo a punto, insieme al Gruppo Chrysler, una piattaforma di medie dimensioni, pensata per Alfa Romeo ma anche per modelli statunitensi. Calmate l’euforia: non stiamo parlando di notizie ufficiali e quindi il beneficio del dubbio è obbligatorio (a massicce dosi, se si parla di Alfa Romeo, che in questi mesi sta puntualmente dimenticando le promesse).

Pare che tutto nasca dagli Stati Uniti: Chrysler Group sta lavorando all’erede di Dodge Challenger, che sfiderà la nuova generazione di Ford Mustang e la nuova generazione di Chevrolet Camaro (anch’esse in fase di elaborazione). La sportiva ha raggiunto ormai dimensioni molto ampie, anche perchè nasce sulla piattaforma di Chrysler 300, battezzata LY. I tecnici della società, però, per la prossima Dodge Challenger vogliono cambiare registro.

È soprattutto Ralph Gilles a portare avanti questa istanza di cambiamento: il Direttore dello Stile del Gruppo Chrysler vuole sostituire Dodge Challenger riportando in vita dal passato Dodge Barracuda e dando vita ad una sportiva retrò con dimensioni più contenute. Ed ecco che entra in gioco una nuova piattaforma a trazione posteriore: il pianale di Chrysler 300, infatti, non potrebbe essere usato per questo progetto (se davvero approvato) e quindi dovrebbe essere sviluppato un nuovo pianale di medie proporzioni, adatto allo scopo. Siamo in un periodo di contenimento dei costi e di economia di scala: ecco perché la piattaforma a trazione posteriore appena citata potrebbe essere usata anche da Alfa Romeo, per una nuova famiglia di autovetture: quali? Impossibile dirlo per il momento: non sappiamo se sarà la nuova Giulia a calzare per prima questo pianale o se invece lo farà l’erede di Giulietta (non dovrebbe essere l’ammiraglia di segmento E in programma, che pare nascerà sulla piattaforma a trazione posteriore della nuova Chrysler 300, la stessa usata da Lancia Thema e dall’annunciata berlina di segmento E Premium Maserati, con i dovuti adattamenti).

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