ANFIA: le prime misure prese sul caro energia sono insufficienti

Per il settore automobilistico rappresenta un ulteriore fattore di rischio

ANFIA: le prime misure prese sul caro energia sono insufficienti

Dalle prime bozze circolate relative al DL Sostegni, in tema di caro energia, sembra emergere che le misure prese in considerazione del Governo sono congiunturali e non strutturali.

Parliamo di una serie di interventi insufficienti a contrastare l’aumento del costo del gas di oltre sei volte e quello dell’energia elettrica di oltre quattro volte, che impediscono alle aziende di poter soddisfare gli ordini che sono abbondanti anche dall’estero.

L’associazione chiede di intervenire subito come è già successo in Germania e Francia

ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) chiede interventi di forte e immediato impatto come già accaduto in Francia e in Germania.

Nelle misure del decreto in bozza non ci sono riscontri alle proposte avanzate dall’associazione e che riguardano in particolare la cessione della produzione nazionale di gas ai settori industriali per 10 anni con anticipazione dei benefici finanziari dell’anno 2022, la cessione di energia rinnovabile elettrica consegnata al GSE per un quantitativo di circa 25 TWh e trasferita ai settori industriali a rischio chiusura a un prezzo di 50 €/Mwh e l’incremento delle agevolazioni per i settori energia con riferimento alle componenti parafiscali della bolletta elettrica.

ANFIA prosegue dicendo che la criticità principale delle misure è la mancanza di un forte impatto immediato che dia modo di lavorare insieme al governo a un piano più strutturale e di lunga durata.

Per l’intera filiera dell’automotive, a cui gran parte delle aziende ad alta intensità energetica fanno riferimento, è un ulteriore enorme fattore di rischio, oltre a quelli già presenti per l’accelerazione della transizione energetica.

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Notizie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)