Audi RS4 gialla trovata bruciata vicino Treviso, nessuna traccia dei tre banditi
Il bolide delle scorribande nel Nord Est è stato dato alle fiamme
La fuga dell’Audi RS4 gialla ricercata da giorni è finita, ma non quella dei banditi che erano a bordo e che da quasi una settimana sfidano le forze dell’ordine sulle strade del Nord Est italiano. Nella notte l’Audi gialla è stata trovata bruciata nei pressi di Treviso, con i malviventi che, sentendosi braccati, hanno deciso di liberarsene in questo modo. La vettura con targa svizzera, che ricordiamo era stata rubata a Malpensa qualche giorno fa, è stata data alle fiamme in aperta campagna, vicino al torrente Muson, tra i comuni di One’ di Fonte ed Asolo.
Il luogo dove è stata ritrovata la carcassa dell’Audi RS4 gialla utilizzata per le scorribande a folle velocità di questi giorni, fa presupporre che i tre delle banda possano nascondersi nel Trevigiano. A dare l’allarme sono stati alcuni cittadini che verso la mezzanotte hanno chiamato il 112 segnalando un’auto in fiamme. Vigili del fuoco e carabinieri, intervenuti sul posto, hanno constatato che la vettura che stava bruciando era effettivamente l’Audi gialla al centro dell’imponente caccia di questi giorni. Dei tre banditi, al momento, non è stata trovata alcuna traccia.
Nonostante fosse avvolta completamente dalle fiamme, alcuni pezzi di carrozzeria gialla erano ancora distinguibili. Le forze dell’ordine hanno ordinato la rimozione della carcassa della vettura, ponendola sotto sequestro.
Intanto, dopo la foto diffusa su giornali e social network raffigurante tre uomini definiti gli uomini della banda, uno dei tre, un albanese di 32 anni che si è riconosciuto nell’immagine si è presentato spontaneamente in questura a Torino dichiarando la sua innocenza e spiegando che sia lui che gli altri due uomini con lui nella foto sono estranei ai fatti. Le altre due persone, conosciute dal 32enne, sono due albanesi che, ha spiegato, oggi si trovano in Albania e uno sarebbe anche detenuto. Sull’uomo che si è presentato in questura pendeva un decreto d’espulsione perché senza permesso di soggiorno, in attesa di essere espulso è stato trattenuto al Cie di Torino.
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