Auto elettrica, l’ad di Stellantis Tavares: “È imposta dai governi nazionali”

Perplessità sulla scarsa accessibilità economica per tutti

Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, non usa giri di parole per definire la transizione alla mobilità elettrica come una decisione presa a tavolino dall’alto e in alcuni casi imposta dai governi nazionali.

Intervenendo ad un evento di Automotive News, Tavares ha spiegato l’attuale “non economicità” del mercato dei veicoli elettrici affermando: “Se offri una mobilità pulita accessibile solo agli acquirenti più abbienti, non avrai un impatto significativo sulle emissioni di carbonio. È difficile vendere un’auto a batteria da 30.000 euro quando le persone possono acquistare il corrispondente modello tradizionale a metà prezzo”.

Crisi delle forniture di semiconduttori

Mantenere accessibile i veicoli elettrici alla gran parte delle persone e non solo ai più abbienti è fondamentale per dar vita a un passaggio energetico efficace e sostenibile anche economicamente per il mercato. Altro problema imminente per l’industria dell’automotive è quello legato alla carenza di semiconduttori che sta mettendo in grossa difficoltà i costruttori di auto costretti a rivedere i piani di produzione, come ribadito dallo stesso Tavares: “Più a lungo durerà la crisi dei chip, più difficile sarà sostenere l’attuale modello di business dell’industria automobilistica”. 

Rincari dei prezzi delle materie prime

In casa Stellantis si prevede un peggioramento della crisi dei chip fino a giugno per poi andare verso un progressivo miglioramento nel secondo semestre dell’anno, anche se non sono escluse ripercussioni sulla produzione pure per il 2022. Al problema della carenza dei semiconduttori se ne aggiunge un altro, sottolineato da Tavares, quello dei forti rincari nei prezzi delle materie prime, un fattore che potrebbe pesare sempre di più sui conti delle Case automobilistiche nei prossimi mesi. 

Guida autonoma non sarà mai “totale”

Anche l’avvento della guida autonoma, nella sua accezione più radicale, non convince del tutto l’amministratore delegato di Stellantis che a tal proposito ha dichiarato: “Il passaggio verso questo tipo di soluzione non prenderà mai il sopravvento completamente, dal momento che ci sarà sempre spazio per il piacere di guida”. Tavares ha poi accennato all’attenzione, anche sotto il profilo delle risorse e degli investimenti, che il Stellantis fornirà ad alcuni dei suoi marchi: “All’interno del nostro gruppo c’è spazio per tutti e in particolare anche per i tre brand premium come Alfa Romeo, Lancia e anche DS dal momento che si tratta di marchi che sono perfettamente complementari”.

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