BMW e Baidu divorziano sulla guida autonoma
I test sulla nuova tecnologia sono durati circa un anno
BMW e Baidu, dopo circa un anno di matrimonio, chiedono il divorzio. Il costruttore tedesco di vetture premium e il motore di ricerca cinese hanno difatti voluto consensualmente annunciare la fine del loro rapporto di collaborazione sulla guida autonoma iniziato sul finire del 2015. I due colossi avevano stipulato una partnership che potesse fornire validi risultati sulla tecnologia della guida autonoma da proporre a breve/medio termine sulle vetture bavaresi. Ma di fatto non se ne farà più niente, o meglio, ognuno continuerà per la propria strada.
A sancire il divorzio tra i due protagonisti le diverse opinioni sul programma di sviluppo della tecnologia a guida autonoma: il CEO della divisione cinese di BMW, Olaf Kastner, ha difatti affermato al riguardo che “abbiamo realizzato che la velocità di sviluppo e le idee delle due aziende sono leggermente diverse” in quanto mentre BMW faceva riferimento a modelli dotati della guida autonoma non prima del 2021, Baidu aveva intenzione di lanciare sul mercato le prime vetture nel 2018.
Purtroppo le diverse tempistiche dichiarate dai due attori principali sono state reputate inconciliabili con la continuazione comune del progetto sulla guida autonoma pertanto la sperimentazione delle Serie 3 GT dotate di apparecchiature specifiche per lo scopo è stata abbandonata. Tuttavia, la non riuscita partnership sul fronte della guida autonoma, non andrà ad inficiare in ogni caso i rapporti già esistenti tra BMW e Baidu: il costruttore bavarese infatti continuerà ad avvalersi sulle sue vetture delle mappe stradali utili alla navigazione fornite dal colosso cinese.
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