Citroen Berlingo, le origini: quando la monovolume si fece bolla [FOTO]
Nato da un'idea di Bertone
Il Citroen Berlingo come lo conosciamo oggi affonda le sue radici al Salone di Parigi del 1996, quando venne presentato al pubblico un inedito prototipo che, insieme ad altri due, affiancava il Berlingo in versione furgone. Si trattava del Berlingo Bulle, ovvero bolla, un nome che ne sottolineava la forma rotonda e sferica tanto della carrozzeria, in particolar modo nel posteriore e nelle fiancate, quanto quelle che caratterizzavano gli interni.
Forme arrotondate
Il Citroen Berlingo Bulle nacque da un’idea di Bertone, poi sviluppata e messa a punto dal centro stile Citroen con l’intento di dar vita a un nuovo tipo di veicolo in grado di essere una spaziosa monovolume o un capiente e versatile veicolo commerciale. Realizzato dalla carrozzeria Heuliez per conto di Citroen, Berlingo Bulle offriva quattro ampie portiere ed un portellone posteriore, interni in pelle dal design arrotondato, proprio come rotondi erano i poggiatesta e perfino i fari anteriori e posteriori. La Bulle si apprezzava soprattutto salendo a bordo, dove si percepivano l’ariosa spaziosità, la gradevole sensazione di comfort e la grande sicurezza assicurata dalla robustezza dell’insieme.
Vocazione da tuttofare
La Bulle, come le altre due concept che lo affiancarono a Parigi nel 1996, il Berlingo Grand Large ed il Berlingo Coupé de Plage, rimase sempre allo stadio di sperimentazione. Nonostante questo, già da lì consolidò la propria vocazione di veicolo adatto a far tutto: dal trasporto di oggetti anche molto ingombranti ai lunghi e confortevoli viaggi di tutta la famiglia. Una vocazione che ha portato fino ad oggi con la terza generazione del modello del Double Chevron.
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