Citroën C4 Aircross: prova su strada

Perfetta per famiglia e città, ma anche pronta a "evadere" con stile

Proprio come nelle fiabe, c’erano una volta i suv grandi grossi e “cattivi”, che facevano tendenza, ma che erano poco pratici, bevevano alla grande ed erano odiati dagli ambientalisti e dai politici, per il loro essere poco “politically correct”. E così, dopo un po’, arrivarono numerosi “i buoni”, a mettere tutti d’accordo: ovvero i crossover, anche detti compact utility vehicle, che conservano l’aspetto da suv, da dura, ma che grazie alle dimensioni compatte sono molto più user friendly e allo stesso tempo molto più rispettosi dell’ambiente. Uno degli ultimi arrivati tra “i buoni”, che stanno via via sostituendosi nelle preferenze degli italiani alla classica berlina tradizionale, è la C4 Aircross, figlia della joint venture tra il gruppo Psa e Mitsubishi. Dunque l’obiettivo di Citroën è quello di farsi “largo” in questo segmento delle suv compatte, che è in continua crescita, tanto da essere uno dei pochissimi a far segnare stabilmente segno più, a dispetto della crisi. Le C4 Aircross che abbiamo potuto guidare lungo le strade nei dintorni di Lione sono state la 1.6 HDI da 115 Cv 4×2 e il 1.8 HDI da 150 Cv 4×4, la prima in allestimento “Seduction” e la seconda nell’allestimento top di gamma “Exclusive”.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Stile: accattivante e muscoloso, sembra quasi una DS

Il design di questa C4 Aircross si presenta moderno, aggressivo e scultoreo, ma anche perfettamente in linea con i canoni stilistici della casa francese. Per di più, a dispetto della “base comune”, le differenze rispetto all’Asx sono davvero notevoli, tanto da risultare parecchio più “elegante e importante”: un’estetica così non avrebbe sfigurato neppure su una vettura della gamma Ds. Il frontale è caratterizzato dall’ormai classica mascherina con il doppio Chevron che si prolunga sin sui fari, che hanno un taglio aggressivo verso il frontale e squadrato e rassicurante verso la fiancata, dove si raccordano alla perfezione con la linea del passaruota. Nel paraurti troviamo poi una grande presa d’aria centrale e due feritoie ai lati, con l’immancabile striscia di Led, in stile Ds3, a rendere il tutto ancora più personale ed accattivante. Guardando la fiancata invece, a dispetto della lunghezza contenuta, di soli 434 cm, risaltano le forme molto scultoree e robuste, grazie ai parafanghi squadrati, alla linea di cintura piuttosto alta e alle “ruotone” con i bellissimi cerchi in lega da 18”, presenti su entrambe le vetture provate. Davvero originale e “stilosa” è poi la soluzione adottata per il montante posteriore, che va a collegarsi direttamente con il lunotto, interrompendo la linea che scende giù dal tetto. In coda si apprezzano i vistosi fari a “L” rovesciata, che hanno il pregio di far apparire la vettura più larga e più “seduta” sulla strada, conferendo, anche alla coda, una piacevole sensazione di robustezza. C’è poi un aggressivo spoiler sul lunotto posteriore, che sta lì a sottolineare il dinamismo, a cui la C4 Aircross sembra non voler per nulla rinunciare.

Plancia e posizione di guida: è evidente l’intervento dei francesi

Appena saliti a bordo basta dare una rapida occhiata ai rivestimenti ed alle finiture per apprezzare lo sforzo dei progettisti di Citroën di realizzare un abitacolo più raffinato ed appagante rispetto a quello dell’Asx. Basta sfiorare, ad esempio, il morbido rivestimento della plancia e dei pannelli porta per rendersene conto. Soltanto alcuni dettagli meno in vista, come le plastiche un po’ rigide della parte bassa della plancia e i tasti dell’alzavetro non illuminati, tradiscono la parentela con la meno raffinata Mitsubishi. La plancia, nel complesso, grazie al trattamento “black cosmos” nero lucido del cruscotto, degli inserti sul volante e del pannello porta, ha un aspetto decisamente curato, quasi “lezioso”. Sulla console centrale era presente, su entrambe le vetture in prova, lo schermo touchscreen del sistema di infotainment e del navigatore, che comprende anche l’hard disk integrato, per poter salvare la propria musica, e la telecamera posteriore, tanto utile e comoda al momento di fare manovra. Più in basso troviamo invece i tre comandi circolari del clima, mentre sul tunnel centrale, nelle vetture a trazione integrale, si nota la manopola per selezionare le tre differenti modalità di guida: 2wd, 4wd, lock. L’abitacolo della “Exclusive” rispetto a quello della “Seduction” era reso poi ancora più appagante e lussuoso grazie ai bei sedili in pelle e al display ad alta definizione del cruscotto, che rimpiazza quello, dalla grafica un po’ scialba, dell’allestimento inferiore. La posizione di guida, come in tutti i crossover, è piacevolmente rialzata e garantisce un’ottima visibilità, mentre il sedile è accogliente per tutte le taglie.

Abitabilità e bagagliaio: il passo lungo fa sentire i suoi benefici

Il passo di questa C4 Aircross, sorprendentemente, è identico a quello della ben più lunga C-crosser e ciò non può che comportare dei benefici in termini di abitabilità. L’abitacolo, reso davvero luminoso dal grande tetto panoramico, presente su entrambe le vetture, è quindi accogliente anche per 5 persone, dato che lo spazio non manca, specialmente quello in altezza e quello per le gambe dei passeggeri posteriori. Il bagagliaio invece, con i suoi 442 litri, ha una capacità ai vertici della categoria. Inoltre ha una forma regolare ed è ben sfruttabile. Ovviamente lo schienale posteriore con frazionamento 60-40 può essere anche ribaltato per aumentare ulteriormente lo spazio per i bagagli.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Più turistica e paciosa la 1.6, più briosa invece la 1.8

L’obiettivo dichiarato dei progettisti era quello di offrire, a chi si mettesse al volante, un piacere di guida del tutto paragonabile a quello di una “berlina tradizionale”, e pertanto gli uomini di Citroën sono intervenuti sull’assetto, con tarature specifiche, appositamente parametrate sui gusti dei propri clienti “tipo”. Su strada, entrambe le vetture si fanno apprezzare per l’ottimo comfort, grazie alla buona silenziosità di marcia (ad orecchio la 1.6 HDI è un pelino più silenziosa), e all’ottimo assorbimento delle sconnessioni, sempre ben filtrate dall’assetto piuttosto morbido. Nell’uso cittadino quindi il comportamento è davvero esemplare, grazie appunto alle dimensioni compatte, che non mettono mai in apprensione, e all’ottimo comfort di marcia di cui parlavamo prima. Nelle soste ai semafori si apprezza poi il funzionamento dello start&stop, davvero eccellente: lo spegnimento e la riaccensione del propulsore avvengono nella totale assenza di qualsiasi vibrazione.

Ovviamente la C4 Aircross non è una vettura pensata per “emozionare” tra le curve, ma il suo comportamento, anche spingendo un po’, rimane sempre molto composto, grazie anche al passo lungo, che contribuisce a garantire una stabilità a prova d’errore. Anzi, vi diremo di più: quando si guida “allegri”, con la 1.8 HDI, c’è addirittura del margine per divertirsi un po’. Infatti, se con la 1.6 HDI non appena si forza un po’ il ritmo emerge un rollio piuttosto accentuato, la 1.8 HDI sguscia via più agile tra una curva e l’altra, grazie all’assetto un po’ meno cedevole. Intendiamoci, stiamo ovviamente parlando di differenze piuttosto sottili, che emergono soltanto adottando una guida “sportiva”. Lo sterzo, dotato di servoassistenza elettrica, è piuttosto progressivo e pronto nella sua azione, restituendo un feedback un po’ artificiale, ma comunque buono, di ciò che sta accedendo alle ruote. Il cambio della 1.8 HDI ci è piaciuto di più rispetto a quello della 1.6 HDI: se il primo aveva degli innesti sempre precisi e ben spaziati, sulla 1.6 abbiamo notato qualche impuntamento di troppo, che giustifica la mezza stella in meno nelle nostre pagelle. Nulla da dire invece sui freni, che svolgono egregiamente il loro lavoro. Durante il nostro test, con la 1.8 HDI 4×4, siamo pure entrati “clandestinamente” in un terreno dove c’erano dei lavori con delle ruspe e dove, data la pioggia abbondante caduta durante la notte, il fango non mancava di certo: inserita la modalità “lock” abbiamo potuto notare come la vettura si destreggi per bene anche in queste condizioni di aderenza precaria, con la spinta che viene ripartita sulle 4 ruote motrici, garantendo una buona trazione. Dunque siamo convinti che, anche sulla neve, questa C4 Aircross, con un bel paio di gomme invernali, vada alla grande. Su asfalto, invece, non emergono differenze apprezzabili tra quando si guida in modalità 2wd e 4wd. Soltanto in uscita di curva, e disinserendo l’elettronica, è possibile avvertire la maggiore trazione offerta dalle ruote posteriori “che spingono”.

Motore e prestazioni

Con entrambi i motori la C4 Aircross va benone grazie alla coppia, abbondante in entrambi i casi: 280 Nm con overboost in funzione per la 1.6 HDI da 115 Cv e 300 Nm per il 1.8 HDI da 150 Cv. Proprio questo valore di coppia così simile rende la guida ugualmente piacevole in entrambi i casi, grazie ad una spinta sempre corposa, proprio quando serve nella guida di tutti i giorni, ovvero da poco sotto i 2000 giri/min. La differenza di potenza tra i due propulsori emerge soltanto quando si “spinge” a fondo, per cercare lo sprint, con il 1.8 HDI che ha una maggiore propensione ad allungare. A conferma di quanto detto fin ora, le prestazioni dichiarate sono davvero molto simili, dato che entrambe accelerano da 0 a 100 km/h in 10,8 secondi (in versione 4×2). Per quel che riguarda la velocità massima, la 1.6 HDI si ferma a 182 km/h, mentre la 1.8 HDI arriva invece fino ai 200 km/h.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

La 1.6 HDI è la più parsimoniosa tra le crossover

La C4 Aircross 1.6 HDI 4×2 può vantare un primato che di questi tempi farà davvero piacere a chi ne sta valutando l’acquisto: con emissioni di soli 119 g/km di Co2, ed un consumo medio di soli 4,6 litri/100km nel ciclo misto, è infatti la più ecologica e parsimoniosa della categoria. Anche la versione 1.8 HDI si accontenta di poco gasolio, ma ovviamente le richieste di carburante sono un po’ maggiori: la media sul ciclo misto è di 5,4 litri/100km. Questi risultati sono stati ottenuti grazie all’adozione di dispositivi appositamente pensati per massimizzare le percorrenze, offerti di serie su tutti i modelli, come lo start&stop evoluto, l’alternatore che recupera l’ energia in fase di frenata, ed il servosterzo elettrico che si attiva soltanto in movimento. Il prezzi di listino partono dai 23.200 € richiesti per la 1.6 benzina Attraction, mentre per la versione a gasolio 1.6 HDI 4×2 la base di partenza è 25.200 €. Per potarsi a casa la 1.8 HDI ci vogliono invece almeno 29.000 €, ma qui si parte direttamente dall’ allestimento “Seduction”. La dotazione di serie è già ampiamente “completa” a partire dall’allestimento intermedio, mentre la Exclusive, al necessario, aggiunge anche il superfluo, che tanto “appaga” quando si parla di auto. L’allestimento Seduction offre infatti di serie: clima automatico, accensione automatica dei tergi e dei fari, cruise control, airbag frontali, laterali, a tendina e al ginocchio lato conducente, fari fendinebbia, radio cd con lettore Mp3, presa Rca, Usb e vivavoce Bluetooth, i Led anteriori e il rivestimento misto pelle dei sedili. L’allestimento Exclusive, a quanto già elencato, aggiunge tra gli altri: i fari allo xeno, i cerchi in lega da 18” e la funzione keyless access&start.

In conclusione

Quale sceglieremmo? Beh, per quel che riguarda la trazione, dipende molto dal tipo di utilizzo che pensate di fare della vettura: se siete certi che la utilizzerete solo ed esclusivamente su asfalto, allora, la razionalità suggerisce la 4×2, che vi consentirà di risparmiare qualcosa in termini di prezzo d’acquisto e di consumo. Se invece siete abituè di settimane bianche o gite in campagna la versione 4×4 può essere la scelta “giusta”, grazie al suo sistema di trazione integrale “à la carte”, che vi consentirà di destreggiarvi su ogni tipo di terreno. Per quel che riguarda la motorizzazione? Anche qui entra in ballo la razionalità: considerando le condizioni del traffico, i limiti di velocità, i consumi inferiori e così via, la scelta cade inevitabilmente sul più piccolo 1.6 HDI, che nell’utilizzo di tutti i giorni, a conti fatti, non comporta nessuna rinuncia in termini di piacere di guida rispetto al più potente 1.8 HDI. Se invece avete il piede pesante e volete un motore più prestazionale, che sia in grado di garantirvi una maggiore riserva di potenza, opterete per il 1.8 HDI e sappiate che non è affatto una scelta da biasimare, anzi tutt’altro, specialmente in considerazione dell’assetto più rigido rispetto a quello della 1.6 HDI, che vi permetterà di sfruttare al meglio la maggiore cavalleria e di godervi maggiormente la guida sui percorsi tortuosi.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Design riuscito, consumi particolarmente contenuti per la 1.6 HDI e buon comfort di marcia.Qualche dettaglio di finitura sottotono rispetto alla qualità generale, grafica “poco accattivante” del display sul cruscotto della 1.6 HDI.

Le Pagelle di Motorionline

Citroën C4 Aircross 1.6 HDI

[xrrgroup][xrr label=”Motore:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Ripresa:” rating=”4/5″ group=”s1″] [xrr label=”Cambio:” rating=”3.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Frenata:” rating=”4/5″ group=”s1″] [xrr label=”Sterzo:” rating=”4/5″ group=”s1″] [xrr label=”Tenuta di Strada:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Comfort:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Posizione di guida:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Dotazione:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Qualità/Prezzo:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Design:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Consumi:” rating=”5/5″ group=”s1″ ] [/xrrgroup]

Citroën C4 Aircross 1.8 HDI

[xrrgroup][xrr label=”Motore:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Ripresa:” rating=”4/5″ group=”s1″] [xrr label=”Cambio:” rating=”4/5″ group=”s1″] [xrr label=”Frenata:” rating=”4/5″ group=”s1″] [xrr label=”Sterzo:” rating=”4/5″ group=”s1″] [xrr label=”Tenuta di Strada:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Comfort:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Posizione di guida:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Dotazione:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Qualità/Prezzo:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Design:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Consumi:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [/xrrgroup]

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Notizie

Lascia un commento

11 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • davide ha detto:

    Ma perchè invece di realizzare un trattore che offre un piacere di guida del tutto paragonabile a quello di una “berlina tradizionale”, Citroën non tornano a produrre delle vere “berline” eleganti e con una linea da “automobile” come facevano fino a qualche anno fa?
    Non hanno capito che con queste “tamarrate” soddisfano solo un ristretto numero di sfigati?
    Io sono stato un felice proprietario di automobili Citroën, ma con quello che hanno in catalogo ultimamente, non mi vedono più di certo!!

  • karm ha detto:

    perchè purtroppo le berline tradizionali non se le caca più nessuno

  • franco ha detto:

    se il mercato è fatto di persone che chiedono un certo tipo di veicolo, le case si adeguano…se non sei d’accordo, purtroppo, devi rivolgerti ad altre marche che purtroppo seguiranno l’onda del mercato, offrendoti le stesse cose da te definite tamarrate, magari con inferiore qualità…

  • karm ha detto:

    ragazzi diciamoci la verità,le berline tradizionali di fascia medio bassa sono destinate a scomparire..ormai tutti vogliono il crossover o la mpv..

  • Nicola ha detto:

    perchè l’ultima vera berlina favolosa di citroen è stata la bx, una vera nave da crociera! poi un calando. Invece ti dirò che ultimamente trovo veramente accattivanti le nuove DS.. e martedì ho un test drive per questo crossover..
    poi DE GUSTIBUS
    ciao

  • fabio ha detto:

    X NICOLA le navi da crociera ormai sono affondate..è il momento del suv..il mercato li -chiede..le case le producono..
    X DAVIDE permettimi di dire che non è che è proprio un ristretto numero di sfigati a chiedere i suv..ma la maggioranza delle persone!
    detto questo il c4 aircross è proprio bello..

  • GIANLUCA ha detto:

    Per me é bellissima, grande linea!!

  • mitico ha detto:

    mmm..e se mi prendessi direttamente l’ asx?però questa da una maggiore idea di prestigio e lusso..che fare?

  • alberto ha detto:

    mi piace potrebbe essere le mia prossima vettura

  • STEFANIA ha detto:

    IO HO UNA XSARA SW. FANTASTICA PER GUIDA, SPAZIO, DIMENSIONI BAGAGLIAIO SENZA UN ECCESSIVO INGOMBRO ESTERNO . PURTROPPO IN LISTINO NON C’è NIENTE DI SIMILE E ANCH’IO MI STO GUARDANDO ATTORNO ANCHE SE MI DISPIACE ABBANDONARE LA CITROEN DOPO TANTI ANNI.

  • domenico butera ha detto:

    Senza dubbio questa C4 A/C (aircross) arriva, purtroppo nel momento sbagliato visto il calo generalizzato di vendite auto però, va a colmare la mancanza che c’era sul mercato delle suv compatte di bassa cilindrata e con discreta potenza, ma sopratutto dai buoni consumi. Si proprio così, perchè oggi, presentare un bel suv in meno di metri 4,30 moderno ed elegante, con una cilindrata di 1.6 litri con 114 cv dai bassi consumi e con un bel bagagliaio, quindi bollo e assicurazioni a prezzi abbordabili, significa avere una bella carta in più rispetto alla concorrenza e, per dirla francamente quest’auto, bel fatta, dovrebbe facilmente battere l’attuale suv regina delle vendite che c’è sul mercato cioè la nissan qashqai, un’auto dura su strada anche la 2WD, e per averla in versione 4wd devi scegliere la 2000cc e mi sia consentito, ormai è un prodotto vecchio.Per finire, credo che citroen dovrebbe INVENTARSI qualche bell’Idea promozionale di quelle che fanno sballare, per dare una spinta alle vendite di questa bella creatura, per altro nata da un buon seme nel campo delle suv e cioè mitsubishi, una garanzia .
    F/to mimmobutera@alice.it

Articoli correlati

Array
(
)
Nuova Citroen e-C3 vince il premio Ecobest 2024 Nuova Citroen e-C3 vince il premio Ecobest 2024
Auto

Nuova Citroen e-C3 vince il premio Ecobest 2024

La nuova e-C3 è la prima auto elettrica low cost prodotta da Stellantis in Europa
La nuova Citroen e-C3 che è stata svelata ad ottobre da Stellantis ha ottenuto un riconoscimento  importante nelle scorse ore.