DS Automobiles: i 50 anni della SM festeggiati al Salone Rétromobile 2020 [FOTO]

Tre esemplari assieme all'avveniristica DS X E-TENSE

DS Automobiles e DS Héritage ricordano la storica SM, in occasione della rassegna parigina dedicata alle auto d'epoca, in programma dal 5 al 9 febbraio 2020

Tre esemplari di SM, una DS Cabriolet e la futuristica concept DS X E-TENSE, una visione di mobilità del 2035 firmata DS Automobiles, figurano tra le vetture protagoniste al Salone Rétromobile 2020. Si ricordano i cinquant’anni della SM, una delle icone della storica innovazione legata a DS.

Gli esemplari alla manifestazione

I tre modelli di SM presenti alla manifestazione, dal 5 al 9 febbraio, sono precisamente: una SM con carburatore risalente al 1971, una versione Espace by Heuliez sempre del 1971, quindi una terza a iniezione del 1972, come segnalato. Presenti anche una DS Cabriolet introdotta 60 anni fa e la citata DS X E-TENSE, un futuristico prototipo con sola alimentazione elettrica.
L’appuntamento transalpino ricopre nell’occasione uno spazio di 72.000 m² a Paris Expo, Porte de Versailles. La rassegna è accessibile dalle ore 10:00 alle 19:00, mentre mercoledì e venerdì si arriva sino alle 22:00, riprendendo le indicazioni.

La storica SM

Parlando della vettura, si cita il suggestivo progetto “S” risalente agli anni ’60 di Jacques Né, originariamente proiettato verso la 24 Ore di Le Mans. La SM, primo esemplare firmato da Robert Opron dopo il famoso Flaminio Bertoni, fu anche l’ultima realizzazione plasmata a Rue du Théâtre, prima che il centro stile approdasse a Vélizy, come ricordato.
Uno degli aspetti interessanti del progetto riguarda la condivisione delle componenti, figurando su un telaio di DS e definito nelle medesime linee di Quai de Javel. Il modello in scala 1:1, sviluppato sotto la guida del citato Robert Opron e dal team condotto da Jean Giret e Jacques Charreton, prende forma nelle officine di Rue du Théâtre, mentre sotto il cofano figura un nuovo e potente V6 con bancate disposte a 90° realizzato da Maserati.
Un cuore V6 dotato di due alberi a camme in testa per ogni fila di cilindri da 2.670 cc originariamente, seguendo le indicazioni previste in Francia sopra i 16 cavalli fiscali. Il blocco motore in lega risulta lungo 31 centimetri e pesante 140 chilogrammi, accoppiato a tre carburatori Weber a doppio corpo e genera 170 cavalli a 5.500 giri/minuto. Con l’introduzione dell’iniezione elettronica sviluppata con Bosch si arriva poi a 178 cavalli complessivi.
Tra le caratteristiche interessanti si sottolinea la presenza di uno sterzo DIRAVI (per DIrection à RAppel asserVI), sviluppato per essere più rigido e stabile alle alte andature tramite un regolatore idraulico montato all’estremità del cambio, ma anche leggero e funzionale in città. Quindi si ciatno anche: un pedale a forma di fungo destinato alla frenata; due proiettori esterni girevoli a lunga portata e piastre di regolazione che consentono la gestione dei sei fari allo iodio, sviluppati da Cibié avvolti da un vetro Saint-Gobain; una centralina idraulica già in evidenza con DS e del liquido verde LHM impiegato per diverse funzioni tra apparato sospensivo, sterzo, sistema frenante tra quelle indicate. Altrettanto importante la meccanica, visto un assale anteriore a tirante che la differenzia dalla DS.
Il modello fu introdotto al Salone di Ginevra del 1970, catturando l’attenzione per la sua linea distintiva, il telaio abbinato all’ormai nota sospensione idraulica, un interno ricercato con quadranti ovoidali e il citato motore V6.

Foto: DS Automobiles

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