Euro 7: De Meo “Regole non opportune, spero ci sia una revisione”
Il n° 1 di Acea: "Siamo allineati con il Governo italiano"
La transizione energetica è il grande tema del mondo automotive, ma non c’è solamente l’elettrico a tenere banco. Tra un paio d’anni l’UE punta all’entrata in vigore della regolamentazione Euro 7, che rischia di mandare ancora più in difficoltà un settore che già vive un momento complicato. Nonostante gli ultimi segnali di ripresa.
Le parole di Luca De Meo
Sul tema è intervenuto Luca De Meo, presidente dell’Acea (l’associazione dei costruttori europei), criticando con forza questo nuovo regolamento: “Stiamo cercando di dribblare regolamentazioni che consideriamo non opportune e non proporzionali – le sue parole, nel corso del Festival dell’Economia in corso a Trento – La regolamentazione ci distrarrebbe dalla missione di trasformare l’industria, perché metteremmo soldi su cose che non hanno un futuro”.
Secondo il numero del Gruppo Renault, i nuovi limiti sulle emissioni “sono irrealistici”. La speranza è un cambiamento di rotta: “Mi augurerei che ci sia una revisione da parte di UE per modificare l’Euro 7. Siamo allineati con il Governo italiano che ha preso una posizione molto chiara in questo senso e lo ringrazio”.
Lo stop alle auto termiche
L’altro tema caldo è lo stop della vendita delle auto a motore termico dal 2035: “Continuo a chiedere che ci lascino la possibilità di trovare soluzioni. Bisogna ascoltare la gente che sta facendo ricerca e sviluppo, perché ci sono difficoltà tecniche da superare”. Con, in primo piano, la presenza ridotta delle colonnine di ricarica: “L’industria europea dell’auto fino al 2030 sta investendo 250 miliardi in modelli a batteria, ma se non ci sono punti di ricarica la gente non le compra”.
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