Euro 7: ecco le proposte di Bruxelles, in vigore dal luglio 2025
Ridotte le emissioni di NOx e particolato, anche per i camion
Dopo alcuni rinvii, sono arrivate le attese proposte della Commissione Europea sulla normativa Euro 7 per i nuovi limiti alle emissioni. Non solo legate alla CO2, per la quale è stato già deciso l’arrivo a quota zero nel 2035 con lo stop ai motori termici, ma anche ad altri elementi inquinanti, come gli ossidi di azoto o il particolato.
Le nuove norme
Un primo cambiamento importante riguarda l’ambito di applicazione: sinora solamente per auto e furgoni, ma con la nuova normativa riguardante anche gli autobus ed i veicoli commerciali pesanti. Quest’ultimi dovranno ridurre del 56% le emissioni di NOx rispetto all’Euro 6, mentre le vetture ed i furgoni dovranno ridurle del 35%. Inoltre, il particolato dovrà essere tagliato del 13% per le auto e del 39% per gli autobus, mentre le emissioni degli impianti frenanti dovranno venir ridotte del 27%.
I limiti per gli ossidi di azoto dovranno arrivare a 60 mg/km sia per i benzina che per i diesel, così come la normativa Euro 7 regolamenterà anche le particelle ultrafini più piccole, il particolato generato dai freni e la durata delle batterie. Tutti questi limiti dovranno essere rispettati non solamente dai veicoli a combustione interna, ma anche dalle vetture a zero emissioni di CO2. I requisiti Euro 7 dovranno essere soddisfatti fino a 200.000 chilometri o 10 anni di utilizzo.
L’iter e l’entrata in vigore
Questo è solamente il primo passo per arrivare all’entrata in vigore: ora queste proposte dovranno essere esaminate e approvate dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo. La richiesta della Commissione è l’entrata in vigore dal 1° luglio 2025 per auto e furgoni, mentre per autobus e mezzi pesanti dal 1° luglio 2027.
Secondo la Commissione europea, “gli incrementi di costo previsti in relazione alla situazione attuale rappresentano solo una piccola frazione del prezzo totale del veicolo, ovvero tra 90 e 150 euro per auto e furgoni e circa 2.700 euro per camion e autobus”. Ma le case ed i costruttori non concordano e già protestano.
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