Ferrari: la storia dei moderni V12 sulle rare Spyder

Tutti i modelli dagli anni Novanta ad oggi

Menzionati uno ad uno, l'elenco e la relativa descrizione di tutti i modelli Spyder della Ferrari con il motore V12 dagli anni Novanta ad oggi, dalla F50 fino all'ultima nata: LaFerrari Aperta
Ferrari: la storia dei moderni V12 sulle rare Spyder

Ripercorriamo la storia delle rare varianti Spyder della Ferrari dotate del 12 cilindri a V dagli anni Novanta ad oggi, che rendono la Casa di Maranello una delle poche ad essere dotate del caratteristico propulsore ormai in via d’estinzione, con la maggior parte delle case automobilistiche che preferisce deviare su delle piccole unità sovralimentate.

Ferrari F50

Partiamo con la F50. Prodotta dal 1995 al 1997, la Spyder venne creata per festeggiare il 50° anniversario della casa. Costruita in soli 349 esemplari, la vettura sostituiva la F40; il motore fu un maggiorato 4.7 V12 aspirato e derivato dalla 640 F1 del 1989 da 520 CV a 5800 rp/m. Lo stesso motore che, nel 1994, venne montato sulla 333 SP, prototipo di classe WSC (World Sports Car) che ai tempi disputava la serie nordamericana IMSA GT Championship, ripreso a sua volta dalla monoposto di Formula 1 menzionata poco fa. La vettura ebbe anche il tetto rimovibile, soprannominato hard-top.

Ferrari 550 Barchetta Pininfarina

Al Salone di Parigi del 2000, venne presentata ufficialmente la Ferrari 550 Barchetta Pininfarina, ideata per festeggiare i settant’anni dell’azienda torinese. Venne costruita in soli 448 esemplari e dotata di una capote in tela, la vettura derivò dalla 550 Maranello (Berlinetta) e spinta sempre dal 5.5 V12 da 485 CV, ricordando che il motore tornò alla collocazione in posizione anteriore già sulla Berlinetta nel 1996, dopo l’ultimo della 365 Daytona, uscita di produzione nel 1974. Com’è dimostrabile dalle immagini, lo stesso Michael Schumacher eseguì dei giri promozionali sulla Pista di Fiorano.

Maserati MC12

Nonostante non si tratti di una Ferrari, la Maserati MC12 montò il 6.0 V12 della Ferrari Enzo da 630 CV, al posto dei 660 di quest’ultima. Costruita appositamente per competere nel FIA GT, venne realizzata in soli 50 esemplari minimi richiesti dal regolamento per ottenere l’omologazione in classe GT1. In questa versione (GT1) il 6.0 V12 venne elaborato da Maserati Corse sotto la direzione di Giorgio Ascanelli, capace di erogare una potenza di 755 CV a 8.000 rp/m. Il Vitaphone Racing Team di proprietà del pilota tedesco Michael Bartels, fu senza dubbio il migliore interprete della MC12 GT1 che, grazie al pilota factory Ferrari, Andrea Bertolini, vinse il FIA GT dal 2005 al 2010, ricordando che in quest’ultimo anno (2010) il campionato si chiamò FIA GT1 World Championship, composto solo da vettura di tale categoria, escludendo le GT2.

Ferrari 575 Superamerica

Nel 2002 la Ferrari presentò la 575M Maranello, vettura modificata (come esprime la sigla) della 550, caratterizzata da un motore 5.7 V12 da 515 CV, al posto del 5.5 V12 da 485 CV del modello precedente. Tre anni dopo (2005) venne realizzata la 575 Superamerica (vedi foto), prodotta in soli 599 esemplari con la potenza del propulsore portata fino a 540 CV (25 CV in più della 575M). La variante targa possedeva un tetto rigido prodotto dallo stilista Leonardo Fioravanti dotato di pannelli fotovoltaici e vetro termico ad oscuramento autoadattivo.

Ferrari SA Aperta

 

Al Salone di Parigi 2010, in mostra l’edizione limitata a 80 esemplari della 599, sprovvista di tetto e parabrezza abbassato con la capote in tela, dal nome: SA Aperta. Il propulsore montato è lo stesso della GTO (6.0 V12 da 670 CV e 620 Nm di coppia). L’acronimo SA fu utilizzato per omaggiare i designers Pinifarina: Sergio e Andrea.

Ferrari F60 America

Per festeggiare i 60 anni nel mercato statunitense venne prodotta, dalla simbolica cifra di 10 esemplari, la F60 America, dipinta con il Blue Nart (acronimo di North American Racing Team), squadra fondata dall’imprenditore e pilota Luigi Chinetti nel 1958, protagonista per essere stato l’ultimo team a portare a vincere la Ferrari alla 24 Ore di Le Mans nel 1965. Inoltre, Chinetti fu il primo pilota che, assieme a Peter Mitchell-Thomson, portò a vincere la Ferrari la sua prima 24 Ore nel 1949. Il team cessò le attività nel 1982. La F60 America parte dalla base della F12 Berlinetta, con il motore 6.2 V12 da 740 CV.

Ferrari LaFerrari Aperta

L’ultima nata è LaFerrari Aperta. La presentazione ufficiale avverrà al Salone di Parigi del prossimo ottobre, mentre in questi giorni sono state diramate le prime immagini ufficiali. Non è ancora noto in quanti esemplari verrà prodotta questa hypercar (LaFerrari coupè è stata costruita in 499 esemplari) che monta il 6.3 V12 da 800 CV abbinato ad un motore elettrico da 163 CV con delle batterie agli ioni di litio. Il prezzo ed il numero degli esemplari disponibili verranno annunciati al salone parigino.

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