Fiat 500X, una sfida inedita al mondo dei crossover [PROVA SU STRADA]

Al volante della potente versione diesel 4x4 da 140 CV

Abbiamo provato la versione 4x4, alto di gamma del riuscito piccolo Suv nostrano, la Fiat 500X. Attira la curiosità come una supercar grazie ad un look particolarmente riuscito e convince con interni ben curati e particolari Premium. Il cambio 9 marce meriterebbe solo qualche affinamento software per essere perfetto

Fiat 500X – Dopo il nostro primo contatto lo scorso novembre, abbiamo finalmente provato a fondo l’inedita crossover del marchio torinese. Si tratta di una vettura su cui Fiat punta fortissimo, basta vedere lo sforzo mediatico profuso negli ultimi mesi (tra l’altro con uno spot italiano particolarmente riuscito e spiritoso). Non si tratta solo di una 500 vitaminizzata (con una pillola blu, tanto per riprendere il tema di quello spot televisivo), ma di un concetto completamente nuovo. Prima di tutto, forse proprio questa è la novità più importante, il mercato di riferimento per questa Fiat (udite udite) non è l’Italia, perché la 500X è un prodotto globale, che non perde di vista gli elementi più importanti dalle nostra parti, quali il design accattivante, ma si propone anche, ad esempio, per il mercato americano, dove ha debuttato con una campagna pubblicitaria piuttosto massiccia. Ma solo oltre 100 i mercati dove viene venduta questa “simpatica” crossover. L’idea è semplice, quanto potenzialmente vincente: usare un brand forte e di successo come 500, associandolo ad una vettura di un segmento particolarmente strategico, quello dei C-Suv. In realtà la 500X fa qualcosa in più, si posiziona a metà strada tra un segmento B ed un C, cercando di proporsi a due clientele al tempo stesso. Lunga 4 metri e 25, è proprio una via di mezzo tra i 410 cm circa di un Suv compatto (412 una Renault Captur, uno in più la cugina Nissan Juke) ed i 440-450 circa di uno medio. La strada non è nuova, perché ad esempio già Opel Mokka o Mazda CX3 fanno lo stesso, la novità è però rappresentata dalla qualità e dai contenuti, con finiture interne finalmente sopra la media, con dettagli e design particolarmente curati e che non hanno nulla da invidiare alle vetture dei marchi più blasonati. Abbiamo provato una versione alto di gamma, con l’unico motore a gasolio attualmente abbinabile alla trazione integrale, il Multijet II da 2 litri e 140 cavalli, abbinato alla innovativa trasmissione automatica ZF a 9 rapporti (ma si può scegliere anche un classico manuale a 6 marce, risparmiando 2.000 euro). In alternativa la 500X 4×4 è disponibile anche con il più potente benzina MAir 1.4 da 170 cavalli, in questo caso solo con il cambio automatico.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Un raro esempio di stile ben riuscito per una vettura “vitaminizzata”
Fiat_500X_estetica

Negli ultimi anni l’idea di sfruttare dei nomi di modelli di successo nel passato non è certo un’esclusiva di Fiat con la 500, declinata in tre famiglie di prodotti, da 500 e 500C (cabriolet), a 500L (anche in versione allungata “Living” e in allestimento Trekking) ed ora 500X. Altri si sono cimentati con più o meno successo, resta il fatto che quando il marketing si scontra con le esigenze di abitabilità interna ed ingombri esterni, non sempre il risultato è buono, al di là del gusto personale. La nuova “X” è una delle più riuscite operazioni di “vitaminizzazione”, perché se le dimensioni esterne sono copiosamente cresciute (quasi 70 cm in più di lunghezza, oltre 17 di larghezza e 11 in altezza), lei resta slanciata ed aggraziata, ma anche senza perdere troppo di vista l’aspetto della “vera” 500 (cosa che la “L” non fa altrettanto bene). Il designer Roberto Giolito è riuscito nel suo intento grazie a dettagli quali i fari allungati che seguono l’andamento del cofano, ma che mantengono il look tondo e si uniscono ad altri “marchi di fabbrica” della 500 come la mascherina con i baffi cromati. Le fiancate sono pulite, con linee tese e forme muscolose che sono d’obbligo per un crossover moderno. La parte posteriore poi, malgrado le proporzioni decisamente differenti, riesce anch’essa a richiamare il modello originale con dettagli come i gruppi ottici, impreziositi dalla cornice cromata, o l’elemento sempre cromato che racchiude il meccanismo di apertura del portellone. Per strada (o in fuoristrada come nelle nostre foto) la 500X riesce a suscitare molta curiosità, quasi fosse una Supercar. Attira moltissimo gli sguardi, la cosa positiva è che lo fa in modo simpatico e positivo, senza quelle invidie che auto da oltre 100 mila euro spesso si tirano addosso, e i passanti si fermano a guardarla da vicino, spesso ponendoci qualche domanda per avere informazioni e pareri. Mentre facevamo le foto addirittura siamo stati avvicinati da persone che hanno modificato il loro percorso per venire ad osservarla da vicino, questo rende l’idea della curiosità che circonda questo modello di Casa FCA. Pensare poi che sia sviluppata sulla medesima piattaforma della Renegade fa capire che anche oggi, dove sempre più spesso si sente dire che le auto si somigliano un po’ tutte, lo spazio per i designer per progettare qualcosa di nuovo ed originale ancora non manca.

Interni: qualità e stile, un’auto moderna e ben realizzata, con dettagli da fascia alta
Fiat_500X_interni

Forse più che fuori, la 500X stupisce per la qualità percepita al suo interno. Oltre a mantenere lo stile del modello originale grazie al cruscotto sviluppato intorno ad elementi circolari e con una plancia molto verticale, i materiali e le finiture interne sono finalmente di ottimo livello, con la parte alta del cruscotto realizzata in materiale morbido al tatto, che si estende verso il basso quasi ad incorniciare la plancia. Il medesimo gradevole materiale è stato utilizzato anche nella fascia alta delle portiere anteriori, regalando una sensazione a guidatore e passeggero di gran qualità. Ma non è l’unico elemento Premium, perché troviamo anche lo stacco cromatico con particolari che richiamano l’alluminio, intorno al cambio e per le maniglie interne delle portiere, ben abbinate al rigore di cruscotto e plancia scure. Non manca nemmeno l’attenzione alla praticità, cosa che dovrebbe essere d’obbligo per un piccolo Suv, con un doppio vano portaoggetti davanti al passeggero, oppure il doppiofondo ricavabile nel baule posizionando il pannello nella posizione alta (che tra l’altro rende il piano comodamente allineato con la soglia), in alternativa alla posizione bassa con cui si ha tutta la capacità disponibile (350 litri che diventano 1.000 a sedili abbattuti) senza vincoli. La seduta è alta e non si affonda nel sedile, piuttosto consistente e per questo comodo nei viaggi più lunghi. Per cercarle qualche difetto abbiamo trovato migliorabile la ricezione della radio (almeno così ci è parso nella zona battuta della nostra prova) mentre il cicalino del blind corner è davvero molto acuto e fin troppo acceso (all’inizio si rischia un mezzo infarto), ma è escludibile tramite le configurazioni del menù, che consentono di limitare la segnalazione a quelle luminose sugli specchietti, oppure di spegnerla del tutto. Stessa cosa per tutti gli aiuti del pacchetto sicurezza e assistenza alla guida, modificabili da una pratica griglia di selezione all’interno del menu impostazioni.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Paga un po’ la stazza, anche se è gradevole la sensazione di solidità che trasmette
Fiat_500X_suadast

Per la scocca della 500X vengono utilizzati acciai ad alta resistenza di ultima generazione che, a detta di FCA, garantirebbero una rigidità torsionale del 38% superiore ad analoghe vetture della concorrenza. Alla guida di questo esemplare a trazione integrale la sensazione che ci ha trasmesso fin da subito è quella di un’auto dall’ottimo telaio oltre che “granitica”, solida. Questo è buono da molti punti di vista, incluso l’utilizzo in fuoristrada, dove la 500X sembra essere ben ancorata ed inizia a scivolare solo in condizioni estreme, ma si paga da altri punti di vista. Come vedremo i 140 cavalli sono più che sufficienti, ma non ne fanno un fulmine di guerra, e sembra di guidare un’auto ben più pesante e piazzata di una 500 standard. La bilancia parla di 15 quintali circa, oltre il 50% più di una 500 “normale”, ma circa 200 Kg in più anche di una 500L. Nella guida la 500X è piacevole, un buon compromesso tra comfort e precisione, un netto passo in avanti rispetto a modelli del passato e con una taratura delle sospensioni molto buona, soprattutto in abbinamento alla gommatura “monstre” dell’esemplare che abbiamo provato, che monta dei 225/45 R18, Michelin Pilot Sport 3. Si può agire con una manopola sulla console centrale per selezionare una delle 3 modalità, oltre alla Auto troviamo la Sport ed una dedicata al fuoristrada. In Sport anche la strumentazione diventa più aggressiva, con la possibilità di visualizzare un manometro digitale per la pressione del turbo, oppure i “G” di accelerazione longitudinale e trasversale. Spostandosi da un’altra modalità si va ad agire sulla gestione della trazione, della risposta dell’acceleratore e dello sterzo. Sempre 4×4 nelle altre due, in Auto è anteriore di base con l’inserimento della trazione integrale solo all’occorrenza. Normalmente si finisce per abbandonare il comando sulla posizione standard, spostandolo su una delle altre due solo per esigenze specifiche, che possono essere un percorso in fuoristrada o una strada tortuosa dove si vogliano sfruttare tutte le prestazioni dell’auto. Dal punto di vista del comfort e dell’abitabilità interni, forse ancora più importante delle prestazioni per un piccolo Suv, i posti anteriori sono davvero molto comodi, anche dopo aver viaggiato a lungo, un po’ più sacrificati, ma comunque restiamo su un giudizio positivo, quelli posteriori. A conferma della maggior attenzione rivolta a chi siede davanti, anche alcune finiture sono differenziate, con i materiali più pregiati della fascia alta delle portiere sostituiti da plastiche più rigide dietro, oltre a qualche dettaglio che sarebbe migliorabile. Un altro piccolo difetto è dato dalla visibilità posteriore, un po’ sacrificata per la forma e la dimensione del lunotto. Ottima invece l’aerodinamica, con fruscii aerodinamici quasi assenti anche ad andatura autostradale.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Con la trazione integrale e la stazza della “X” i 140 cavalli servono tutti
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Che la 500X sia abbastanza pesante si sente quando si sfruttano tutti i 140 cavalli disponibili. Se vi aspettate accelerazioni da sportiva resterete un po’ delusi, perché i cavalli faticano a scalpitare, o almeno più di quanto non ci si aspetti. Le cose non cambiano di molto nemmeno nella modalità Sport, che sfrutta di più i giri, passando al rapporto successivo solo in zona limitatore. La differenza forse più evidente è che in Auto si parte in seconda, in prima in Sport, anche se viene mantenuta veramente solo per pochissimi frangenti, per poi passare ai rapporti successivi. Il due litri a gasolio eroga 140 cavalli e ben 350 Nm ad appena 1.750 giri, regalando riprese vigorose fin da bassi regimi. Per l’esemplare da noi provato c’era poi la chicca del cambio, uno ZF di ultimissima generazione a ben 9 rapporti, in grado di garantire (almeno sulla carta), prestazioni ed efficienza nettamente migliori del manuale a 6 rapporti. Della possibilità di partire normalmente in seconda, lasciando la prima per utilizzi specifici, abbiamo detto, ma le caratteristiche di questa trasmissione sono davvero degne di nota. Cambiate multiple, possibilità di tenere il regime del motore particolarmente ridotto quando non serve sfruttare tutta la potenza, preservando il consumo, oltre che l’usura delle parti meccaniche, lasciando a chi guida, tramite i paddle al volante (optional da 150 euro a cui però si può anche rinunciare), la possibilità di intervenire manualmente salendo o scendendo di marcia. Il tutto con passaggi fluidi e morbidi da un rapporto all’altro. Sarebbe da pieni voti se non avessimo a più riprese provato lo stesso cambio, ma con la parte di gestione elettronica sviluppata per la gamma di Casa Land Rover ed in abbinamento con un propulsore dalle prestazioni superiori, che forse aiuta a meglio sfruttare questo tipo di trasmissione. Siamo certi che dallo ZF 9 marce si possa “tirar fuori” qualcosa in più (soprattutto in abbinamento ad altri propulsori), sia in prestazioni (lo 0-100 viene coperto in 9,8 secondi sia con questa trasmissione che con il manuale a 6 marce), sia in termini di ottimizzazione delle cambiate. L’abbinata della 500X da noi provata potrebbe essere ancora meno ruvida e rumorosa (rispetto al passato i miglioramenti sono già netti), soprattutto in partenza e nelle manovre da fermo (lo ribadiamo, siamo comunque su livelli molto buoni), e le cambiate sono si dolci, ma si sentono. In alcuni momenti l’impressione è quella che il motore potrebbe digerire senza problemi una marcia in più, a tutto vantaggio dei consumi, ma in questo potremmo essere smentiti, perché difficilmente il pilota fa meglio dell’elettronica in quanto a garantire la migliore efficienza del propulsore. Forse invece con una coppia maggiore, o spostata più in basso, la gestione del cambio lavorerebbe in un altro modo, regalando un piacere di guida ancora più elevato.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

La 500X parte da 17.500 euro, 28.150 per una 4×4 2.0 Mjet 140CV AT9 come questa
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Il dato dichiarato sul consumo in ciclo combinato per la vettura provata è di 5.5 l/100 Km. Nel nostro test siamo rimasti su valori buoni, ma lontani dal dichiarato. In questo i nostri dubbi sulla gestione dello ZF a 9 marce hanno avuto qualche conferma, perché abbiamo rilevato un 14 Km/l ai 130 Km/h autostradali, valore sul quale si è attestato anche il consumo medio a fine prova, con una condotta di guida piuttosto attenta. In città, con continue ripartenze da fermo, il dato si avvicina anche ai 10 con un litro. Scegliendo un allestimento della 500X privo della trazione integrale siamo certi che si potrebbe fare meglio, la 1.6 Mjet 120CV 4×2, ad esempio, ha un dato dichiarato inferiore di quasi il 30% (4,1 l/100 Km). La 500X è a listino al momento con 2 propulsori a benzina: l’1.6 litri da 110 cavalli e l’1.4 MAir in due step di potenza, 140 e 170 cavalli (il top da 170 cavalli è l’unico abbinato con la trazione 4×4 e lo è obbligatoriamente) e 3 a gasolio: 1.3 da 95 cavalli, il millesei da 120 ed il duemila da 140 cavalli da noi testato, disponibile in allestimenti sia 4×2 che 4×4. Si può scegliere in due configurazioni estetiche, City Look oppure la Off-Road Look di questa prova, con la seconda riservata per le motorizzazioni top di gamma, mente la City è l’unica con il più piccolo Mjet da 95 cv. Noi la sceglieremmo in un allestimento 4×2 e senza il cambio ZF a 9 marce, per contenerne prezzo e consumi, ma senza rinunciare alle migliori doti dalla 500X, a nostro avviso un’ottima auto che segna il nuovo corso di Casa FCA con un balzo in avanti, soprattutto in quanto a qualità. Si parte da 17.500 euro, scegliendo una motorizzazione al top, magari abbinata alla trazione integrale e ad un allestimento ricco si può sforare però quota 30.000.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Look riuscito ed interni di qualità, un buon prodotto anche alla guida.La stazza si fa sentire con l’esigenza di motorizzazioni potenti per garantire prestazioni di livello ed i prezzi salgono, insieme al consumo. Gestione del 9 marce automatico migliorabile.

Fiat 500X: la Pagella di Motorionline

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Foto del test con fotocamera Full-Frame Mirrorless Sony A7 con obiettivo FE F3,5-5,6 OSS da 28-70mm

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1 commento

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  • Tekk ha detto:

    Bella macchina, peccato che per le nostre esigenze famigliari sia un po’ piccola, specie nei sedili posteriori e nel baule, altrimenti avrei comprato questa invece della comunque ottima e comoda 500L trekking.

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