Fisker: la cinese Wanxiang si aggiudica l’asta per l’acquisizione della Casa costruttrice americana
Il marchio californiano vola verso una nuova vita
L’asta per l’acquisizione della Fisker ha visto trionfare il gruppo cinese Wanxiang, il quale con un’offerta di 149,2 milioni di dollari, l’equivalente di 109 milioni di euro, ha potuto quindi mettere le mani sul marchio e sulla tecnologia sviluppata dal fallito costruttore americano.
Si conclude così quindi l’ultimo capitolo della breve storia della Karma la berlina sportiva, tanto bella quanto commercialmente difficile e tormentata. Tormentata è stata anche la vicenda della cessione del marchio e di quant’altro era rimasto dell’azienda californiana; l’acquisizione da parte della holding Hybrid Technology sembrava ormai definita, quando l’investitore cinese ha deciso di rilanciare con un’offerta più alta, rimettendo tutto in discussione.
Un’asta all’ultimo dollaro è stata quindi la disputa finale che, come abbiamo anticipato in apertura, ha visto vincere il gruppo cinese. Con l’acquisizione della Fisker, Wanxiang ha definito e completato un progetto bene articolato; già da tempo il gruppo d’investimento asiatico ha messo le mani sulla A123 System, azienda produttrice di batterie al litio e principale fornitore di accumulatori per le vetture Fisker.
Il futuro della Fisker come costruttore d’auto adesso è tutto da riscrivere; Wanxiang ha assicurato di volere riprendere presto la produzione della Karma e di essere pronta a sviluppare un nuovo modello di auto elettrica di piccola taglia. Attendiamo quindi l’evoluzione di questo progetto, speranzosi che la Karma conosca finalmente il successo commerciale che merita.
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