Green Pass: le date per l’addio all’obbligo del certificato verde

Il calendario per il ritorno alla normalità in Italia

Green Pass: le date per l’addio all’obbligo del certificato verde

Ci avviciniamo alla data del 31 marzo, quando finirà lo stato d’emergenza in Italia, dopo oltre due anni dall’introduzione con l’inizio della pandemia. Nei prossimi giorni, il Governo stilerà un calendario per eliminare progressivamente tutte le restrizioni attualmente presenti, come già annunciato da alcuni esponenti nei giorni scorsi.

Stop all’aperto, nei trasporti e nei negozi

Già dal prossimo 1° aprile, secondo le indiscrezioni di questi giorni, non servirà più il Green Pass per le attività all’aperto, compresi bar e ristoranti. Lo stesso è atteso anche per hotel, strutture ricettive musei e mostre, per favorire la ripresa del turismo per le festività di Pasqua (17 aprile).

Il Green Pass rafforzato non servirà più nemmeno per i trasporti, anche su quelli locali. Dunque, tornerà ad essere libero a tutti l’accesso a bus, tram, metropolitane e treni. Per i mezzi a lunga percorrenza, come navi e aerei, potrebbe comunque essere richiesto un tampone negativo, per chi non ha completato la vaccinazione.

Lo scorso 1° febbraio era stato introdotto il certificato verde per una lunga categoria di negozi, attività commerciali, uffici pubblici e privati. Se verranno confermate le notizie, dal 1° aprile non sarà più necessario e nel gruppo rientreranno anche gommisti, officine auto e concessionarie.

Stop al chiuso

Lo step successivo arriverà il 1° maggio, quando il Green Pass non sarà più necessario per accedere alle attività al chiuso: dai bar ai ristoranti, dagli eventi sportivi ai congressi, passando per i concorsi pubblici.

Potrebbe essere la stessa data anche per la fine del certificato per andare a lavoro, mentre dal 15 giugno scadrà anche l’obbligo vaccinale per medici, infermieri, insegnanti e forze dell’ordine, oltre che per tutti i lavoratori over 50.

Mascherine

L’obbligo di mascherine all’aperto è già stato tolto da alcune settimane, mentre dal 1° maggio potrebbe venir tolto per gli eventi all’aperto, compresi stadi e concerti. Un mese più tardi, invece, dovrebbe decadere definitivamente, anche sui trasporti e agli eventi al chiuso. Potendo così ritornare all’attesa normalità.

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