Incidenti Italia 2020: il lockdown fa crollare sinistri, morti e feriti
Oltre il 25% in meno, ma è 'merito' delle restrizioni
I primi nove mesi del 2020 hanno fatto crollare incidenti e vittime della strada, secondo quanto spiegato da Aci (Automobile Club d’Italia) sulla base dei dati Istat. C’è stato un calo del 29,5% degli incidenti con lesioni, del 26,3% dei morti e del 32% dei feriti. Numeri di rilievo, ma purtroppo non dettati ad una maggiore educazione stradale. Il motivo è il lockdown e le misure restrittive contro la pandemia da Covid-19.
Da luglio i numeri sono peggiorati
Se si limita l’osservazione al periodo gennaio-giugno 2020 le diminuzioni sono più accentuate, pari a circa il 34% per le vittime e a quasi il 40% per incidenti e feriti. Nel trimestre luglio-settembre 2020, cioè quando sono state allentate le misure e c’è stata libertà di circolazione in tutta Italia, l’incidentalità è andata in ripresa, con cali più contenuti rispetto allo stesso periodo nel 2019.
“Il periodo di lockdown imposto dai decreti governativi per contenere la diffusione dei contagi – si legge nel comunicato – ha determinato il blocco quasi totale della mobilità e della circolazione da marzo a maggio inoltrato, influendo in maniera determinante sul fenomeno dell’incidentalità stradale”.
L’Italia non raggiunge l’obiettivo 2020
Questi numeri non sono sufficienti, tuttavia, per raggiungere l’obiettivo dell’Unione Europea di riduzione delle vittime per il periodo 2010-2020, cioè il 50% in meno di morti sulle strade in dieci anni. Con questi dati, i decessi sono scesi del 43,1% rispetto al 2010 e del 66,4% rispetto al 2001. Numeri sicuramente incoraggianti, ma servirà ancora lavorare molto sulla sicurezza e sull’istruzione stradale per un’ulteriore riduzione.
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