Incontro Fiat-Governo: nonostante la conferma di Marchionne, è sempre polemica

Della Valle attacca, l'ad del Lingotto lo zittisce e blinda Alfa Romeo

L'incontro tra Fiat e Governo non avrebbe portato i frutti sperati. Continuano le polemiche, sia da parte sindacale che da parte industriale, con Della Valle e Marchionne che si rispondono punto su punto
Incontro Fiat-Governo: nonostante la conferma di Marchionne, è sempre polemica

Il weekend del grande incontro tra la Fiat e il Governo Monti è passato, ma sembra che nessuno sia veramente contento di com’è andata. Nonostante il comunicato stampa congiunto diramato da Palazzo Chigi, sindacati e altri rappresentanti del’industria italiana si sono espressi in maniera molto pessimista riguardo alla situazione del Lingotto.

Particolarmente feroce è stato Diego della Valle, che intervenendo all’Università Bocconi ha aperto il fuoco nei confronti della Fiat. «Bisogna stare meno a sentire – ha spiegato – questi improvvisati della Fiat che vogliono venirci a raccontare che in Italia non conviene più fare automobili. […] Vogliono spiegare a noi imprenditori seri che non si può innovare in tempo di crisi e non si possono fare nuovi prodotti, mentre noi resistiamo solo perché innoviamo. Qualcuno in maniera molto elegante venerdì scorso con un comunicato stampa ha detto che non avrebbe rispettato più nulla: vorrei chiedere loro se trovano elegante questo modo di fare

Sergio Marchionne, saputo di queste dichiarazioni, non le ha mandate certo a dire. «Non parliamo di gente che fa borse, io faccio vetture. Quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo, noi non ci facciamo nemmeno una parte di un parafango. La smetta di rompere le scatole.» Risposta dura ad affermazione dura, anche se ormai questo genere di diatriba, da una parte e dall’altra, sembra sempre più sterile e sempre meno produttiva.

«Confermo l’impegno della Fiat verso questo Paese. La verità è che non siamo malati. La Fiat nel suo insieme è sana e in ottima forma – ha affermato l’ad del Lingotto – Il governo deve fare la sua parte per rimuovere quelle zavorre che stanno ancorando il nostro Paese al passato. La nostra non e’ una competizione politica, non siamo a caccia di voti, non organizziamo ne’ partecipiamo a raduni elettorali o feste in maschera. Non siamo un movimento populista con baci, abbracci, foto di gruppo da Vasto. Soprattutto non esprimiamo opinioni su argomenti che non conosciamo. Siamo soltanto noi sui mercati, a gestire un rapporto ruvido e difficile

E sulla possibilità di vendere Alfa Romeo alla Volkswagen? «Se vogliono veramente concorrere, se ne vadano su circuiti di Formula 1 e poi ce la vediamo lì. L’Alfa Romeo non gliela do! Che vadano a riparare i problemi loro altrove, hanno un grandissimo problema con la Seat, se lo vadano a risolvere con le forze loro.» Come dire, non è più tempo di diplomazia. Nel frattempo, però, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, hanno convocato i sindacati per mercoledì alle 10.30 per “un incontro sulle problematiche del gruppo Fiat”.

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1 commento

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  • wwanasia ha detto:

    Marchionne e di una volgarità mentale palese, imbarazzante.
    Della Valle ha detto solo verita.
    Povera industria Italiana !Poveri oparai!
    Alla vw , il marchionne l’avvrebbero gia mandato a casa !

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