Lancia Flavia: prova su strada

Figlia della tanto discussa unione tra Lancia e Chrysler, la Flavia, nome glorioso del passato della casa italiana, è la reincarnazione della 200 cabrio, spiderona americana lunga quasi 5 metri. Ed è un’auto che va capita: c’è una cosa per la quale è pensata, e che le riesce meglio di tutte le altre: andare in giro in totale relax, godendosi il paesaggio ed il vento tra i capelli. Per questo è perfetta. Se cercate altro potreste rimanere un pó spiazzati, perchè il DNA a stelle e strisce, rispetto a Thema e Voyager, qui è rimasto in maniera più marcata. Poco chiaro? Vi spieghiamo meglio.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Stile: quasi 5 metri di lunghezza le conferiscono una certa “presenza”. Sufficientemente aggraziata sia con la capote alzata che abbassata

Primo, inequivocabile, segnale dei natali americani di questa Flavia sono le dimensioni: una spider europea di questo tipo molto difficilmente si avvicina ai quasi 5 metri della Flavia. 495 cm per la precisone, che sono, giusto per avere un termine di paragone, 5 in più rispetto ad una Bmw Serie 5. Questi ingombri, indubbiamente, conferiscono alla Flavia una certa “presenza”, non facendola passare di certo inosservata. La linea, nel complesso, non manca d’eleganza e di sufficiente equilibrio, cosa non facile considerando la coda alta e molto voluminosa. Persino con la capote in tela alzata non da mai l’impressione di essere sgraziata. Certo, non sarà l’emblema dello stile italiano, ma il risultato, secondo noi, è complessivamente apprezzabile. Interessante la soluzione adottata per i fari, sia anteriori che posteriori, che sfruttano la scenografica tecnologia a Led. A completare il quadro ci pensano le cromature sparse qua e là, come quelle della calandra, degli specchi retrovisori, e delle maniglie delle portiere.

Abitacolo: atmosfera elegante, e quattro posti veri

Erroneamente, nell’immaginario della gente, la parola cabrio viene spessissimo associata a vetture come Z4, Boxster, SLK, che in realtà sarebbe più appropriato chiamare roadster o spider. Proprio per questo si pensa che la cabrio debba necessariamente essere sportiva, quasi spartana ed ovviamente due posti. Ma la Flavia nn è nulla di tutto ció, perchè è pensata sopratutto per essere comoda e confortevole per quattro persone. Di sportività, qui, c’e n’è proprio poca, per non dire nulla. I sedili anteriori in morbida pelle sono larghi ed accoglienti come poltrone, ed anche i due posti dietro possono ospitare “persone” nel vero senso della parola, e non bambini senza gambe come accade nelle 2+2. Un solo appunto: basta affrontare una rotonda per avvertire una certa mancanza di sostegno laterale per il busto. Va bene in America, dove le curve sono un’eccezione, meno qui da noi, dove sono invece la regola. Per quanto riguarda la plancia è evidente la voglia di realizzare un qualcosa di lussuoso e curato, con dei materiali morbidi, piacevoli da toccare. In un contesto del genere sfigurano un pó le alette parasole, dall’aspetto decisamente “povero”. Non manca, già nella dotazione di serie, il sistema “U Connect” con schermo touch da 7 pollici, che ha un funzionamento piuttosto intuitivo. Ultima cosa, il bagagliaio: la coda alta e voluminosa lascia presagire bene, ed infatti la capacità di carico, con la capote sù, è paragonabile a quella di una normale berlina (377 litri), mentre ovviamente si riduce non poco quando si viagga en plein air. Il portellone peró,dove si trovano i meccanimi del tetto, é davvero pesante da aprire.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Predilige di gran lunga le andature rilassate, plasmando il tuo stile di guida

La Flavia ha una capacità particolare: quella di farti rilassare, modificando totalmente il tuo stile di guida. Non vi nascodo di essere uno con il piede abbastanza pesante, uno che, appena arrivano un pò di curve, non resiste alla tentazione di iniziare a disegnare traiettorie rallystiche. Ma con la Flavia non mi veniva spontaneo fare nulla di tutto ció. Mi veniva decisamente più naturale adottare un’andatura da passeggio, guidando con la sola mano sinistra, e con il braccio destro comodamente poggiato sul bracciolo. Mancano solo gli occhiali da sole ed il cappello di paglia per sentirsi in clima vacanze, anche se stai mestamente tornando da una giornata di lavoro. Tutto, a partire dallo sterzo, al motore, al cambio, sembrano pensati, infatti, per lunghe passeggiate coast-to coast in totale relax. In particolare l’automatico a 5 rapporti, con tradizionale convertitore di coppia, riesce perfettamente nel compito di assicurare una guida fluida, con passaggi di marcia sempre morbidissimi, ma va un pó in difficoltà quando gli si chiede lo sprint. Anche lo sterzo ha un impostazione molto turistica, com’era d’altronde prevedibile. Infine l’assetto, pur essendo tarato decisamente sul morbido, in maniera tale da digerire con “signorilità” tutte le sconnessioni, riesce anche a frenare rollio e beccheggio molto più di quanto ci saremmo aspettati. Sul piano del comfort, assolutamente straordinario è l’isolamento termico e acustico garantito dalla capote in tela a doppio strato: persino in autostrada, a 130 km/h, non sembra nenche di essere su una cabrio.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=3.5/5]

Motore tipicamente americano, decisamente insolito per il mercato europeo

In tempi di downsizing e di motori che sviluppano potenze specifiche spesso superiori ai 100 cavalli/litro, un 2.4 benzina aspirato da 165 cv puó indubbiamente sembrare alquanto “singolare”. Poco male, perchè il motore si sposa perfettamente con il temperamento della vettura, consentendo di passeggiare con un filo di gas in totale scioltezza. Che non sia un motore fatto per spingere lo si capisce anche guardando i dati dichiarati, con lo 0-100 che viene coperto in 10.8 secondi, mentre la velocità di punta è di 195km/h. Niente “spari” al semaforo, quindi.

Consumi e Costi: [xrr rating=3.5/5]

Si sta sopra ai 10 km/lt soltanto sulle statali. Altrove va un pò peggio. C’è un solo allestimento, all inclusive,a 37.900 €

Il motore d’impostaizone tipicamente americana, ovviamente, non puó essere un esempio di fuel efficency. Già il dichiarato parla di 9.4 litri/100km nel ciclo combinato, mentre nella guida di tutti i giorni, durante la nosta prova, abbiamo realizzato medie che difficilmente superavano i 10 km/l. Soltanto sulle strade statali, a velocità costante, si riesce a fare di meglio. Insomma,non è di certo l’auto più indicata per chi fa 100.000 km l’anno, ma d’altronde quale cabrio lo è?

In conclusione

Beh, se dovessero chiedeci di scegliere una compagnia di viaggio per le noste ferie con gli amici, sulla Costa Amalfitana (magari!), la Flavia sarebe la vettura perfetta. Perchè è proprio questa la sua “essenza”. Relax, belle passeggiate al tramonto, godendosi i paesaggi e i profumi, ovviamente a cielo aperto. Per questo è perfetta. Se volete aggredire il misto stretto, guardate altrove. Se sia una vera Lancia o meno, questo lo lasciamo scegliere a voi. Il dibattito scatenato con la prova della Thema ci è piacuto non poco.

Lancia Flavia: la Pagella di Motorionline

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