McLaren 720S e 570S Spider, le Series alla prova [VIDEO TEST DRIVE]

Due McLaren per 1270 CV complessivi

McLaren European Tour fa tappa in Italia con le Special e Sport Series della casa di Woking: abbiamo messo alla prova la 720S e la 570S Spider, mosse da potenti V8 biturbo.
McLaren 720S e 570S Spider, le Series alla prova [VIDEO TEST DRIVE]

Non capita tutti i giorni di provare supercar provenienti oltremanica, specialmente se da Woking. E così, grazie al McLaren European Tour, le Special e Sport Series della casa inglese sono state messe nelle nostre mani (e piedi). Stiamo parlando della stratosferica McLaren 720S e della 570S Spider, che sfrutta l’hardtop a scomparsa.  

Un 2017 stellare per le vendite

Se nel mondiale di Formula Uno anche quest’anno il reparto corse sta faticando, nella produzione di serie che riguarda prettamente vetture a ruote coperte, McLaren è in cima alle classifiche. Al termine di Dicembre 2017 erano state vendute 3.340 supercar tutte provenienti dagli stabilimenti inglesi, che per stare al passo con le richieste hanno dovuto istituire dei doppi turni di lavoro. A dominare la scena sono state le Sport Series, che hanno pesato sui due terzi del totale e di cui la 570S Spider fa parte. Le Super Series hanno visto solo nell’ultima parte dell’anno l’ingresso della 720S e della hypercar Senna, dunque ci si può attendere ed il dato per il 2018 vede proprio la 720S come regina del mercato. Ad ogni modo tutte queste vetture sono accomunate da un fattore certamente non trascurabile: il motore. Sebbene con cilindrate e potenze diverse, alla base risiede sempre un 8 cilindri biturbo. Al recente Goodwood Festival of Speed ha poi debuttato la McLaren 600LT, che sarà l’apice della gamma Sport Series: 600 CV ed un peso di 1.247 kg il biglietto da visita. 

Track25: il futuro è ibrido (?)

Ma dal momento che la Casa inglese non termina di sfornare novità – davvero eccezionale per un produttore di auto esclusive – un recente comunicato ha confermato lo spostamento verso modelli più green, ma certamente non meno votati alla sportività. Il target è di investire 1,2 miliardi di sterline entro il 2025 per produrre una gamma di 18 modelli al 100% elettrificati. Ciò non significa per forza ibrido, ma non ci sono state fornite maggiori informazioni – che giungeranno a tempo debito. Arriverà di sicuro un’erede della McLaren P1 e si studierà maggiormente la realtà aumentata (tecnologia VR), per migliorare l’esperienza di guida reale. Secondo le stime di Woking la produzione 2024 toccherà «6.000 sportscar e supercar con motore posteriore centrale». L’obiettivo è quello di raggiungere il 57% del valore nella sola Inghilterra, portando il numero di impiegati a 2.500 nel giro di un paio d’anni e di aprire un totale di 100 concessionarie (oggi sono 86) per conquistare 33 nuovi mercati. 

McLaren 570S Spider: il nostro Test Drive

Dopo la Coupé e la GT, la 570S Spider è la terza delle Sport Series, completando il quadro tra chi cerca sportività e libertà, come un cielo aperto alzando lo sguardo. Il suo vanto è sicuramente il tetto in metallo che si apre e chiude in soli 15 secondi. Il peso della vettura è di soli 46 chilogrammi superiore alla Coupé: ciò è reso possibile dal fatto che non si è intervenuti sulla scocca, come accade per tutte le rivali. La 570S Spider offre sin da subito una guida sincera che mette a proprio agio – tre le modalità di guida – ed anche in città non risulta troppo rigida. Naturalmente è fuori che dà il meglio, con il V8 biturbo da 3.8 litri che fa sentire costantemente dagli scarichi i 570 cavalli con grande piacere per le orecchie. L’abitacolo d’altronde è ben insonorizzato e anche nelle lunghe tratte autostradali non lo si subisce. La risposta è ben modulabile ed il plus dell’avere la testa “libera” conquista sin da subito, insieme alla linea personale.  

McLaren 720S: il nostro Test Drive

È stata eletta la supercar più bella del 2017 nell’ambito dei Festival Automobile International Awards. Ma fortunatamente non è solo estetica. La 720S è di fatto: «Simbiosi di estetica e funzionalità innovativa», come hanno confermato i giudici anche il premio Red Dot. Rispetto alla 570S Spider è più votata al tracciato, ciononostante nell’ambiente urbano lascia sbalorditi per la comodità dei sedili e la morbidezza con cui le sospensioni (derivate dalla P1) assorbono ogni asperità. Girando le manopole che comandano assetto e motore in Sport arriva un divertimento vero: il 4.0 litri biturbo con 8 cilindri a V ha una spinta da… elettrico. Ed in un certo senso è così: la McLaren 720S è la prima vettura al mondo di serie ad avere due turbocompressori che vengono azionati elettronicamente anziché meccanicamente. Questo comporta un turbo-lag pari a zero. Un fischio costante e godibile come quello di un usignolo da dietro le spalle accompagna il guidatore in fase di accelerazione – che sembra non finire mai – e l’impianto carbo-ceramico permette arresti in spazi brevi, a patto di averlo scaldato a dovere. La guidabilità è da kart ed il cambio a doppia frizione (costruito in Italia) ha una velocità impressionante alla risposta delle dita. Il tutto senza aver potuto godere appieno del suo peso piuma di 1.283 kg e dei 720 CV – e 770 Nm di coppia – in pista, dove estrae tutto il suo potenziale nella modalità Track. Con il 91% di nuovi materiali pensati per lei, la struttura Monocage 2 a farle da scheletro, una velocità massima di 341 km/h ed uno 0-100 coperto in 2,9 secondi la McLaren 720S è degna erede della P1 e della 675 LT. 

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