Mercato auto, immatricolazioni ancora in calo a luglio
Si salvano solo Jaguar Land Rover e Hyundai
Ormai non fa più quasi notizia. Ogni inizio mese da un po’ di tempo a questa parte è una sorta di supplizio, in quanto vengono diramati i dati inerenti il mercato delle auto e il dato è sempre più sconfortante. A luglio si è registrato un numero di immatricolazioni pari a 108.826 unità, corrispondenti al 21,4% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In generale, i primi sette mesi del 2012 hanno visto l’immatricolazione di sole 939.739 auto nuovo, pari ad un calo del 19,9% rispetto ai dati del luglio 2011. Il futuro non sembra certo promettere meglio, dato che persino gli ordini sono in calo del 22%, avendo raggiunto i 97.000 contratti firmati. Il mercato dell’usato a sua volta non sta molto meglio, anche se la flessione in questo settore è stata decisamente meno pronunciata: si parla di 355.381 trasferimenti di proprietà, pari al 6,7% in meno rispetto a 12 mesi fa. Per quanto riguarda la divisione del mercato, gli acquisti da parte dei privati occupa il 63,7% del traffico, quelli delle società è al 18,6%, mentre il noleggio è stabile sul 17,7%. Ovviamente tutti gli acquisti, anche in questo caso, sono in netto calo.
Dando un’occhiata ai singoli marchi, sono ben poche le case che riescono a salvarsi. Le uniche vere e proprie eccezioni sono quelle di Jaguar Land Rover e del Gruppo Hyundai, entrambe in crescita. Qualche incremento lo hanno registrato anche Honda, Mazda e Subaru. Per quanto riguarda il Gruppo FIAT, c’è poco da stare allegri. La società ha ottenuto un disarmante -20,96% lo scorso mese e nessun marchio è in positivo, con Maserati che perde addirittura il 72,22%. Anche il Gruppo Volkswagen, però, accusa perdite su tutti i marchi e allo stesso modo non si salvano PSA, Renault, GM, Ford, Toyota, Nissan, BMW, Daimler e Porsche. Notte fonda anche per Volvo, Suzuki, Mitsubishi, SsangYong e DR Motor.
Questa situazione davvero disarmante ha messo in allarme molti enti, tra i quali l’Unrae. Il presidente Jacques Bousquet ha affermato che per lo Stato italiano di prevede un mancato introito IVA di 1,5 miliardi di euro e che le scelte finanziarie del governo, come superbollo e imposte provinciali, sono state letteralmente devastanti per il mondo dell’auto. Alla luce dell’instabilità del mercato lavorativo e degli alti costi di gestione, pochissime famiglie possono oggi permettersi l’acquisto di una nuova auto, preferendo così l’usato o, addirittura, il “non acquisto”.
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in italia intorno al mercato dell’auto si aggirano veri e propri strozzini: assicurazioni, imposte statali e regionali, polizia stradale, asl, …