Milano Auto Classica 2018: poche ma belle…

Si vende solo se il "pezzo" e il prezzo sono giusti

Domenica 25 Novembre 2018 si sono chiusi i battenti dell'ottava edizione di MilanoAutoClassica 2018, la rassegna meneghina dedicata alla vendita e l'esposizione delle auto più belle e significative del secolo scorso. Molti i pezzi pregiati, interessanti venduti ed esposti.
Milano Auto Classica 2018: poche ma belle…

Domenica 25 Novembre 2018 si sono chiusi i battenti dell’ottava edizione di MilanoAutoClassica 2018, la rassegna meneghina dedicata alla vendita e l’esposizione delle auto più belle e significative del secolo scorso.

Presenti in forma ufficiale numerosi marchi top del motorismo moderno e classico come Porsche che continua i festeggiamenti per i suoi 70 anni di storia, il Museo Ferrari, il museo Pagani, il Bmw Club Italia, Lotus, McLaren, Bentley e Alpine, citandone alcuni.

Importante anche la presenza di Aci Storico, Asi, del museo Avv. Giovanni Agnelli e numerose anche le carrozzerie e gli artigiani che esponevano i propri prodotti e servizi.

Quest’anno però, a differenza delle passate edizioni, nessuna attrattiva di carattere corsaiolo o attività legate alla guida sicura. Insomma zero sgommate di contorno nel piazzale retrostante il padiglione numero 18 a far felici curiosi e appassionati, meno auto esposte, niente mega asta alla “duemilaruote” con migliaia di potenziali compratori da tutto il mondo a sbracciarsi in platea come alcuni anni fa e detto così potrebbe sembrare un flop l’edizione di quest’anno ma non è andata del tutto male, anzi.

Insomma auto poche, ma belle. Asta da 50 auto anzichè “500”, anche se interessante perchè dedicata a molte delle auto da corsa della Scuderia Giudici, 1 chiosco dei panini affollatissimo, i bravissimi ragazzi della Mafra che con la sua divisione interna dedicata al detailing – Labocosmetica – stavano “luCCidando” una stupenda Porsche 2400S coupe e nonostante il maltempo l’affluenza non è stata da record ma nemmeno malissimo.

Gente nei padiglioni ce n’era, quante occasioni, invece non so. Forse il 10%, a guardare i prezzi esposti, ma poi come spesso accade si parte da un prezzo alto e si riesce a trattare in alcuni casi anche fino a sconti del 30% con conseguenti magre e barbine figure, a posteriori…

Di chi sia la colpa se ultimamente il settore abbia avuto meno appeal rispetto al passato non è facilissimo da inquadrarsi. Sono molteplici gli ingredienti che hanno contribuito all’innesco di una “contro-bolla”, se cosi vogliamo iniziare a chiamarla.

Di certo la curva è negativa se parliamo di vendite negli ultimi 12 mesi, però non tutte le auto sembrano risentirne, infatti alcune di queste hanno visto addirittura aumentare le rispettive quotazioni nello stesso periodo. Mi riferisco ad auto come le “youngtimer”, ad alcuni marchi di nicchia come la Iso Rivolta per esempio. Di certo sappiamo che i prezzi alti di troppe auto esposte negli ultimi anni nelle fiere o nelle aste abbiano di fatto “congelato” gli scambi tra privati e commercianti.

Diciamolo, “il troppo stroppia” e probabilmente il calo di presenze, e di aziende pronte ad investire per esserci, ne sono una chiara, diretta e preoccupante conseguenza per il settore e tutto il suo pregevole indotto. Poi i legislatori con i provvedimenti dei blocchi alla circolazione delle storiche al nord Italia potrebbero aver dato la mazzata finale a un anno che per le storiche possiamo definire eufemisticamente “non ottimale” e speriamo finisca il prima possibile, lasciandoci la speranza che in futuro la passione vincerà su tutte le difficoltà del momento e chi ci governa capisca che siamo forse il primo e più importante paese al mondo anche per quel che riguarda l’Auto e la sua storia.

Non si può e non si dovrebbero mai prendere provvedimenti che mettano pericolosamente a rischio il nostro patrimonio motoristico. La fede e il coraggio dimostrati da chi ancora ci crede ed investe tempo, passione e denaro per essere attivo nel settore e presente a Milano Auto Classica 2018 sono il più bel messaggio che si possa dare a chi sta facendo di tutto per inquinare e quasi sopprimere il nostro meraviglioso mondo.

Venendo quindi ai lati positivi, perché ce ne sono stati se Dio vuole, confermiamo le ultime tendenze che come stiamo constatando vedono appassionati e commercianti esporre auto, parti e servizi sempre più curati ed è proprio il giusto rapporto qualità-prezzo che dobbiamo tenere a mente, amici appassionati. Tutte le auto esposte al giusto prezzo sono state inesorabilmente vendute. TUTTE.

Io che Vi scrivo conosco commercianti e privati che sono stati capaci ed hanno sbancato, altri che invece per miopia, ignoranza o chissà cos’altro continuano a riportarsi a casa auto già viste e riviste in altre fiere che chissà perchè non vendono?

La chiave sta proprio qui: se vogliamo che il comparto torni a galoppare i POLITICI lo agevolino, non foss’altro che per il suo indotto e in rispetto della storia che questo rappresenta. Infine gli “addetti ai lavori” continuino con forza a segnare la nuova linea, che è quella della ricerca di pezzi validi e dal Giusto Rapporto Qualità Prezzo

Buona Passione A Tutti.

Foto: Enrico Di Mauro

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