Nissan: la produzione in Russia si ferma per altri sei mesi
La causa è ancora una volta la guerra in Ucraina
Nissan ha esteso la sospensione della produzione in Russia fino alla prima metà dell’anno commerciale iniziato il 1° aprile.
Durante un intervento nell’assemblea generale annuale del marchio giapponese, l’amministratore delegato Makoto Uchida ha affermato che questa decisione è stata presa in quanto ci sono poche prospettive di miglioramento della situazione. Un portavoce di Nissan, citando Uchida, ha dichiarato che tale situazione potrebbe diventare più grave e durare ancora per parecchio tempo.
Il primo stop alla produzione è avvenuto a marzo
Il costruttore giapponese ha sospeso la produzione in Russia per la prima volta a marzo poco dopo l’inizio della guerra in Ucraina, ma per il momento non ha mostrato alcun segno di blocco completo dei legami con il paese. Reuters riferisce che solo il 2,4% delle società giapponesi che operano in Russia hanno interrotto i rapporti dall’inizio dell’invasione avvenuta il 24 febbraio.
A metà maggio, Nissan ha rivelato di aver eliminato le sue attività russe nelle sue previsioni per il prossimo anno fiscale che terminerà il 31 marzo 2023, subendo un colpo finanziario di 52,6 miliardi di yen (366,6 milioni di euro) dalle sue operazioni russe e ucraine. In questo momento, Nissan dispone di uno stabilimento a San Pietroburgo dove costruisce X-Trail, Murano, Qashqai e Terrano.
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