Nissan: un futuro incentro all’orizzonte, tabù la fusione con Renault

Maggiori informazioni giungeranno la prossima settimana

Nissan: un futuro incentro all’orizzonte, tabù la fusione con Renault

La situazione del produttore giapponese era già complicata ed incerta ben prima dell’esplosione della pandemia da Coronavirus. I profitti e le entrate erano significativamente diminuiti a causa di una netta diminuzione di nuovi prodotti nei mercati più strategici, come Nord America e Cina. Si deve considerare anche il caso “Ghosn” (qui più informazioni), ex CEO di Nissan, scappato dal Giappone con a carico diversi mandati d’arresto e ricercato dall’Interpol. Prima di tutti questi problemi, era in atto un processo di avvicinamento molto rapido a Renault, altro brand in una condizione decisamente complicata, ma con l’avvento della pandemia e il resto degli imprevisti, la situazione appare abbastanza in stallo.

Renault – Nissan, alleanza o fusione?

Attualmente, i due brand, assieme a Mitsubishi, fanno parte di un’alleanza globale, istituita per poter beneficiare di piattaforme condivise e ridurre considerevolmente i costi di sviluppo di nuove tecnologie. L’ex CEO Ghosn era infatti intenzionato a fondere completamente il produttore giapponese e francese, in un unico macro gruppo capace di assicurarsi una sinergia totale e una riduzione considerevole dei costi di produzione/sviluppo/progettazione. A quanto pare l’idea non ha accolto l’approvazione del management giapponese, così come del governo, cercando di mettere i bastoni fra le ruote all’ormai ricercato internazionale.

Questa fusione “non s’ha da fare”

La domanda sembra quindi scontata: allora, questa fusione, si fa o no? A quanto riferisce Reuters, si è più per il no. I progetti e i piani di fusione sembrano per ora essere stati accantonati, complice anche lo stop mondiale imposta dalla pandemia. Ad oggi i due brand devono prima di tutto concentrarsi sulla ripresa delle normali attività, cercando di ammortizzare il più possibile questo buco economico e finanziario dato dal lockdown mondiale. Maggiori dettagli potremmo ottenerli verso la prossima settimana, quando i due brand presenteranno i nuovi piani di ristrutturazione. Se questi dovessero combaciare a grandi linee, si tratterebbe di un indizio abbastanza affidabile circa l’intenzione dei due brand di superare gli screzi del passato, avvicinandosi reciprocamente verso una possibile fusione completa, indispensabile per la loro sopravvivenza.

Sarà sicuramente inclusa anche Mitsubishi. Alcuni rumors prevedono una buona ondata di licenziamenti e tagli nel mondo, ma non ci vogliamo sbilanciare prima di avere notizie certe. Quasi sicuramente, Nissan GT-R e 370Z (incluso il prossimo modello) abbandoneranno il mercato europeo.

Schema leader – follower

Come anticipato a suo tempo dallo stesso Ghosn, la fusione adotterà uno schema leader – follower, con un brand che si farà portavoce delle novità tecnologiche mentre l’altro si limiterà a seguire, adottando a cascata gli aggiornamenti su tutta la gamma. Con il 43% di partecipazioni verso Nissan, Renault sembra essere il brand leader, mentre Nissan, con il suo 15%, potrebbe limitarsi a diventare il follower. Da questa possibile fusione potremo vedere alcuni veicoli Nissan marchiati Renault e viceversa, ma soprattutto l’approdo del brand francese nel nuovo continente, iniziando a commercializzare anche in Nord America.

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