Opel Vivaro-e e Zafira-e Life: la PROVA in anteprima dei nuovi van elettrici [FOTO e VIDEO]

Due proposte a zero emissioni per privati e professionisti del trasporto

Russelsheim, Germania, quartier generale di Opel. Proprio qui negli anni ’90 venne sviluppata la Impuls, il primo prototipo elettrico della casa del Fulmine su base Kadett. Oggi, a distanza di quasi 30 anni, i veicoli a zero emissioni sono realtà e in pochi anni andranno a comporre l’intera gamma del brand tedesco: dopo la Corsa-e, oggi Opel presenta in anteprima Vivaro-e e Zafira-e Life, un van commerciale e un veicolo multispazio per il trasporto passeggeri, in versione 100% elettrica. Scopriamoli insieme!

Estetica più grintosa, tre lunghezze disponibili

Il frontale dei nuovi Vivaro-e e Zafira-e Life appare più grintoso, con fari a tecnologia LED e mascherina ridotti rispetto alla precedente generazione. La presa d’aria inferiore, invece, è più estesa e ora include due sottili fendinebbia a LED. A causa delle forme molto vincolanti sono pochi i cambiamenti sulle fiancate, che presentano una nervatura meno pronunciata, così come nella zona posteriore, dotata di nuovi gruppi ottici. Facendo parte del gruppo PSA, Vivaro-e e Zafira-e Life condividono meccanica ed estetica con i “fratelli” francesi Citroen e-Jumpy e SpaceTourer e Peugeot Traveller: sono, infatti, tutti basati sulla versatile piattaforma EMP2.
Parlando di dimensioni, i due van a zero emissioni sono proposti in tre taglie: Small, con una lunghezza di 4 metri e 60, Medium, 4 metri e 95 e Large, 5 metri e 30. La larghezza è di 192 cm, mentre l’altezza, di soli 190 cm, permette di accedere agevolmente ai parcheggi sotterranei.

Interni moderni e tecnologici

Gli interni sono stati ammodernati e organizzati in modo razionale, con presenza di plastiche rigide, ma finiture e assemblaggi sono di buona qualità. Al centro della plancia spicca il display touch da 7 pollici, fulcro del sistema di infotainment Multimedia Navi, poco reattivo ma la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto è di serie. Parlando di tecnologia, da segnalare la funzione di controllo remoto “OpelConnect”: tramite il nostro smartphone possiamo controllare lo stato di carica della batteria e addirittura impostare la temperatura desiderata nell’abitacolo, ma solo a veicolo collegato alla rete elettrica. I sedili sono comodi e c’è possibilità di configurazione fino a 9 posti, mantenendo comunque spazio a sufficienza per tutti i passeggeri.

Ottima capacità di carico

Per quanto riguarda la capacità di carico del nuovo furgone elettrico, il pratico sistema FlexCargo a carico passante consente il trasporto di oggetti fino a 3,23 m di lunghezza sulla versione Small, portando anche il volume di carico a 5,1 metri cubi. Le taglie M e L hanno un volume di carico massimo di 5,8 e 6,6 metri cubi e possibilità di trasporto oggetti lunghi fino a 3 metri e 93. Con una portata fino a 1.275 kg, e possibilità di gancio traino per un massimo di 1000 kg, Vivaro risulta, quindi, la scelta ideale per corrieri e professionisti. Le operazioni di carico scarico, inoltre, risultano molto agevoli grazie all’ampio portellone posteriore e alle porte laterali scorrevoli, disponibili anche con meccanismo elettrico.

Batterie agli ioni di litio da 50 e 75 kWh

Per i nuovi Vivaro-e e Zafira-e Life l’alimentazione è garantita da una batteria agli ioni di litio disponibile in due capacità: 50 kWh, che può equipaggiare tutte le versioni e garantisce un’autonomia fino a 230 km, e 75 kWh, solo per le taglie M e L, con autonomia fino a 330 km.

Prova su strada: sensazioni di guida, ADAS, consumi

Abbiamo avuto modo di testare soltanto il Vivaro-e in taglia M, quindi con lunghezza di 4 metri e 65 cm, ma dati e sensazioni valgono anche per Zafira-e Life, sostanzialmente identica per meccanica e dinamica di guida. Una volta a bordo la posizione rialzata offre un’ottima visibilità, grazie ad ampie superfici vetrate e grandi specchietti laterali. Un optional a nostro parere assolutamente obbligatorio è la retrocamera a 180°.Il volante multifunzione è morbido ed ergonomico e a livello di handling si percepisce subito un upgrade rispetto alle generazioni precedenti: nonostante le dimensioni non proprio contenute, il nuovo Vivaro-e si guida come un’autovettura compatta e risulta agile in manovra per via del raggio di sterzata ridotto. Pollice in su anche sul fronte sicurezza, con ben 14 sistemi di assistenza alla guida, tra cui avviso di stanchezza e frenata d’emergenza automatica.
Il propulsore elettrico, con i suoi 136 CV e 260 Nm di coppia massima, offre ottime prestazioni e consumi contenuti con un efficiente sistema di rigenerazione dell’energia in frenata e rilascio. In marcia il Vivaro a zero emissioni risulta silenziosissimo (a parte alcuni fruscii a velocità autostradali) e le sospensioni assorbono bene le asperità. Nonostante ciò, i trasferimenti di carico sono limitati grazie al baricentro basso (dovuto alla posizione della batteria, sotto il vano di carico). A proposito, l’esemplare in prova è dotato della batteria più capiente, da 75 kWh, che garantisce un’autonomia fino a 477 km in città (WLTP). Nel nostro percorso di circa 30 km, principalmente autostradale, il consumo medio è stato di circa 25 kWh per 100 km, in linea con quanto dichiarato dalla Casa. Infine parliamo di ricarica: con quella rapida a corrente continua da 100 kW occorrono solo 45 minuti per portare la batteria da 75 kWh all’80%, mentre nella variante da 50 kWh servono solo 30 min.

Prezzi, data di uscita, pregi e difetti

Il nuovo Vivaro-e parte da 32.600 euro, mentre la Zafira-e Life ha un prezzo di partenza di 49.910 euro, che diventano 31.678 grazie ad incentivi statali ed Ecobonus. Entrambi i veicoli sono già ordinabili, ma le prime consegne in Italia avverranno da febbraio 2021.

Concludiamo con cosa ci è piaciuto e cosa non ci è piaciuto di Vivaro e Zafira Life elettrici. Punti a favore sono sicuramente la facilità e il comfort di guida, una grande capacità di carico e l’ampio spazio a bordo. Aspetti migliorabili sono, invece, l’utilizzo di troppe plastiche rigide ed il sistema di infotainment ci è sembrato poco reattivo.

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