Porsche Cayenne GTS, il SUV da pista [PROVA SU STRADA]

Potenza ed handling di alto livello per la più sportiva delle Cayenne

Anche lei non è esente dalle esigenze di downsizing e passa dal V8 aspirato ad un più compatto V6 biturbo. Ne guadagnano le prestazioni (+20 CV e + 85 Nm), mentre calano i consumi. La GTS impressiona per quanto sia in grado di fare, mentre conferma il comfort da lode del Cayenne. In pochi la comprano per questo, ma tra i cordoli di una pista non sarebbe per nulla impacciata (8.13 al Nurburgring)

Porsche Cayenne GTS – Un Suv sportivo, in grado di bruciare lo 0-100 in poco più di 5 secondi e di passare i 260 Km/h. Per molti è una cosa senza senso, almeno finché non ti trovi dietro al suo bel volante. Non tutti hanno la possibilità di poter utilizzare una 911, o un’altra vettura sportiva, rinunciando a 5 comodi posti e ad un bagagliaio capiente. Però non è scritto da nessuna parte che un’auto comoda deve essere “tranquilla”. Certo, la Cayenne è disponibile anche con un ottimo propulsore diesel da 245 cavalli, ma il vero spirito Porsche, ribadito da tre lettere che hanno un significato importante dalle parti di Zuffenhausen, si incarna nella Cayenne GTS. Più ancora che nella Turbo da 520 cavalli (o nella Turbo S da 570). Perché Porsche vuol dire dinamica di guida, impostazione sportiva, sound, ancor prima di potenza. Con il passaggio alla sovralimentazione guadagna una erogazione incredibile, conferma invece la bontà di un assetto ribassato di 24 mm ed abbinato al Porsche Active Suspension Management (PASM) che la mette sorprendentemente a suo agio tra le curve, a dispetto di un peso superiore ai 21 quintali.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Il suo colore è il rosso, a testimoniare che non le piace passare inosservata
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Foto by “LINGEGNERE”

Ammettiamo che il grigio meteorite metallizzato dell’esemplare in prova ci è parso più sobrio ed elegante, ma il colore della versione GTS, quello del video con Walter Rohrl e delle presentazioni è il rosso. Questo testimonia il fatto che non abbia timore di mostrare i muscoli. GTS e Turbo S sono infatti le due versioni più estreme della Cayenne. Così minigonne, passaruota allargati e prese d’aria giganti sono elementi che non possono mancare. Il frontale è sostanzialmente quello della Turbo, con grosse prese d’aria, oltre che i nuovi fari a Led Matrix e fendinebbia sempre Led. Le fiancate sono contraddistinte da enormi cerchi da 21” (di serie sono da 20), che calzano 4 pneumatici 295/35 (all’anteriore se non è un record ci si avvicina molto). Il pacchetto estetico sportivo comprende poi le minigonne e passaruota più larghi. Il posteriore è però la zona dove la GTS da forse il meglio di se. Troviamo un grosso spoiler nella parte alta della coda, ma soprattutto 2 coppie di grossi terminali di scarico, incastonati in un paraurti molto muscoloso grazie alle nervature ed all’estrattore centrale, con le scritte di marca e modello in un aggressivo nero opaco. La scritta GTS è ulteriormente messa in evidenza con le tre lettere riportate anche sulla parte bassa delle portiere anteriori, oltre che sui battitacco.

Interni: Un trionfo di alcantara e carbonio
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Foto by “LINGEGNERE”

Gli interni della Porsche Cayenne li abbiamo già apprezzati a più riprese, ma quello che sorprende della versione GTS è l’abbondanza di preziosa alcantara che troviamo praticamente ovunque. Tettuccio, montanti del tetto, rivestimento delle porte, poggiabraccia delle porte e vano portaoggetti nella console centrale sono tutti realizzati in alcantara. La ritroviamo anche nei sedili, che sono in pelle solo in una porzione. Sui poggiatesta è inclusa la scritta GTS e, oltre ad essere sedili sportivi con profili laterali accentuati, sono regolabili elettricamente in ben 8 posizioni.

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Forse l’unica Porsche con cui portare comodamente a spasso un neonato, oppure divertirsi in pista

L’altro materiale che arricchisce l’abitacolo è il carbonio, dato che l’esemplare da noi provato era dotato del pacchetto (1.140 euro) che include anche il rivestimento della leva del cambio. Di serie trova posto il più elegante e meno sportivo alluminio spazzolato. Le tre lettere GTS sono riportate anche sul contagiri nero, tanto per ricordarsi che versione stiamo guidando. Per il resto si confermano i lussuosi e comodi interni di una delle vetture più confortevoli con cui affrontare un viaggio. Inclusi i numerosi tasti sulla console centrale, di impatto almeno inizialmente, ma funzionali ed intuitivi una volta che si iniziano a memorizzare. Belli i comandi al volante, con due pratiche rotelle per il volume della radio e per scorrere tra le funzioni. Si viaggia davvero in prima classe, con la panca posteriore con pochi eguali in quanto a spazio per le gambe e comfort. L’unica piccola nota dolente è che l’auto non è esente da leggeri fruscii aerodinamici, anche a velocità da codice.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Prestazioni top, sul veloce non teme le berline più sportive, solo sullo stretto la stazza si fa sentire
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Foto by “LINGEGNERE”

Ciò che è in grado di fare la Cayenne GTS è quasi sconvolgente, soprattutto alla luce della stazza, con dimensioni importanti ed un peso di oltre 21 quintali. Sul veloce si tengono andature da berlina super sportiva senza nemmeno doversi impegnare, mentre solo sullo stretto i limiti sono più evidenti. I meriti vanno in parte ad una gommatura monstre, con delle gigantesche 295/35 su cerchi da 21” su tutte le 4 ruote. Ovviamente, oltre che un pregio a livello estetico e di handling, questa caratteristica si traduce in una attitudine a trasmettere sul volante anche la minima imperfezione dell’asfalto. L’assetto invece si basa sul sistema di sospensioni attivo Porsche Active Suspension Management (PASM), che abbassano l’altezza da terra di 24 millimetri (20 con le sospensioni pneumatiche) rispetto agli altri modelli Cayenne e la possibilità di selezionare la modalità con uno dei tasti sul tunnel centrale. Così si va dal comfort quando si viaggia in relax, per passare allo Sport o Sport Plus quando si vogliono aggredire le curve. Con le opzionali sospensioni pneumatiche (2.000 euro tondi tondi) si può agire sull’altezza da terra, anche dal baule quando serva per semplificare l’operazione di carico o scarico. Sull’esemplare da noi provato era anche installato il Porsche Torque Vectoring Plus (PTV Plus) in grado di ottimizzare la gestione della coppia ruota per ruota, anticipando di fatto quello che farebbe l’ESP in caso di perdita di aderenza e spingendo quindi più in alto il limite di tenuta dell’auto. Impressionante anche la capacità frenante, grazie ad un impianto che è il medesimo della Turbo, con pinze monoblocco a 6 pistoncini verniciate di rosso e dischi da 390 mm all’anteriore, 358 al posteriore. Dopo averla guidata a lungo ed averla anche spinta al limite, non sorprende scoprire che questo SUV da ben oltre 2.000 Kg sia in grado di fermare il cronometro sul giro alla Nürburgring-Nordschleife in appena 8 minuti e 13 secondi, roba che un Cayman S di prima generazione non riusciva a fare… Nella guida più “normale” si fa invece apprezzare per le comodità, incluse le telecamere del ParkAssist anteriore e posteriore con Surround View (2.330 euro) che consentono di parcheggiare quasi più comodamente che con una utilitaria, malgrado i 194 cm di larghezza e 485 di lunghezza. In ultimo, anche se questa volta non abbiamo avuto l’occasione di metterla alla prova in questo ambito, ricordiamo che il Cayenne è anche un discreto fuoristrada, in grado di affrontare guadi nell’ordine del mezzo metro (482 mm con le sospensioni di serie, 539 con quelle pneumatiche) con blocco del differenziale centrale ed un’altezza da terra che può arrivare a ben 26,1 Cm.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

Un downsizing decisamente interessante
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Foto by “LINGEGNERE”

La più importante novità della versione attuale della Porsche Cayenne GTS è proprio sotto al cofano. Il V8 aspirato lascia il posto ad un più compatto V6 di 3,6 litri dotato di doppia sovralimentazione, che segna un passaggio che sembra essere scritto per tutta la produzione della Casa tedesca. Abbiamo infatti assistito al recente salone dell’auto di Francoforte al debutto della nuova 911, che sarà prodotta unicamente con propulsori turbo. Una scelta obbligata per allinearsi alle severe norme sulle emissioni e per incrementare al contempo le prestazioni contenendo i consumi. Detta così sembra una cosa positiva da ogni punto di vista, in realtà i puristi continuano a storcere il naso, soprattutto perché i propulsori aspirati hanno un allungo e salgono a regimi più elevati di quelli turbo. I dubbi c’erano anche per la nuova Cayenne GTS, ma come dice anche Walter Rohrl nella sua video prova su strada, al volante riesce a convincere fin da subito, da ogni punto di vista. La coppia è “mostruosa”, come i moderni motori sovralimentati ci hanno ormai abituato. Parliamo di 600 Nm (+85) costanti da 1.600 a 5.000 giri. Sale anche la potenza, che arriva a ben 440 cavalli (+20) erogati a 6.000 giri, mentre il limitatore è posto a ridosso dei 7.000 giri, alla faccia del poco allungo! La spinta è tale da ridurre il tempo sullo 0-100 di oltre mezzo secondo. Con il pacchetto Sport Chrono in modalità Sport Plus siamo a 5,1 secondi, mentre la velocità massima sale a 262 Km/h. Senza buttare un occhio al tachimetro si raggiungono velocità da arresto con una facilità estrema. Tanta irruenza istiga, almeno inizialmente, ad uno stile di guida fin troppo dinamico, dove emergono i limiti della trasmissione, in realtà ottima nell’uso più “civile”. Il cambio automatico Tiptronic S ad 8 rapporti reagisce in modo sportivo se pensiamo di essere alla guida di un SUV sportivo, ma è appunto elemento che limita le velleità di un propulsore che freme per attaccare ai sedili chi è a bordo della GTS quando si preme a fondo sul pedale dell’acceleratore. In autostrada, ad esempio, ha una iniziale indecisione quando si affonda il piede sul gas. Scala marcia in due step, solitamente passando prima in quinta e solo in un secondo momento alla terza o alla quarta. Quando poi si torna ad una guida più tranquilla, impiega dai 5 ai 10 secondi per tornare nel rapporto più alto. Occorre quindi assecondarlo con lo stile di guida, a volte anticipando le accelerazioni, a volte usando i paddle per usare il rapporto migliore. Tolte queste piccole critiche (stiamo andando a cercare il limite ad una abbinata cambio – motore tra le migliori in circolazione) è un ottimo compromesso tra il comfort quando si viaggia in relax e la cattiveria se si vogliono sfruttare tutti i 440 cavalli. In rilascio, come ormai tradizione in Casa Porsche, si può anche veleggiare, evitando di sfruttare inutilmente il freno motore. GTS è sinonimo anche di sound, e la Cayenne non tradisce le aspettative con una valvola bypass sullo scarico, per una erogazione più cattiva e, soprattutto da fuori, con una voce “importante”. In abitacolo invece, per ovviare ad una insonorizzazione che smorza molto il ritorno dello scarico, si ovvia con il Sound Symposer, un sistema che conduce dai condotti di aspirazione il suono verso l’interno dell’auto, l’adrenalina ringrazia.

Consumi e Costi: [xrr rating=3.5/5]

102.480 euro più optional, mentre i consumi dipendono soprattutto dal piede destro
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Foto by “LINGEGNERE”

Con il passaggio al 3.6 litri V6 biturbo il consumo è diminuito (di 0,9 litri ogni 100 Km in base al dato dichiarato da Porsche). All’atto pratico il vantaggio è consistente nella guida a velocità costante, come in autostrada, dove abbiamo rilevato un dato interessante di circa 9 Km/l a 130 Km/h (con un regime intorno ai 2.200 giri), che diventano 8 con una guida allegra e senza risparmiarsi qualche allungo di tanto in tanto. Alla luce delle prestazioni e della stazza di quest’auto non c’è da lamentarsi. Le cose cambiano nella guida urbana, dove si fanno i 5, massimo 6 Km/l, mentre su percorsi extra urbani siamo tra i 6 e gli 8 a seconda di come si guida. Con una guida molto attenta si potrebbe fare anche di meglio, ma avrebbe senso con un giocattolone così tra le mani? L’esemplare da noi provato era particolarmente ricco di optional, 24.000 euro circa in aggiunta al prezzo di listino di 102.480. Segnaliamo il Porsche Communication Management (PCM) disponibile a 3.477 euro, mentre tra gli “indispensabili” mettiamo solo le sospensioni pneumatiche (2.000 euro), per tutto il resto è questione di scegliere e di esigenze soggettive. Una piccola nota in chiusura: abbiamo trovato particolare la scelta di non dotare un’auto così del cruise control adattivo di serie.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Un salotto in grado di aggredire i cordoli di un circuito, impressionanti le prestazioni e la qualità a bordo.Prezzo e consumi importanti, non passa certo inosservata.

Porsche Cayenne GTS: la Pagella di Motorionline

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