Prezzi benzina: continua la crescita verso nuovi record in Italia
Gli effetti della guerra in Ucraina ai nostri distributori
Gli effetti della guerra in Ucraina si fanno sentire sempre maggiormente anche ai nostri distributori di carburanti. Proseguono i rialzi, iniziati ben prima dell’inizio del conflitto, ma ora acuiti dalla situazione internazionale. Il prezzo della benzina al servito schizza a 2,039 euro al litro, mentre quello in modalità self ha sorpassato 1,9 €/l.
I prezzi al 4 marzo 2022
Entrando nel dettaglio, in base alla consueta elaborazione sui costi rilevati dal Mise, il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è arrivato a 1,912 euro al litro, con diversi distributori sul territorio nazionale oltre 1,9 euro. Come dicevamo, al servito è già da giorni stata superata la soglia dei 2 euro al litro e l’escalation non si ferma.
Lo stesso si può dire del diesel, seppur con prezzi ancora un po’ inferiori. Il gasolio al self service cresce a 1,788 euro al litro, mentre al servito arriva a 1,921 euro/litro. Anche i prezzi praticati del Gpl crescono e vanno da 0,832 a 0,869 euro/litro (no logo 0,823). Infine, il prezzo medio del metano auto risulta ancora in saliscendi e si posiziona tra 1,761 e 1,937 (no logo 1,801).
Crescono tutti i prezzi
Con il conflitto purtroppo ancora in corso, senza particolari passi avanti fatti con i negoziati, crescono tutti i prezzi delle materie prime. Il petrolio è arrivato fino a 117 dollari al barile, il gas ha toccato ieri il record storico di 200 euro al Megawattora, così come sono in aumento anche i costi del grano. Con aumenti a cascata sui prodotti.
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