Volkswagen: verso la chiusura di tre fabbriche e tagli agli stipendi
Il sindacato metalmeccanici ha proclamato un'ora di sciopero
La situazione in casa Volkswagen preoccupa la Germania. “Il Consiglio di Amministrazione vuole chiudere almeno tre stabilimenti in Germania”, ha dichiarato la presidente del Consiglio di fabbrica del Gruppo, Daniela Cavallo, durante un evento informativo per i lavoratori a Wolfsburg. E si parla anche di altre misure.
Un’ora di sciopero
Si parla di un piano per risparmiare circa 4 miliardi di euro da parte del costruttore tedesco, secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario Handelsblatt. Oltre alle fabbriche, in particolare quella più a rischio sarebbe lo stabilimento di Osnabrueck (è stata persa una commessa da parte di Porsche), tra le altre misure ci sarebbe un taglio di circa il 10% dei compensi, una riduzione dei benefit aziendali, un tetto ai bonus e lo stop agli aumenti salariali per almeno i prossimi due anni.
“Questi piani aggressivi del consiglio di amministrazione non sono in alcun modo accettabili e rappresentano una rottura con tutto ciò che abbiamo sperimentato in azienda negli ultimi decenni”, ha affermato il responsabile distrettuale del sindacato IG Metall. Il sindacato dei metalmeccanici ha proclamato un’ora di sciopero in tutti gli undici impianti Volkswagen presenti sul territorio tedesco, mentre per domani è atteso un incontro tra le due parti per la contrattazione collettiva.
”Vanno mantenuti i posti di lavoro”
Mentre Volkswagen, almeno per il momento, non commentano le indiscrezioni, il portavoce del cancelliere tedesco attende: “Che Volkswagen sia in una situazione difficile è risaputo. Ma per ora non ci sono notizie ufficiali e dobbiamo aspettare che VW chiarisca – le parole di Wolfgang Buechner, riportate dall’Ansa – Ma le eventuali decisioni sbagliate del management non debbano ricadere sulle spalle dei lavoratori e che si debbano mantenere i posti di lavoro”.
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